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  • I 20 film commedia più divertenti di sempre e dove vederli in streaming

    I 20 film commedia più divertenti di sempre e dove vederli in streaming

    Andrea Ballerini

    Andrea Ballerini

    Editor a JustWatch

    I film commedia sono pellicole essenziali che servono per risollevare il morale e per farci ridere a crepapelle. Da sempre uno dei generi più amati dagli spettatori, la commedia è apprezzata da tutti, grandi e piccoli, per la capacità di sdrammatizzare e riportare sullo schermo momenti divertenti della vita. Non solo, con gli anni le commedie si sono evolute e svecchiate, inglobando altri  generi o strabordando in toni più demenziali.

    Questa lista presenta i 20 film commedia più divertenti di sempre, includendo al suo interno classici del genere, intramontabili cult e pellicole più recenti. Ci sono film come Frankenstein junior o L’aereo più pazzo del mondo che non possono mai mancare da una lista come questa; sono presenti anche film italiani come Tre Uomini E Una Gamba, forse il film più bello del trio comico Aldo, Giovanni e Giacomo. 

    La contaminazione con altri generi è visibile nella fenomenale commedia in giallo Cena con delitto - Knives Out, diretta dal sapiente Rian Johnson, e in altri film come il fantascientifico Don’t Look Up ad opera di Adam Mckay, già noto per La grande scommessa e Vice - L'uomo nell'ombra. Non finisce qui, ci sono anche i fratelli Coen che fondono la commedia nera e surreale con una tipica trama noir nell’immortale Il Grande Lebowski.

    Per raddrizzare una giornata storta o per elevare uno stato d’animo felice, queste commedie sono perfette con il loro umorismo e coinvolgimento.

  • Dove guardare in streaming i migliori cartoni animati del 2000

    Dove guardare in streaming i migliori cartoni animati del 2000

    Sarah Grossi

    Sarah Grossi

    Editor a JustWatch

    Non è un mistero: una volta cresciuti, tanti di noi rimangono legati emotivamente ai cartoni animati (e alle loro sigle!) che hanno accompagnato la nostra infanzia, regalandoci mattinate allegre prima di andare a scuola e pomeriggi spensierati. In particolare, ci sono alcuni cartoni animati creati e distribuiti nei primi anni 2000 che sono rimasti nel cuore degli spettatori.

    Dagli indimenticabili e sempreverdi “Pokémon” trasmessi su Italia 1 dal 2000 al 2008, fino all’instancabile “Rossana” che cercava di tenere a bada i suoi esasperanti compagni di classe; dai magici terzetti al femminile composti dalle spie di “Totally Spies!” e le magiche “Superchicche” fino alle fatine nostrane Winx create da Iginio Straffi, anche autore di “Tommy e Oscar”; dai due genitori dotati di poteri magici in “Due Fantagenitori”, fino alle avventure dei pirati di “One Piece”, con la storica sigla cantata dall’inimitabile Cristina D’Avena.

    I cartoni animati anni 2000 accontentano i gusti di tutti (anche dei genitori!). Ecco quindi una lista dei 15 cartoni più amati che sono stati creati, prodotti e distribuiti nei primi dieci anni del nuovo millennio.

  • 20 film famosi degli ultimi vent’anni disponibili online

    20 film famosi degli ultimi vent’anni disponibili online

    Andrea Ballerini

    Andrea Ballerini

    Editor a JustWatch

    Il cinema non finisce mai di stupire. Quando uno si aspetta di non poter più assistere ad un altro capolavoro, registi da tutto il mondo sono pronti a mettersi in gioco per far capire, una volta per tutte, che il cinema può sempre andare avanti ed evolversi. E non solo: può continuare a sfornare capolavori che verranno considerati tali ancora decenni successivi alla loro uscita.

    Questa lista propone venti film famosi degli ultimi vent’anni, prendendo in considerazione non solo i titoli più acclamati e premiati nei migliori festival internazionali, ma anche quei film che hanno creato un impatto visibile nel cinema d’oggi. La lista comprende grandi produzioni hollywoodiane come The Wolf Of Wall Street e Avatar, due dei film più apprezzati e riconosciuti del XXI secolo. Allo stesso tempo, non poteva mancare Christopher Nolan e il suo Dunkirk; dal suo esordio nel 1998 ad oggi, l’artista anglo-americano è salito alla ribalta ed ha dimostrato, con molteplici capolavori, di essere uno dei registi di punta degli ultimi vent’anni.

    La lista non comprende solamente film ad alto budget prodotti negli Stati Uniti, ma anche capolavori internazionali. Basti pensare al fenomeno di Parasite, che è diventato un vero e proprio evento nel 2019 grazie alla vittoria agli Oscar e al suo incredibile impatto visivo e sociale. Oltre al film del maestro sud-coreano Bong Joon-ho, ci sono anche pellicole dal sapore autoriale come La Vita di Adele o La Grande Bellezza, fenomeni che potrebbero diventare cult in un futuro più lontano.

  • Come guardare tutti i migliori film sui casinò (e sul gioco d’azzardo) in streaming

    Come guardare tutti i migliori film sui casinò (e sul gioco d’azzardo) in streaming

    Andrea Ballerini

    Andrea Ballerini

    Editor a JustWatch

    Il gioco d’azzardo è sempre stato un argomento controverso e il cinema, specchio della società, ha affrontato questo tema sotto molteplici e diversi punti di vista. Il gioco d’azzardo ha reso pochi eletti estremamente ricchi, mandando in miseria, allo stesso tempo, un numero indecifrabile di aspiranti giocatori e professionisti. I film presenti in questa lista possono aver trattato il tema del gioco d’azzardo in maniera differente, ma sono i migliori ad aver svelato le vite che si racchiudono dietro questa pratica dibattuta.

    Le commedie come Una Notte Da Leoni e Ocean's Eleven - Fate Il Vostro Gioco riescono ad alleggerire e smorzare l’aspetto più drammatico del gioco d’azzardo, mentre film nettamente più seri come 40.000 Dollari Per Non Morire e Il giocatore - Rounders tendono a mostrarne il lato più oscuro e altamente stressante. Infine, non possono mancare anche capolavori del cinema come Casino e Lo Spaccone, tra i film più iconici del genere.

    Che si tratti di poker, scommesse sportive o di blackjack, questa lista ha tutti i migliori film ambientati nei casinò e sul gioco d’azzardo, pronti da vedere o riscoprire.

  • 20 imperdibili film thriller da vedere adesso in streaming

    20 imperdibili film thriller da vedere adesso in streaming

    Andrea Ballerini

    Andrea Ballerini

    Editor a JustWatch

    Il thriller è uno dei generi più suggestivi e influenti nella storia del cinema. Il genere è da sempre sinonimo di tensione fuori dal comune, intrighi e misteri complessi da risolvere e climax indimenticabili. Allo stesso tempo, alcuni degli artisti più importanti della settima arte hanno sperimentato con i film thriller o, in alcuni casi, sono diventati col tempo inseparabili dal genere. Basti pensare a geni del cinema come Alfred Hitchcock o William Friedkin.

    Col tempo, il genere si è evoluto e ha visto la creazione di decine di sottogeneri. Pur mantenendo intatti alcuni elementi cardine - l’intramontabile tensione non può mai mancare - queste evoluzioni spingevano in avanti, allargando gli orizzonti del genere. Dai classici thriller politici degli anni settanta alla rinascita dei detective crime nei ‘90, questo tipo di film sono sempre riusciti a reinventarsi e mescolarsi in maniera impeccabile con la pop culture di riferimento. 

