
Giovanni Berruti
Carolina Crescentini diventa protagonista. Succede con Mrs Playmen (2025), la nuova serie Netflix, in cui indossa i panni di Adelina Tattilo. Una donna modernissima per gli anni Settanta, la prima editrice di una rivista erotica in Italia, la cui vita viene ricostruita nel corso dei sette episodi.
Classe 1980, romana, la Crescentini si diploma al Centro Sperimentale e comincia a recitare in piccoli ruoli teatrali e televisivi. L’esordio al cinema arriva con H2Odio (2006) di Alex Infascelli, Fausto Brizzi la sceglie come co-protagonista di Notte prima degli esami – Oggi (2007), in cui interpreta Azzurra. Di lì si comincia ad alternare tra grande e piccolo schermo, con serie tv come Boris (2007), I Bastardi di Pizzofalcone (2017) e Mare Fuori (2020), spaziando fino ad oggi tra i personaggi e i generi più differenti. Ecco, secondo noi, le sue migliori interpretazioni.
Mrs Playmen (2025)
Abbandonata dal marito e ricoperta di debiti, Adelina Tattilo si ritrova a guidare Playmen, la rivista erotica italiana, salvando l’azienda e dando vita a una rivoluzione culturale. Mrs. Playmen (2025) è la serie che rende la Crescentini una protagonista a tutto tondo, che racconta la storia vera di una persona che cade e si rialza di fronte alle difficoltà della vita, e soprattutto di un’imprenditrice in prima linea a opporsi a una Roma conservatrice e bigotta. Sette episodi da non perdere per chi ama le serie incentrate su personaggi femminili forti e sulle loro battaglie e soprattutto per gli appassionati di period drama, interessati a scoprire un capitolo non troppo lontano del nostro passato.
Boris (2007)
È l’attrice che getta in perenne disperazione il regista René Ferretti (Francesco Pannofino), è la raccomandata, imposta da un misterioso protettore, è priva di talento, ma è solo bella. È Corinna Negri, soprannominata “la cagna maledetta”, tra i personaggi più amati della serie Boris (2007). Per il “non ruolo d’eccellenza”, come da lei definito nel corso di un’intervista, la Crescentini ha anche ottenuto un Nastro d’Argento (nello specifico per la versione cinematografica, Boris – Il film (2011). Una serie che è diventata con gli anni un cult, quattro stagioni che hanno raccontato con ironia e precisione il fittizio (ma neanche troppo) dietro le quinte del set di una fiction immaginaria per la televisione generalista fino ad arrivare ai giorni nostri. Spassossima, e se non l’avete ancora vista correte ai ripari per capire delle battute che ormai sono entrate nell’immaginario collettivo.
Notte prima degli esami – Oggi (2007)
Tra i film più celebri dell’attrice, Notte prima degli esami – Oggi (2007) abbandona gli anni Ottanta per spostare il racconto ai tempi odierni. Non è un vero e proprio sequel di Notte prima degli esami (2006), nonostante ritroviamo Luca Molinari (Nicolas Vaporidis). La Crescentini interpreta il suo nuovo amore, Azzurra, una biologa marina poco più grande del protagonista. Un personaggio del tutto anticonvenzionale, che stravolgerà la sua vita, portandolo a compiere un giro sulle montagne russe dei sentimenti alle porte degli esami della maturità. La pellicola di Fausto Brizzi è consigliata a chi ha amato il film precedente, e soprattutto a chi è alla ricerca di una serata di leggerezza e divertimento, rivivendo il primo decennio degli anni duemila.
Mare Fuori (2020)
Interpreta Paola Vinci in una delle serie più amate di sempre nel nostro paese. In Mare Fuori (2020) la Crescentini è infatti la direttrice dell’Istituto di detenzione minorile di Napoli al centro delle vicende raccontate, e vede la struttura come una seconda possibilità per i ragazzi, finiti lì per i motivi più disparati. Le regole e la disciplina per lei sono comunque indispensabili, ma da donna dura e rigida si farà vedere decisamente più empatica. Un personaggio che si ritrova contemporaneamente alle prese con una disabilità, che affronta a testa alta. Dopo tre stagioni, l’attrice abbandona il ruolo, suscitando un tumulto generale soprattutto nei fan, con tanto di petizione per riaverla in una nuova stagione.
