Non c’è niente di peggio di innamorarsi di una serie, di guardare religiosamente ogni episodio, di legarsi ai personaggi e alle loro sorti, per poi essere delusi dall’episodio finale. Dobbiamo ammetterlo, concludere uno show amato da tutto il pubblico non deve essere qualcosa di facile. Tuttavia, ci sono alcune conclusioni che continuano a lasciare l’amaro in bocca.
Speriamo che questo non accada a Stranger Things, una delle serie più amate di sempre che si appresta a concludere il suo percorso. Per questa occasione e augurandoci il meglio per la creatura dei fratelli Duffer, vi proponiamo una lista con gli episodi finali più divisivi nella storia della TV. Abbiamo tenuto conto non solo dell’ultimo episodio di ogni serie, ma anche della popolarità dei titoli. Non c’è bisogno di dire che i paragrafi seguenti contengono spoiler!
10. Due uomini e mezzo (2003)
Nei primi anni 2000 c’erano poche serie comiche che potessero rivaleggiare con Due uomini e mezzo. Non a caso il protagonista Charlie Sheen riceveva cifre astronomiche per ogni episodio della serie. Fino al suo licenziamento e sostituzione con Ashton Kutcher. Questi potrebbero sembrare solo gossip di Hollywood, ma la disputa tra Sheen e il co-creatore della serie Chuck Lorre finì per invadere anche l’episodio finale dello show. Non solo un pianoforte uccide il personaggio di Sheen, ma, rompendo la quarta parete, Lorre stesso dichiara la sua vittoria. Un secondo dopo, un altro pianoforte mette fine alla sua vita. Ai tempi, questo finale era apparso a molti come di cattivo gusto. Di recente, alcuni spettatori lo hanno rivalutato come un tocco di genio.
9. Twin Peaks: A Limited Event Series (2017)
Dopo le due stagioni cult de I segreti di Twin Peaks (1990), nessuno stava più nella pelle quando David Lynch annunciò il suo ritorno con l’ultima stagione. Twin Peaks: A Limited Event Series non ha di certo sconvolto i fan del compianto regista visionario. La stagione finale è ancora più surreale delle prime due. Lynch spinge forte l'acceleratore con visioni oniriche dark difficilmente decifrabili a una prima visione. Questa scelta creativa si condensa in un finale che ha lasciato il pubblico diviso a metà. La serie si chiude in perfetto stile lynchiano: poche risposte e tanti fili della trama lasciati aperti. Ancora oggi i difensori e i detrattori dell’episodio finale rimangono convinti delle loro posizioni. A voi l’ardua sentenza.
8. True Blood (2008)
True Blood ha portato l’horror nelle case di molti spettatori, creando controversie sin dall’inizio per il livello spinto dello spettacolo. Ciò non ha impedito allo show di Alan Ball di diventare un fenomeno di massa in tutto il globo. Tra i fattori che hanno influenzato il successo della serie c’era sicuramente la storia d’amore centrale tra Sookie e Bill, rispettivamente un'umana e un vampiro. Il problema si presenta proprio nell’episodio finale, che dovrebbe coronare le molteplici stagioni precedenti. Al contrario, il rapporto tra Sookie e Bill costruito episodio dopo episodio si infrange con la prima che decide di sposare un umano. Questo finale ha lasciato basiti molti fan della saga, che si aspettavano una chiusura più soprannaturale con i due personaggi uniti.
7. Mad Men (2007)
Mad Men ha reso icone pop Jon Hamm ed Elisabeth Moss, portando una ventata di aria fresca in TV con la sua ambientazione retrò. Tuttora, lo show è tra i più apprezzati di sempre ma non sono pochi coloro che storcono ancora il naso ripensando al finale. Qui siamo di fronte a una divisione molto più sottile rispetto a quella di True Blood (2008). Tutto sta nell’ambiguità del finale, con un Don Harper (Jon Hamm) redento e in pace con sé stesso e una pubblicità della Coca-Cola a seguire. I fan si dividono sull’interpretazione della sequenza. C’è chi vede un lieto fine e chi un ritorno al cinismo da venditore che ha contraddistinto Harper. Per molti, un finale meno ambiguo sarebbe stata la scelta migliore.