    È proprio la capacità dei film thriller di riportare sullo schermo le ansie e tensioni presenti nella società che li rende estremamente avvincenti e suggestivi. Questa lista presenta 20 film thriller imperdibili, quei film che devono essere visti assolutamente per assaporare appieno la forza e lo spettacolo del genere. Da classici senza tempo come  Tutti Gli Uomini Del Presidente a veri e propri cult come Seven, questa lista ne ha per qualunque gusto.

  • Dove guardare i migliori film di fantascienza impossibili da perdere

    Dove guardare i migliori film di fantascienza impossibili da perdere

    Andrea Ballerini

    Andrea Ballerini

    Editor a JustWatch

    La fantascienza è sempre stato uno dei generi più evocativi e potenti che il cinema potesse concepire. Attraverso storie che si discostano dalla realtà temporale in cui sono scritte e concepite, la fantascienza è stata capace di portare sul grande schermo argomenti impegnativi e sociali. Tuttavia, la potenza della fantascienza è sempre stata legata anche agli universi visivi che gli artisti hanno concepito. La fortuna del genere si basa principalmente su questo connubio riuscitissimo di forma e sostanza.Tra gli argomenti trattati da questo genere figurano per esempio i futuri distopici di classici come Matrix o Blade Runner; infatti, entrambi mettono in risalto la complicata relazione tra la nostra società e l’avanzare della tecnologia. Non potrebbero poi mancare quelle pellicole come Interstellar che affrontano il tema saliente del cambiamento climatico o, più in generale, che cercano di sensibilizzare gli spettatori ad un rapporto più simbiotico con la natura, come Avatar.I film di fantascienza sono anche uno specchio per comprendere le rivoluzioni tecnologiche in ambito cinematografico che coinvolgono gli effetti speciali e la computergrafica. Senza di essi, i mondi futuristici che ci vengono presentati non sarebbero così reali e suggestivi. La bellezza delle immagini è anche dovuta ai grandi professionisti del cinema che hanno deciso di dare una propria versione del genere, autori come Ridley Scott, John Carpenter, Denis Villeneuve e Alex Garland.

    Con tutti i film di fantascienza che escono ogni anno, è difficile riuscire a vederli tutti. In ogni caso, ci sono alcuni film sci-fi che sono impossibili da perdere, per il semplice fatto di essere classici del genere, cult imprescindibili o moderne riletture che faranno scuola.

  • I 15 migliori film horror da vedere almeno una volta, in ordine di uscita

    I 15 migliori film horror da vedere almeno una volta, in ordine di uscita

    Sarah Grossi

    Sarah Grossi

    Editor a JustWatch

    Slasher, gotico, found footage, body horror, dark fantasy: le sfumature e i sottogeneri del cinema horror sono molteplici e tutte degne di nota. Stilare una lista dei migliori film horror in assoluto è quindi pressoché impossibile, ma ci sono alcuni titoli che un fan dell’horror curioso di spaziare fra sottogeneri e periodi storici non può non conoscere.

    Dagli albori dello slasher all’evoluzione del folk horror nei decenni, ecco quindi la nostra lista dei 15 migliori titoli, ordinata in ordine di uscita al cinema, che speriamo possa fornire una scelta ampia e variegata a chi è in cerca di brividi!

    1. Nosferatu (1922)

    Un’eccellente remake diretto da Robert Eggers lo ha riesumato dalle tenebre, ma l’originale Nosferatu  non ha mai realmente perso di rilevanza. Il film horror muto e in bianco e nero diretto da Murnau portò sul grande schermo uno dei più inquietanti vampiri della storia del cinema, a cui sarebbero seguiti altri capolavori come il Dracula di Bram Stoker (1992) e Intervista col vampiro (1994).

    Liberamente ispirato al romanzo di Bram Stoker, il film è una pietra miliare che gli amanti dell’horror non possono non conoscere per capire quanto il cinema degli albori sia riuscito a sfruttare al meglio risorse limitate per dar vita (o meglio, non-morte) a una delle creature più iconiche e terrificanti del grande schermo, che avrebbe lasciato il segno non solo sui pallidi colli delle vittime, ma anche nella storia del cinema, introducendo formalmente la figura del vampiro agli spettatori del grande schermo. Giochi di luci e ombre, atmosfera gotica e un’interpretazione da brivido di Max Schreck nei panni del Conte Orlok rendono Nosferatu un’immortale – come il suo villain – perla del genere horror.

    2. Il bacio della pantera (1942)

    Questo sottovalutato gioiello dell’horror può essere considerato un antenato del sottogenere folk horror, ovvero un film la cui trama si ispira a tradizioni e credenze popolari. In Il bacio della pantera (Cat People), una giovane donna di nome Irina è tormentata da un’antica leggenda balcanica secondo cui le donne di un villaggio sono destinate a trasformarsi in pantere nere in determinate circostanze… le cose si complicano quando Irina si innamora. E ancora di più, quando una collega di suo marito mostra una certa simpatia per l’uomo.

    Nonostante la costante tensione e il dubbio che si insinua nello spettatore (è davvero tutta superstizione?) durante tutto il film, è la scena della piscina a essere una delle più inquietanti mai girate in quegli anni, che tutti i fan dell’horror dovrebbero vedere almeno una volta. Luci soffuse e una terrorizzata vittima in costume al centro della piscina vuota, difesa soltanto dall’acqua trasparente che la circonda, mentre strane ombre si proiettano sul muro e suoni animaleschi provengono da ogni lato… non c’è bisogno di aggiungere altro. Nascondete i vostri gatti e preparatevi alla visione.

    3. L’invasione degli ultracorpi (1956)

    Negli anni Cinquanta, è la fantascienza a dominare lo schermo, ma gli elementi del genere horror ne sono parte integrante: così come Alien viene spesso considerato uno Sci-Fi horror, L’invasione degli ultracorpi è un horror di fantascienza che riflette le paure predominanti di un’America in guerra: la paura dello straniero, dell’invasione, della dominazione del proprio territorio da parte di una minaccia esterna.

    Questo caposaldo dell’horror sci-fi diretto da Don Siegel presenta agli spettatori una tranquilla cittadina statunitense in cui alcuni abitanti iniziano a dubitare dei propri cari, ritenendoli degli impostori che hanno assunto le loro sembianze. Un medico viene così coinvolto in quella che sembra un’allucinazione collettiva ma che (purtroppo) è molto di più. In un perfetto crescendo di tensione e rivelazioni sconvolgente, L’invasione degli ultracorpi è l’horror vintage per eccellenza, non troppo lento e con tematiche sempre attuali. Così attuali che non sorprende che ne siano seguiti remake (Ultracorpi – L’invasione continua, 1993), reboot (Invasion, 2007)  e persino serie TV (Invasion).

    4. Psycho (1960)

    Siamo qui giunti a un film di successo globale al punto che tutti, anche gli spettatori che non amano l’horror, ne sanno riconoscere l’iconica colonna sonora e i terrificanti frame in bianco e nero. Psycho, diretto dal maestro del brivido Alfred Hitchcock, è un horror psicologico brutale, insidioso e uno slow-burn con sporadiche esplosioni di violenza dal tempismo perfetto. 

    Anthony Perkins (Norman) offre un’interpretazione magistrale nel ruolo del turbato proprietario del Bates Motel, che destabilizza lo spettatore con un mix di follia e occhi da cerbiatto, ma il merito va anche a Janet Leigh (Marion) per aver saputo reggere l’intera parte iniziale del film che precede la tensione culminante nell’arcinota scena della doccia. Precursore dei moderni slasher come Non aprite quella porta (1974) e Halloween (1978), Psycho ha rivoluzionato il genere portando finalmente sullo schermo una mostruosità cruda, complicata, realistica e brutale: quella umana. Non lasciatevi ingannare dall’anno di produzione: questo capolavoro riesce ancora a inquietare profondamente i moderni spettatori, non tanto per la (scarsa) presenza di sangue e scene grafiche, tanto per l’intensità con cui mette in scena senza fronzoli gli effetti di una psiche turbata.