I bastardi di Pizzofalcone (2017)
È il pm Laura Piras nella fiction con Alessandro Gassman, tratta dall’omonima saga letteraria di Maurizio De Giovanni. Una grande lavoratrice, determinata, dal carattere forte, che intraprende una relazione segreta con l’ispettore Lojacono (Gassman), che finisce per interrompersi quando lei ottiene il trasferimento a Roma. Ma la parola fine è difficile. Quattro stagioni, I bastardi di Pizzofalcone (2017) è una serie molto amata dal grande pubblico, imperdibile per gli amanti dei polizieschi. Poi c’è la sua ambientazione, Napoli, capace di offrire costantemente paesaggi suggestivi e tanta umanità, come anche testimoniato da altre serie contemporanee.
Cemento armato (2007)
Un altro esordio alla regia, quello di Marco Martani, sceneggiatore con Fausto Brizzi anche di Notte prima degli esami – Oggi (2007). Nicolas Vaporidis, Giorgio Faletti e Carolina Crescentini sono protagonisti di Cemento armato (2007), noir metropolitano, dove una bravata innesca una serie di eventi che degenereranno in una storia torbida di vendetta, dove è fondamentale la legge del più forte. La Crescentini è Asia, la fidanzata del protagonista, che subirà una violenta ripercussione, che non potrà che scatenare in Diego (Vaporidis) la necessità di farsi giustizia da solo. Se volete ritrovare il cast di Notte prima degli esami, ma in un contesto spietatamente drammatico, è il film che fa per voi.
Parlami d’amore (2008)
Esordio alla regia di Silvio Muccino, che parte dal suo omonimo romanzo. In Parlami d’amore (2008) la Crescentini indossa i panni di Benedetta, ragazza romana ricca, che trascorre un’esistenza dedita ai vizi e da sempre desiderata dal protagonista, Sasha, interpretato dallo stesso Muccino. È il ruolo con cui l’attrice riesce ad aggiudicarsi la sua prima nomination ai David di Donatello per miglior attrice non protagonista. È un film consigliato a chi ha voglia di guardare una storia d’amore forte, travagliata, dove tutto è continuamente messo in discussione. Soprattutto l’attrice sembra calarsi perfettamente nella parte della “dark lady”.
L’industriale (2011)
Protagonista al fianco di Pierfrancesco Favino, la Crescentini viene diretta nuovamente da Giuliano Montaldo nel suo ultimo lavoro cinematografico. L’industriale (2011) è la storia di Nicola (Favino), proprietario di un’azienda sull’orlo del fallimento. Alla crisi economica si aggiunge anche quella coniugale con la moglie Laura (Crescentini). Consigliato a chi è interessato a un film d’autore con la capacità di offrire uno spaccato dell’attualità di allora, con una storia di difficoltà finanziaria dal punto di vista di un imprenditore, e di come essa possa impattare sui rapporti umani. Tra dramma sociale e componente emotiva, che si avvale di un’ottima regia e di grandi interpreti, è un bel film di denuncia di cui essere fieri.
A casa tutti bene (2018)
Film corale di Gabriele Muccino, da cui ha tratto successivamente anche una serie, A casa tutti bene (2018) è la storia di una famiglia allargata – nonché luogo di conflitti. La Crescentini interpreta Ginevra, sposata in seconde nozze con Carlo (Pierfrancesco Favino), che nel frattempo si ritrova ad avere a che fare ancora con la sua ex, nonostante siano passati molti anni. Un triangolo burrascoso, che tirerà fuori i lati ossessivi e paranoici di Ginevra. La pellicola di Muccino ha ottenuto il David dello Spettatore, premio per celebrare il film più visto dal pubblico, che ripropone molti temi già affrontati dal regista ed è consigliato soprattutto a chi apprezza le commedie corali.
Sconnessi (2018)
Una famiglia senza social. È la premessa di Sconnessi (2018), commedia di Christian Marazziti, che segue una riunione familiare in uno chalet di montagna in occasione del compleanno del patriarca, Ettore (Fabrizio Bentivoglio), in cui i componenti si ritrovano senza connessione internet. E se molti di loro sono dipendenti dai social, la situazione non può che degenerare. Un cast corale, da Bentivoglio a Fresi, da Memphis alla stessa Crescentini, giovane moglie col pancione del protagonista. Una donna di estrazione popolare che incarna un pensiero mai così attuale: “In tempi così social per ritrovare il rapporto con l'altro e in generale i rapporti umani c'è bisogno di isolamento”. Se avete amato Perfetti Sconosciuti (2016), non potete non provare a guardare questo film - non solo per le affinità tematiche.

