6. Gossip Girl (2007)
Per molti millennials, Gossip Girl è una serie cult imperdibile ricca di storie d’amore, umorismo, dramma, colpi di scena e una buona dose di tensione. La serie di Josh Schwartz e Stephanie Savage le aveva tutte, a parte un finale che mettesse d’accordo chiunque. I fan della serie non ce la facevano più ad aspettare: dovevano sapere chi si nascondesse dietro il blog di Gossip Girl. Come sappiamo, l’identità del famigerato blogger appartiene a Dan (Penn Badgley) ed è proprio questa scelta a polarizzare ancora oggi gli spettatori. C’è chi ha amato questo colpo di scena e chi lo trova forzato, soprattutto perché il blog prendeva spesso di mira l’interesse amoroso di Dan, Serena (Blake Lively).
5. Dexter (2006)
Dexter è riuscito in un’impresa colossale: farci amare un serial killer dai tratti psicopatici. Allo stesso tempo, non ha convinto del tutto gli spettatori con il suo finale, tanto da far resuscitare la serie con Dexter: New Blood (2021). Oltre alla morte senza senso di Debra (Jennifer Carpenter), l’episodio conclusivo ha lasciato la maggior parte dei fan perplessi per il destino del personaggio omonimo. Dexter (Michael C. Hall) che si reinventa come boscaiolo appare come una scelta di comodo per terminare la serie. Inoltre non si addice allo sviluppo del personaggio a cui abbiamo assistito in tutte le stagioni precedenti.
4. I Soprano (1999)
I Soprano è una delle serie TV più belle di tutti i tempi, che ha consacrato attori come James Gandolfini, Michael Imperioli e Tony Sirico. Un briciolo di fama è dato anche dal famigerato finale dello show creato da David Chase. Molti aficionados non hanno potuto digerire del tutto il brusco taglio di montaggio, da un’immagine con Tony (Gandolfini) al nero dello schermo. Tutto rimane in sospeso, il destino del boss mafioso è incerto e ciò crea grandissima divisione tra i fan. Alcuni sostenitori del finale lo credono in linea con lo spirito dello show. Infatti, come dice una battuta di Bobby (Steve Schirripa): “Probabilmente non lo senti nemmeno quando succede”.
3. How I Met Your Mother (2005)
Tra i finali più controversi di sempre non poteva di certo mancare How I Met Your Mother. Ancora una volta, siamo di fronte a una serie storica che ha segnato un’epoca. Tuttavia, ancora oggi è difficile pensare allo show con Neil Patrick Harris e Cobie Smulders senza associarlo al finale estremamente divisivo. La conclusione finalmente rivela chi sia la madre, ovvero l’anima gemella di Ted (Josh Radnor), ma complica le cose con le scelte successive. Sia la morte della madre che il ritorno di fiamma tra Ted e Robin (Smulders) sono controverse perché depotenziano il concetto di “mother” su cui si regge lo show.
2. Lost (2004)
Lost è una scelta obbligatoria quando si parla di finali polarizzanti. La serie TV dai toni thriller e sci-fi (se così si può definire!) ha letteralmente incollato allo schermo milioni di spettatori durante le sue sei stagioni di durata. Nonostante la qualità sia diminuita verso gli attimi conclusivi, pochi vedevano l’ora di assistere al finale della serie e ancora di meno a quel finale. Tutti volevano sapere cosa si celasse veramente dietro l’isola misteriosa in cui è ambientata la serie, ma il finale non fornisce una spiegazione soddisfacente e dettagliata. Al contrario, l’opera di J. J. Abrams, Damon Lindelof e Jeffrey Lieber ripiega su una soluzione spirituale che ha suscitato emozioni contrastanti nei fan: chi ne apprezza il finale parzialmente aperto alla libera interpretazione e chi proprio si sente amareggiato dopo anni di domande, intrecci e dubbi mai chiariti.
1. Il Trono di Spade (2011)
Quando si tratta di “rovinare” una serie con un finale raffazzonato, pochi show possono competere con Il Trono di Spade. La serie TV fantasy aveva rapito chiunque con i suoi intrighi per il potere, le scene d’azione spettacolari e la forte tensione che permeava ogni stagione. Il finale de Il Trono di Spade (2011), però, è la conclusione più deludente e divisiva di sempre a causa di un problema di fondo impossibile da ignorare: la fretta con cui si è voluto chiudere la serie. I fili narrativi giungono alla loro conclusione saltando passaggi e non rimanendo coerenti con il resto dello spettacolo. Ai fan non resta che fantasticare su un finale alternativo più coerente con il mondo di George R. R. Martin.





































































