    5. Rosemary’s Baby (1968)

    Di bambini demoniaci ne abbiamo visti tanto negli ultimi decenni, ma pochi di questi fanno gelare il sangue come il loro antesignano Rosemary’s Baby. Eppure, le premesse sembrano tutt’altro che spiacevoli: una coppia di giovani sposi si trasferisce in una casa nuova, lui riceve il lavoro dei suoi sogni, lei resta incinta e ne è felice… ma come noi fan dell’horror sappiamo, le situazioni idilliache hanno un prezzo molto salato.

    Mia Farrow interpreta Rosemary, la protagonista distratta, spaventata, confusa e infine combattiva di questo lungometraggio diretto da Roman Polanski e tratto da un romanzo di Ira Levin. Quando ancora la povera Regan di L’Esorcista (1973) e il demoniaco Damien di Il presagio (1976) non dominavano lo schermo, è stato questo cult dell’horror a rappresentare sullo schermo la relazione fra demoni e bambini. Il film terrorizza non solo nei suoi momenti più dark (decisamente arditi per l’epoca), ma anche grazie ai personaggi nella vita di Rosemary – dal marito all’insistente vicina di casa – che ci trascinano insieme a lei in un vortice di dubbi, timori e paure che turba tanto noi spettatori quanto la protagonista lasciata sola a vivere una gravidanza senza precedenti.

    6. Suspiria (1977)

    Ed eccoci giunti a un capolavoro dell’horror made in Italy con questo mix di body horror e soprannaturale: Suspiria è un’indimenticabile film horror diretto da Dario Argento, che lo ha scritto a due mani con Daria Nicolodi. Ambientato in Germania, il film ci porta all’interno della scuola di danza in cui Susy, ballerina americana, arriva per proseguire gli studi. Tra corridoi di specchi e sparizioni misteriose, Susy scoprirà presto cosa nasconde davvero l’edificio…

    Capolavoro visivo che rimanda costantemente allo stile dell’Art Nouveau (dagli edifici alle decorazioni degli interni), colori saturi e abbaglianti, colonna sonora iconica dei Goblin: chi ha sempre creduto che l’Italia non avesse niente da offrire al cinema horror sarà felice di sbagliarsi recuperando Suspiria. Si va dalle più brutali scene in cui il sangue scorre e le morti si susseguono in modo sempre più violento, ai momenti più calmi e investigativi, in cui Susy continua la ricerca di una verità raccapricciante. Tale è stata l’influenza internazionale di Suspiria, che Luca Guadagnino ne ha girato un remake nel 2018 con Dakota Johnson, Tilda Swinton e Mia Goth.

    7. The Shining (1980)

    Quando parliamo di adattamenti cinematografici dei romanzi di Stephen King, non si può non pensare a The Shining. Tuttavia, questo è proprio uno dei film che il Re del Brivido non ha apprezzato. Ma il successo di The Shining prescinde dalla mancata fedeltà al materiale originale: angosciante, claustrofobico e agghiacciante, il film diretto da Stanley Kubrick lascia lo spettatore senza un attimo di tregua. Il tutto ha inizio quando Jack Torrance, neoassunto guardiano invernale di un albergo sperduto nel Colorado, si trasferisce all’Overlook Hotel con sua moglie e suo figlio. L’isolamento, alcune presenze soprannaturali e la tendenza all’alcolismo di Jack faranno lentamente precipitare lui e la sua famiglia in un vortice di pazzia. 

    Forte anche di due eccezionali performance (Jack Nicholson nei panni di un protagonista sull’orlo della follia, Shelley Duvall in quelli di una donna terrorizzata fino al midollo, ma tenace), il film tiene gli spettatori sulle spine sin dal primo fotogramma. Non c’è una tensione inizialmente assente e poi crescente; la tensione è sempre presente, ma a diverse intensità. Ci troviamo davanti a un’ulteriore perla del genere, che anche chi è fedele al materiale di King dovrebbe recuperare, cercando di considerarlo un film a sé stante.

    8. Scream (1996)

    Innegabilmente, si tratta di uno degli slasher horror che ha dominato gli anni Novanta, fonte di interminabili parodie e citazioni (il vero segno del successo!). Scream non solo segue diligentemente le regole dell’horror “con killer”, ma ne è consapevole e addirittura ce le spiega mentre gli eventi si susseguono. Va infatti a questo titolo di Wes Craven il merito di aver introdotto il meta-commento del film da parte dei suoi stessi personaggi: come sopravviviamo a un killer? Quali sono le cosa da fare e da non fare per evitare di morire in un horror? Sono tutte domande che i protagonisti si pongono per capire come giostrarsi nella serie di morti che sta terrorizzando la piccola cittadina di Woodsboro.

    Il fortunato titolo con protagonista Neve Campbell nei panni dell’iconica final girl Sidney Prescott ha dato vita a una serie di sequel che riportano sullo schermo il killer Ghostface, la cui identità e la cui motivazione cambiano di volta in volta. Il film è una visione d’obbligo per chi cerca un punto di riferimento nel sottogenere dello slasher.

    9. Ring (1998)

    Spostiamoci in Giappone, terra da cui provengono innumerevoli horror dei quali sono stati realizzati remake statunitensi. Uno di questi è proprio Ring (o Ringu), che forse i più conoscono come The Ring (2002), versione americana dell’originale giapponese. L’arcinota bambina dai capelli bagnati appare infatti per la prima volta nel film di Hideo Nakata. C’è di mezzo una videocassetta che, se guardata, condannerà il malcapitato a soli 7 giorni di vita; il modo in cui questo gli viene comunicato è… tramite una telefonata.

    Ring racconta una favola horror moderna che mescola tratti classici delle leggende metropolitane giapponesi con la paura dell’avanzamento tecnologico, che è qui un ulteriore mezzo con cui il male può raggiungerci ovunque. Tramite video e telecomunicazioni, infatti, la piccola Sadako può terrorizzare chiunque. Nonostante anche il suo remake americano lasci il segno, Ring è una visione obbligatoria per chi vuole farsi un’idea di come l’horror asiatico differisca per ritmo e stile narrativo da quello occidentale, riuscendo comunque a disturbare gli spettatori più cinici di tutto il mondo.

    10. The Blair Witch Project (1999)

    Quando si parla di found footage, si può pensare all’infinita saga di Paranormal Activity (2007), o all’ottimo prodotto spagnolo REC (2007).. Ma alla fonte dell’esplosione del successo di questo genere cinematografico c’è The Blair Witch Project. Girato con un bassissimo budget, con attori alle prime armi e un copione quasi inesistente se non poche direzioni e suggerimenti, il film si distingue per l’atmosfera brutalmente realistica e angosciante. Non ci sono commenti musicali volti a creare tensione, i dialoghi sono a tratti confusi ma plausibili, e per quanto alcuni degli ottimi found footage usciti negli anni successivi (da ESP – Fenomeni paranormali a Creep) possano ricreare un’atmosfera cruda e claustrofobica, The Blair Witch Project resta il vero caposaldo di questa tecnica narrativa.

    Persi nel bosco di Blair, tre studenti di cinema (la regista Heather, il cameraman Josh e il tecnico del suono Mike) si trovano alle prese con perdita di orientamento, confusione mentale e percorsi che sembrano ripetersi e non finire mai… tutto questo, per girare un documentario sulla presunta strega del luogo. Come ci informa il testo all’inizio del film, quello che vediamo è il materiale girato dai tre: non vi resta che spegnere le luci e guardare il film per sapere che fine hanno fatto.

    11. The Others (2001)

    Antiche ville e castelli, mobili polverosi, ombre, candele, notti buie e tempestose. L’horror gotico non è solo un genere letterario, ma anche un sottogenere dell’horror a cui appartengono eccellenti film quali The Woman in Black (2012) e Crimson Peak (2015). Tra tutti i titoli più che validi, spicca però su tutti The Others, una perla horror quasi priva di effetti speciali che offre agli spettatori una prospettiva originale su temi universali quali vita e morte, solitudine e perdono.

    La premessa è semplice: tre servitori iniziano a lavorare a casa di una donna il cui marito è in guerra e i cui due figli soffrono di una rara malattia genetica che li confina nell’oscurità delle camere della villa, in quanto qualsiasi esposizione alla luce sarebbe per loro nociva se non fatale. Alejandro Amenába dirige Nicole Kidman in questa “quasi classica” storia di fantasmi che, pur rispettando i canoni dell’horror gotico grazie a una fotografia magistrale e una colonna sonora suggestiva, non ha paura (al contrario degli spettatori) di ribaltare completamente alcuni elementi del genere che lasceranno il pubblico senza parole. La visione è consigliata in qualsiasi momento, ma combinata con un clima autunnale e invernale possibilmente in una giornata di pioggia, l’esperienza batterà qualsiasi Dolby Surround o Cinema Imax.

    12. The VVitch (2015)

    Di streghe al cinema se ne sono viste tante, specialmente all’opera con terrificanti malefici come quelle di Suspiria o “invisibili” come la strega dei boschi di Blair. Quello che invece ci mostra Robert Eggers in questo The VVitch (grafia tipica del ‘600) è la possibile, insinuosa nascita di una strega: il percorso della giovane Thomasin verso la seduzione del male e la stregoneria ha una fotografia glaciale, evocativa di un periodo storico in cui la caccia alle streghe non tentava di debellare solo presunte forze del male, ma anche la semplice esistenza di giovani donne, la cui colpa era essere nel fiore dell’età. 

    La giovane protagonista, interpretata da una Anya-Taylor Joy al suo debutto sul grande schermo, è la primogenita di una numerosa famiglia che vive con fatica in una fattoria nei boschi del New England. Quando il suo fratellino neonato scompare, presumibilmente rapito da una strega, la famiglia di Thomasin inizia lentamente a perdere la ragione… Ogni evento è una possibile allegoria lasciata all’interpretazione dello spettatore: allucinazione collettiva dettata da una fede religiosa troppo rigida, o puro male che si insidia anche fra i credenti? E c’è realmente differenza fra i due? The VVitch vi lascerà confusi, spaventati, storditi, ma allo stesso tempo incapaci di staccare gli occhi dallo schermo.

    13. Midsommar (2019)

    Un horror ambientato nella bellissima Svezia nel picco dell’estate, in piena luce del giorno? Si può fare. Ari Aster l’ha già fatto, magistralmente. Midsommar (tard.Mezza Estate) è la storia di una ragazza che sta affrontando un periodo molto complicato che decide di unirsi al fidanzato, studente in antropologia, in un viaggio in Svezia insieme ad altri compagni universitari. Accompagnato da un amico del luogo, il gruppo si trova alle prese con una comunità di peculiari locals che prende le proprie tradizioni decisamente sul serio…

    Nonostante la premessa da “gruppo di giovani che si ritrova isolato”, che lascerebbe suggerire un classico slasher con final girl, Midsommar prende una piega diversa: pieno di simbolismo e metafore visive (impossibile cogliere ogni dettaglio a una prima visione!), il film tiene in tensione gli spettatori non solo tramite scene degne di un body horror, ma anche tramite una lenta, impercettibile (e per questo terrificante) manipolazione psicologica che arriva da più fronti. Si tratta di una delle migliori aggiunte al sottogenere folk horror degli ultimi anni.

    14. The Substance (2024)

    Corpo, bellezza, giovinezza: nel ventesimo secolo è impossibile non riconoscere alcune delle ossessioni che ancora affliggono le persone, in particolare le donne nel mondo dello spettacolo. È il caso della protagonista Elizabeth interpretata magistralmente da Demi Moore, la cui stella una volta splendeva sul piccolo schermo ma che si sta lentamente affievolendo. La soluzione? Creare una versione di sé più giovane e più bella: Sue, interpretata da Margaret Qualley.

    The Substance è un body horror attuale, incisivo e… disgustoso. Troverete disgusto ovunque: dalle parole usate da certi personaggi per parlare delle donne al corpo (dis)umano di Elizabeth e Sue che si sfalda sotto i disperati tentativi di renderlo più bello, più duraturo, più efficiente. Non solo un horror corporale, ma un horror sul corpo: fino a che punto saremmo disposti a modificarlo, pur di raggiungere la fama e l’ammirazione di un pubblico? Non consigliato ai deboli di stomaco, è un must watch per chiunque abbia voglia di scoprire quanto ancora il sottogenere del body horror può raccontarci – o meglio, sbatterci in faccia – con grande maestria. 

    15. Weapons (2025)

    Bambini scomparsi in una piccola cittadina: il film diretto da Zach Cregger parte da una premessa classica spesso usata da thriller e film gialli e porta lo spettatore in un viaggio inaspettato con una tecnica narrativa usata brillantemente e, nell’horror, raramente. Gli avvenimenti ci vengono infatti mostrati dai diversi punti di vista dei personaggi (lo abbiamo già visto in Rashomon, 1950, di Akira Kurosawa e nel più recente thrillerGone Girl, 2014), rendendo Weapons film horror corale perfettamente riuscito. Si inizia con il personaggio interpretato da Julia Garner, la maestra della classe di bambini scomparsi, per poi  passare al punto di vista di altri abitanti della cittadina, che lasciano sempre più incuriositi gli spettatori: vi ritroverete a cambiare teorie e rielaborare congetture a ogni cambio di prospettiva. 

    Con un ritmo incalzante e un’atmosfera non perfettamente leggibile (ma sta proprio qui il bello: siamo davanti a un thriller? Un horror sovrannaturale? Un dark fantasy?), Weapons tiene lo spettatore affamato di risposte, per poi placarne l’appetito con una spiegazione che, fidatevi, difficilmente indovinerete con facilità. 

  • 10 film da vedere assolutamente almeno una volta nella vita

    10 film da vedere assolutamente almeno una volta nella vita

    Andrea Ballerini

    Andrea Ballerini

    Editor a JustWatch

    La storia del cinema è piena di film che devono essere visti a tutti i costi. Queste pellicole, più o meno famose, hanno saputo distinguersi dalle altre per svariati e differenti motivi, riuscendo a esprimere appieno la forza del cinema con la “C” maiuscola. Alcuni di questi film sono ricordati ed ammirati tutt’ora per la loro forza narrativa, mentre altri hanno sbalordito il pubblico con uno spettacolo visivo inimmaginabile. Non mancano poi quelle pellicole che si sono distinte per l’innovazione che hanno apportato alla settima arte.

    Questa lista contiene 10 film da vedere assolutamente che non possono lasciare delusi gli amanti del grande cinema, ma neppure coloro che si avvicinano a questo magico mondo per la prima volta. I film sono elencati in ordine cronologico di uscita e l’elenco non rappresenta una classifica. I criteri di scelta sono stati l’impatto nell’industria del cinema, la forza visiva e la potenza delle storie trattate.

    1. Quarto potere (1941)

    Quarto potere è il film più vecchio della lista, ma la sua posizione potrebbe rispecchiare il valore di questo titolo. L’esordio da regista di Orson Welles è considerato tra i film più belli di sempre, forse IL migliore della settima arte. Il poliedrico artista statunitense gira ogni scena come se fosse un regista navigato, posizionando la camera dove nessuno mai l’aveva fatto. In Quarto potere (1941), Welles è anche protagonista nei panni del magnate Charles Foster Kane. La drammatica storia di un personaggio al di sopra delle righe è una parabola della tortuosa e poco limpida strada verso il successo, ovvero il sogno americano. Anche se gli amanti di film più moderni potrebbero storcere il naso, l’esordio di Welles è un must che nessuno, dico nessuno, si deve perdere.

    2. Anatomia di un rapimento (1963)

    Altro film in bianco e nero, altro film di un maestro del cinema. Anatomia di un rapimento di Akira Kurosawa non ha samurai come protagonisti, né è ambientato nel medioevo giapponese. Il thriller si concentra su un rapimento con riscatto e vive della tensione psicologica che la trama sprigiona. Come per Quarto potere (1941), troverete una fotografia in bianco e nero mozzafiato e movimenti di macchina eccelsi. Per gli amanti di polizieschi tesi e senza respiro, Anatomia di un rapimento (1963) sarà come una manna dal cielo. Allo stesso tempo, la visione dà la possibilità di gustare Kurosawa in un’ambientazione moderna e differente dai suoi film più famosi come I sette samurai (1954). 

    3. La montagna sacra (1973)

    La montagna sacra è un’esperienza psichedelica imperdibile. Il cult di Alejandro Jodorowsky è un caleidoscopio di colori e un’opera visionaria sul senso della vita. Consiglio la visione di questa gemma a tutti quelli che cercano un film sperimentale che non annoi. La montagna sacra (1973) è, anche, un grande esempio della libertà artistica concessa ai registi negli anni ‘70. Bisogna ammettere, però, che Jodorowsky non fa per tutti. Le sue visioni oniriche e surreali sono, a volte, sanguinose, con un gusto artistico per il macabro e disgustoso. Tutto sommato, però, questo cult anni ‘70 rimane una visione quasi obbligatoria per essere testimoni della potenza vera del cinema. Se Stati di allucinazione (1980) ed Enter the Void (2009) sono i vostri film, La montagna sacra (1973) formerà con essi un grande trittico.

    4. Fa' la cosa giusta (1989)

    Molti sono i film di Spike Lee che potrebbero appartenere a questa lista. Tuttavia, Fa' la cosa giusta mi è sembrata la scelta più azzeccata, essendo il film che cattura in un attimo il senso cinematografico di Lee. La pellicola combina momenti esilaranti con sequenze dal forte carattere drammatico. La vena sociale pervade la trama ed è sbattuta sullo schermo senza allegorie, ma in maniera diretta e schietta. Infine, la fotografia variopinta con colori vividi complementa l’ambientazione della storia, ovvero un caldo giorno d’estate a Brooklyn. La cosa migliore sarebbe guardare Fa' la cosa giusta (1989) e poi passare direttamente a L'odio, altro film nella lista e classico antirazzista.

    5. Hong Kong Express (1994)

    Se avete amato i colori vivaci de La montagna sacra (1973) e Fa' la cosa giusta (1989), Hong Kong Express vi lascerà a bocca aperta ancora una volta. Il classico di Wong Kar-wai è uno spettacolo per gli occhi. La fotografia di Christopher Doyle e Andrew Lau esalta il paesaggio urbano di Hong Kong ricco di luci artificiali e al neon, creando un’atmosfera da sogno a occhi aperti. Le due storie d’amore raccontate nella pellicola sono quasi un contorno all’esperienza visiva. Non sperimentale come La montagna sacra (1973), Hong Kong Express (1994) è comunque un altro titolo dal forte carattere autoriale che potrebbe non soddisfare chi cerca un film più diretto.     

    6. L'odio (1995)

    L'odio (1995) chiude il trittico di film in bianco e nero con Quarto potere (1941) e Anatomia di un rapimento (1963). Allo stesso tempo, come questi due film miscela forma e sostanza come pochi altri titoli nella lista. Ventiquattro ore nelle vite di tre ragazzi provenienti da una banlieue parigina sono l’occasione per affrontare temi legati alle differenze sociali, al riscatto e al razzismo sistemico. Pur essendo un film sociale, L'odio (1995) sviluppa la trama senza forzare nessun messaggio, ma mostrando in maniera diretta la problematica quotidianità dei personaggi principali. Le prove attoriali dei tre attori –Vincent Cassel, Hubert Koundé e Saïd Taghmaoui– sono la ciliegina sulla torta. Da non perdere per i fan di City of God (2002) e Athena (2022).

    7. Erin Brockovich - Forte come la verità (2000)

    Ci sono film come Hong Kong Express (1994) dove l’aspetto estetico è il cardine della visione. Erin Brockovich - Forte come la verità, al contrario, mette in primo piano i personaggi e la storia. Il cinema è anche questo, un’opportunità per farsi trascinare dal racconto di vite reali. Il magnifico film di Steven Soderbergh vede Julia Roberts interpretare Erin Brockovich, assistente legale che scopre uno scandalo relativo all’operato della Pacific Gas and Electric Company. Una storia da film così non poteva che essere trasposta. Il film di Soderbergh si fonda sulla prova immensa di Julia Roberts nei panni della tenace e intelligente Brockovich. Se cercate drammi legali come Cattive acque (2019) e Insider - Dietro la verità (1999), Erin Brockovich - Forte come la verità (2000) fa per voi.

    8. Cosmopolis (2012)

    Con Cosmopolis voglio azzardare. Il film di David Cronenberg è uno dei più sottovalutati della sua filmografia, oltre a essere uno dei più divisivi. Robert Pattinson è Eric Packer, un miliardario giovanissimo che ha appena avuto una giornata no in borsa. Per tirarsi su, decide di attraversare New York con la sua limousine per andare a tagliarsi i capelli. Tanti sono i motivi per vedere Cosmopolis (2012). Pattinson regge il film in maniera impeccabile, donandoci una delle sue performance più riuscite. L’ambientazione, quasi interamente all’interno della limousine, è qualcosa di diverso rispetto al solito e potrebbe intrigare chi è rimasto colpito da un film come Locke (2014). Infine, i dialoghi la fanno da padrone restituendoci un film cerebrale, dove ogni parola e ogni dettaglio contano.  

    9. Vizio di forma (2014)

    Vizio di forma miscela la tensione di Anatomia di un rapimento (1963) con i tocchi psichedelici de La montagna sacra (1973). Questo neo-noir con Joaquin Phoenix porta lo spettatore negli Stati Uniti paranoici degli anni ‘70. Vizio di forma (2014) è da vedere assolutamente per la prova magistrale dell’attore nei panni di Larry Sportello, detective privato hippie. Seppur complessa, la trama rimane avvincente e ricca di colpi di scena, per chiunque riesca a seguirne gli sviluppi. Infatti, il ritmo pacato e l’intersecarsi delle sottotrame crea un effetto annebbiato che richiama la vita “alterata” del protagonista. Altro punto di forza della pellicola è l’aspetto estetico, con un fotografia che richiama i migliori film anni ‘70. Combinate Vizio di forma (2014) con Il lungo addio (1973) e con Under the Silver Lake (2018) per triplicare gli effetti psichedelici.

    10. Babylon (2022)

    Come per Cosmopolis (2012), la scelta di Babylon potrebbe non essere popolare. Il film di Damien Chazelle, infatti, non aveva avuto una grande performance al box office, non riuscendo neanche a pareggiare l’investimento economico. Quando si tratta di cinema, però, la vendita dei biglietti non sempre è l’unica cosa che conta. Vi consiglio Babylon (2022) perché è una lettera d’amore alla settima arte. È un’epopea caotica che vi porta direttamente sul set e che esplora le pazze vite di tutte quelle persone che ruotano attorno al cinema. Non solo, Babylon (2022) è anche uno spettacolo tecnico, con movimenti di macchina ambiziosi e una fotografia mozzafiato in ogni ambientazione. Le tre ore e nove minuti di durata, tuttavia, potrebbero non convincere alcuni spettatori.

  • I migliori 10 film d’amore da non perdere, dai grandi classici ai titoli contemporanei

    I migliori 10 film d’amore da non perdere, dai grandi classici ai titoli contemporanei

    Andrea Ballerini

    Andrea Ballerini

    Editor a JustWatch

    La potenza della settima arte non risiede soltanto nel portare sugli schermi ogni tipo di emozione che l’essere umano è capace di percepire, ma anche nella capacità di trasmettere agli spettatori quei sentimenti, come se strabordassero dallo schermo. Se i film horror sono stati concepiti per impaurire l’audience e quelli di fantascienza per farla sognare, i film d’amore sono ovviamente costruiti per far innamorare le persone, le quali si rispecchiano nelle storie viste sul grande schermo.

    Molte volte sminuiti come film dall’incasso garantito o come facilmente replicabili con lo stampino, i film d’amore ci hanno deliziato con alcune delle pellicole più belle di tutti i tempi. Inoltre, i film romantici sono riusciti a contaminarsi e reinventarsi durante gli anni, regalandoci interpretazioni sul genere creative e uniche. Dai drammi fantascientifici d’amore come Se Mi Lasci Ti Cancello e Lei a commedie sentimentali cult del calibro di Quattro Matrimoni E Un Funerale, questa lista di JustWatch vi porta alla scoperta dei migliori 10 film d’amore.

    10. Quattro matrimoni e un funerale (1994)

    Insieme a Harry, ti presento Sally…, Quattro matrimoni e un funerale è il titolo più divertente nella lista. Questa romcom dal sapore British ha tutti gli ingredienti per essere nella top 10: umorismo inglese irresistibile, momenti di puro romanticismo e un pizzico di tristezza che non guasta. C’è pur sempre un funerale. Non dimentichiamoci, poi, di un cast eccezionale capitanato da Hugh Grant, Andie MacDowell e Kristin Scott Thomas. Per non parlare di Rowan Atkinson, Mr. Bean in persona, nel ruolo di un prete. Quattro matrimoni e un funerale (1994) è stato un successone ai botteghini e rimane un grande cult degli anni ‘90. Tuttavia, il film di Mike Newell segue fin troppo gli stilemi del genere senza cercare di portare qualcosa di innovativo sullo schermo. Per questo motivo, si ferma all’ultimo posto.

    9. Titanic (1997)

    Se si pensa ai film d’amore, il kolossal di James Cameron Titanic è sempre tra i primi titoli a essere pronunciati. Tutto ciò nonostante l’iconico e tragico finale della pellicola. Ed è proprio questo aspetto a posizionarla sul fondo della classifica. Per chi già sa, quel pezzo di legno poteva salvare entrambi e la scelta del regista mi lascia sempre leggermente basito. Non posso farci nulla. Nonostante ciò, Titanic (1997) non può mancare nella top 10 grazie al suo status iconico e a un livello tecnico degno di tutte le altre pellicole di Cameron. Allo stesso tempo, non poteva andare oltre il nono posto anche per la durata quasi proibitiva di 195 minuti, che di certo non aiuta a convincere i più indecisi.

    8. (500) giorni insieme (2009)

    (500) giorni insieme è il film d’amore per eccellenza dei millennial. Possiamo perdonare alla pellicola un certo livello di hipsterismo ed è per questo che la trovate nella classifica. Ma non oltre l’ottavo posto. (500) giorni insieme (2009) ha dalla sua la scelta ben calibrata dei suoi due protagonisti, Zooey Deschanel e Joseph Gordon-Levitt. Oltre alla grande prova dei due, il film di Marc Webb è impreziosito proprio dalla sua regia solida e senza sbavature. La sequenza delle differenze tra aspettative e realtà rimane un piccolo gioiello. Tuttavia, i tentativi di deviare dai clichè del genere non riescono a convincere interamente. Il film cerca di dare più spessore emotivo e psicologico ai personaggi, ma finisce con lasciare a metà il lavoro. Per amanti di film come Alta Fedeltà (2000).

    7. Vacanze romane (1953)

    Vacanze romane è il primo degli unici due film in bianco e nero in classifica. L’altro lo trovate nientepopodimeno che alla prima posizione. Spero che qualcuno abbia già capito di chi stia parlando. Tornando al classico con Gregory Peck e Audrey Hepburn, c’è poco da dire. Vacanze romane (1953) ha mantenuto e continuerà a mantenere tutto il suo fascino vintage. Dal giro in Vespa per le strade della capitale alla grande dose comica nella sceneggiatura, il classico di William Wyler è imbattibile. Una Roma in bianco e nero così sembra ineguagliabile, se non fosse per quel monolite chiamato La dolce vita (1960). Tuttavia, posso capire che il bianco e nero possa intimidire o annoiare qualcuno ed è per questo che trovate Vacanze romane (1953) al settimo posto.

    6. Harry, ti presento Sally... (1989)

    Negli anni ‘80, i film d’amore hanno raggiunto vette incredibili, da Non per soldi... ma per amore (1989) a La storia fantastica (1987) passando per Ufficiale e gentiluomo (1982). La mia scelta è, però, ricaduta su Harry, ti presento Sally…, grazie al suo potere di cult assoluto. Il film di Rob Reiner brilla per la regista minimal di quest’ultimo e per le prove dei due protagonisti. Forse per le complessità di oggi, Harry, ti presento Sally... (1989) appare fin troppo semplicista nella costruzione dell’attrazione tra Harry e Sally. Ciò penalizza in parte la pellicola, che si posiziona al sesto posto della classifica. Se avete apprezzato il lato comico e leggero di Vacanze romane (1953) e Quattro matrimoni e un funerale (1994), questo film continua su quel filone. 

    5. Chiamami col tuo nome (2017)

    Se state cercando un film su un amore estivo come (500) giorni insieme (2009), Chiamami col tuo nome è il titolo perfetto che fa per voi. Il nostro Luca Guadagnino firma uno dei suoi film più riusciti e potenti, sia nell’impianto narrativo che nell’estetica e recitazione. La fotografia che ritrae impeccabilmente un’estate italiana fa da cornice alla storia tra Elio (Timothée Chalamet) e Oliver (Armie Hammer). Il film funziona grazie a un mix perfetto tra romanticismo e tensioni coming-of-age che bilanciano le emozioni che lo spettatore prova. I due protagonisti sono animati con grande bravura da Chalamet e Hammer, mentre Guadagnino non sbaglia un’inquadratura. Quinto posto più che meritato.      

    4. Lei (2013)

    Lei (2013) sarebbe una visione complementare perfetta con Se mi lasci ti cancello (2004). I due film condividono la centralità del tema dell’amore espressa attraverso elementi fantascientifici. Il film con Joaquin Phoenix, scritto e diretto da Spike Jonze, è simile anche per una trama che mostra il dolore della perdita e la solitudine che ne deriva. Lei (2013) si posiziona al quarto posto della classifica sia per il valore estetico –la fotografia pastello mozzafiato di Hoyte Van Hoytema è indimenticabile– sia per la delicatezza con la quale affronta una relazione tra un essere umano e un’intelligenza artificiale. Il film, infatti, non scivola mai nella banalità o nell’ovvietà, ma eleva un tipo di rapporto ancora estraneo, ma non del tutto, al nostro presente.  

    3. Prima dell'alba (1995)

    Al terzo posto per la sua delicatezza e minimalismo, Prima dell'alba è un cult anni ‘90 e inizio della trilogia di Richard Linklater che include anche Prima del tramonto (2004) e Before Midnight (2013). Il film con Ethan Hawke e Julie Delpy racconta di un amore fugace che dura un giorno ma che rimane impresso per sempre nel cuore e nella mente di chi lo vive. Al contrario del sali e scendi di ritmo di Titanic (1997), Prima dell'alba (1995) è posato e meditativo. A farla da padrona sono i dialoghi tra i due personaggi principali e la sincerità con la quale i due si scambiano parole su diversi temi. Come per Chiamami col tuo nome (2017), l’amore estivo di Prima dell'alba (1995) è a tratti malinconico, ma mantiene fino alla fine un fondo di gratitudine per il fatto di essere accaduto.       

    2. Se mi lasci ti cancello (2004)

    In Se mi lasci ti cancello (2004), l’amore è distillato attraverso il dolore come in Lei (2013) e in Chiamami col tuo nome (2017). Una classica storia di unione e rottura di una copia è completamente sovvertita dalle sfumature sci-fi della sceneggiatura di Charlie Kaufman. Se cercate pellicole più leggere come Quattro matrimoni e un funerale (1994) o Vacanze romane (1953), il cult di Michael Gondry non sarà di vostro gradimento. Il film, infatti, non risparmia allo spettatore momenti di vero dolore e di dramma intenso. Anche se, come nella vita e nelle relazioni, uno spiraglio sembra aprirsi per un futuro migliore. La seconda posizione è motivata anche dall’aspetto estetico dell’opera, a dir poco sopraffino.     

    1. Casablanca (1943)

    Casablanca è un po’ tutto. In parte, è un thriller politico dai toni antitotalitari. In parte, è un dramma sugli anni turbolenti della Seconda Guerra Mondiale. In parte, è un film d’amore che sprigiona tutta la passione che ci si aspetta da un titolo simile. Di sicuro, Casablanca (1943) è un capolavoro della storia del cinema e un classico imperdibile. L’amore velato di nostalgia e tensione presente nel film di Michael Curtiz ha catturato intere generazioni, grazie all’immortale parabola dell’eroe che sacrifica il suo tornaconto per qualcosa di più grande. Casablanca (1943) è perfetto per chi cerca un’atmosfera vintage e storie di passione che si incrociano con tempi di guerra come in Acque del Sud (1945) o Allied - Un'ombra nascosta (2016). La posizione numero uno è di regola.

  • 30 cartoni animati Disney che hanno fatto la storia del cinema d’animazione

    30 cartoni animati Disney che hanno fatto la storia del cinema d’animazione

    Alessandro Zaghi

    Alessandro Zaghi

    Editor a JustWatch

    L’infanzia di molti non sarebbe stata la stessa senza i cartoni animati della Disney. Generazione dopo generazione, questi gioielli dell’animazione continuano ad essere visti e rivisti dalle famiglie di tutto il mondo per la loro capacità di intrattenere i più piccoli e di farli immergere completamente in mondi nuovi e magici. Al tempo stesso, i cartoni sono importanti perché contribuiscono a sviluppare i diversi tipi di carattere che i bambini possono avere, mostrando episodi che vanno ad attivare diverse emozioni nello spettatore.

    Questa lista presenta i 30 cartoni animati Disney che non potete assolutamente lasciarvi scappare. Da classici del genere come La carica dei 101 e Biancaneve e i sette nani, a capolavori moderni che hanno mantenuto l’essenza Disney come Mulan e La principessa e il ranocchio, questi film d’animazione sono adatti a tutti. In più, sono perfetti per una serata in famiglia o per un viaggio nel passato a quando si era ancora bambini.

    Biancaneve e i sette nani (1938)

    Il film che ha dato inizio alla mitologia Disney. Con i suoi 83 minuti Biancaneve è stato il primo lungometraggio animato della storia e resta ancora oggi una pietra miliare del cinema. L’eleganza dei disegni, una delle cattive più cattive di sempre, i sette nani e la loro Ehi Oh!, qui è stato creato lo standard della fiaba animata. Certi momenti della trama stonano con la contemporaneità, per cui non tutti potrebbero apprezzare. Anche se non spettacolare come Cenerentola o La Bella e la Bestia, rimane comunque parte fondante nella storia dell'animazione, adatto soprattutto a chi cerca le atmosfere da favola pura. Un must per chiunque voglia riscoprire le origini della Disney.

    Pinocchio (1940)

    Pinocchio è uno dei film più antichi e profondi dello studio Disney. Dietro la favola del burattino che vuole diventare bambino si nasconde una storia che parla di crescita, dell’importanza di prendersi le prime responsabilità, anche quando tutto sembra andare in direzione contraria. Un capolavoro di animazione, all’avanguardia per i suoi tempi, basti pensare  alle sequenze con Mangiafuoco o la balena, frammenti di spettacolo puro hanno segnato l’immaginario di intere generazioni, anche se con un tono molto più cupo rispetto ad altri classici. Una fiaba che fa parte della cultura tutta, un film perfetto per chi cerca un racconto senza tempo, con un forte insegnamento etico. Adatto agli spettatori di tutte le età, dura appena 88 minuti.

    Fantasia (1940)

    Un esperimento unico, Fantasia è una sinfonia visiva che unisce musica classica e animazione. Dalla celebre sequenza con Topolino sulle note de L’apprendista stregone di Dukas, fino alla nascita della vita raccontata con Stravinskij, o il banchetto dionisiaco su La pastorale di Beethoven. È un film che va oltre la narrazione tradizionale, verso territori d’avanguardia e sperimentazione pura. Non è pensato per tutti i bambini, che con i suoi 124 minuti potrebbero trovarlo più lento rispetto a titoli come Peter Pan (per non parlare di quelli più contemporanei come Lilo & Stitch). Tuttavia rimane un’opera perfetta per gli appassionati di musica e arte visiva, uno dei film più innovativi mai prodotti dalla Disney.

    Dumbo (1941)

    Con Dumbo, la Disney racconta una storia commovente e sorprendentemente attuale: quella di un piccolo elefante emarginato per le sue orecchie enormi che impara a trasformare la sua diversità in un dono. È un film pensato soprattutto per i bambini, ma che spesso lascia il segno anche nei grandi con scene struggenti come quella della madre in catene. Più breve e rispetto a produzioni come Biancaneve o Il re leone (soli 64 minuti), ma proprio per questo più facile per i più piccoli. Una scelta perfetta per chi cerca un classico breve ma indimenticabile, i lacrimoni sono assicurati.

    Bambi (1942)

    Tra i film più delicati e struggenti della Disney, Bambi è una vera favola sulla crescita e sulla perdita. La scena della morte della madre ha traumatizzato generazioni, ma il film è anche un inno alla natura e all’amicizia. È consigliato a chi cerca un’esperienza più poetica e riflessiva, dai toni intimi e delicati, molto diversa dalla comicità di altri titoli con cui verranno trattati argomenti similari, come Toy Story o Lilo & Stitch. Una capolavoro di 70 minuti, anche per la resa animata degli animali della foresta, ovviamente umanizzati, ma impressionanti per come vengono ritratti nei movimenti – i primi passi del protagonista sono l’esempio perfetto. Per quella scena serviranno fazzoletti in abbondanza, ma sarà impossibile per i più piccoli non innamorarsi del cerbiatto più famoso nella storia del cinema.

    Cenerentola (1950)

    Tra le fiabe più iconiche di sempre, Cenerentola è un pilastro dell’immaginario Disney, magia pura, tra zucche trasformate in carrozza e la scarpetta di cristallo dimenticata a mezzanotte. Una storia tra le più conosciute, il tono è leggero, le atmosfere eleganti. È perfetto per chi ama le favole romantiche e i racconti più classici, anche se oggi la figura tipica della principessa Disney può risultare meno contemporanea rispetto a film come Mulan o Frozen. Con i suoi 74 minuti rimane imprescindibile per il suo ruolo nella storia dell’animazione, indimenticabile anche per la sua colonna sonora.

    Alice nel Paese delle Meraviglie (1951)

    Tra i film più visionari della Disney, Alice nel Paese delle Meraviglie è un viaggio surreale in un mondo fatto di nonsense, logica capovolta e personaggi memorabili come il Cappellaio Matto e lo Stregatto, fino allo ‘spinoff’ interno del Tricheco e il Carpentiere. È ideale per chi ama i racconti più eccentrici e meno lineari Alice, sia per trama che per stile di animazione, si differenzia da tutti gli altri titoli di questa lista, soprattutto da quelli tradizionali. È un titolo che conquista i bambini per i colori e la fantasia surreale, ma che diverte anche gli adulti per l’umorismo assurdo e le atmosfere psichedeliche. Con i suoi 75 minuti è perfetto per chi cerca un’esperienza Disney decisamente fuori dagli schemi.

    Le avventure di Peter Pan (1953)

    Tra i titoli più conosciuti della filmografia Disney, Peter Pan  è il simbolo del desiderio di non crescere mai. Con i Darling che volano verso l’Isola Che Non C’è e il duello eterno con Capitan Uncino, il film resta tra i più amati dai bambini. È perfetto per chi cerca una storia d’avventura leggera, con un tocco nostalgico che parla anche agli adulti. Rispetto a film più cupi come Il gobbo di Notre Dame, qui regna l’allegria, anche se oggi alcune rappresentazioni culturali risultano datate e stereotipate. Un classico di 77 minuti da vedere per riscoprire il senso di libertà dell’infanzia.

    Lilli e il vagabondo (1955)

    Romantico e tenero, Lilli e il vagabondo è ricordato soprattutto per la celebre scena degli spaghetti, ma è molto di più: una storia sul contrasto tra sicurezza e avventura, tra il nido dell’infanzia e la strada della crescita, pronta ad attenderci là fuori. Con i suoi 76 minuti è perfetto per chi ama i racconti con animali protagonisti, capace soprattutto di toccare un tema spinoso da spiegare ai più piccoli, come le differenze sociali e i muri di apparenza che possono creare durante l’infanzia, sempre con sorprendente delicatezza. Qui il tono è più intimo, per certi versi può ricordare un altro grande capolavoro come Gli Aristogatti. Una scelta ideale per una serata leggera e romantica.

    La bella addormentata nel bosco (1959)

    Un classico che unisce l’eleganza tipica delle favole disneyane a sfumature oscure. La bella addormentata nel bosco resta celebre per il suo stile visivo ispirato all’arte medievale e per Malefica, una delle villain più iconiche di sempre tanto da prendersi anche un remake a lei dedicato, Maleficent (2014) . Un film solenne di 75 minuti, che incanta con la sua estetica da fiaba pura. Perfetto per chi ama i racconti classici con un tocco gotico, è consigliato soprattutto agli appassionati delle principesse Disney più tradizionali.

    La carica dei 101 (1961)

    Il titolo più cinefilo nella storia del cinema, tra i più divertenti del catalogo Disney, La carica dei 101 è un’avventura che unisce romanticismo, comicità e un pizzico di tensione grazie all’entrata in scena dell’unica e inimitabile Crudelia De Mon, vera protagonista del film. È ideale per famiglie con bambini, ancor di più se in famiglia avete animali – Pongo, Peggy e tutti i cuccioli sono ancora oggi tra i personaggi  più amati nell’animazione. Rispetto a Pinocchio, qui il tono è molto più leggero anche nelle scene potenzialmente più forti, la trama regala colpi comici continui, soprattutto con il duo Gaspare e Orazio. La colonna sonora, e la hit dedicata alla villain più cool di sempre, fanno di questo titolo uno dei pilastri portanti della magia firmata Disney. Anche in questo caso la durata di 80 minuti aiuta a non perdere il ritmo.

    Il libro della giungla (1967)

    Uno dei classici più irresistibili, Il libro della giungla conquista tutti, tra la sua animazione spettacolari e una colonna sonora tra le più amate, dal jazz di Re Luigi a Lo stretto indispensabile di Baloo. È perfetto per i bambini, ma anche per chi ama le atmosfere da musical tipiche dei classici firmati Disney. Rispetto a film più drammatici come Bambi o Il gobbo di Notre Dame, qui il tono è decisamente leggero, 78 minuti di divertimento puro. Un film che resta tra i più amati nelle visioni in famiglia, con un’energia che lo rende senza tempo.

    Robin Hood (1973)

    Tra i classici più amati dagli anni ’70, Robin Hood porta sullo schermo la celebre leggenda inglese. Nonostante un’animazione meno raffinata rispetto ai grandi classici precedenti, il film è rimasto nel cuore di generazioni per il suo tono allegro e scanzonato e un ritmo comico difficilmente eguagliabile, dall’amicizia tra Robin e Little John fino al principe mammone, o ancora lo sceriffo e i suoi scagnozzi fino all’inimitabile Lady Cocca. Perfetto per famiglie e bambini, conquista con scene iconiche come il torneo di tiro con l’arco e la colonna sonora diventata cult (“Oo-De-Lally”). Con i suoi 83 minuti, è l’ideale per chi cerca un Disney divertente e avventuroso.

    La sirenetta (1989)

    Con La sirenetta inizia ufficialmente il cosiddetto “Rinascimento Disney”. Ariel è una protagonista ribelle e sognatrice che ha reso il film amatissimo dalle adolescenti, ma anche dai più piccoli grazie a personaggi come Sebastian e Flounder. La colonna sonora è tra le più memorabili e ancora oggi In fondo al mar resta un inno del cinema d’animazione. Rispetto a titoli come Cenerentola o Biancaneve, qui la principessa è ritratta più a tutto tondo, preambolo di ciò che sarà con La Bella e la Bestia. Con i suoi 83 minuti, questo è il titolo ideale per chi cerca romanticismo, magia e musica in puro stile Disney anni ’90.

    La bella e la bestia (1991)

    Primo film d’animazione nella storia ad candidato all’Oscar come Miglior Film, La bella e la bestia è un classico che unisce romanticismo a una riflessione profonda su come l’apparenza talvolta possa ingannare, il tutto impreziosito dalle atmosfere gotiche del castello. Belle è una delle eroine più moderne del catalogo Disney: colta, indipendente e capace di guardare oltre l’aspetto esteriore. Un titolo importante, per come si distanzia dallo stereotipo della principessa Disney, con un tono leggero, perfetto per chi ama le storie romantiche e i musical, con canzoni diventate leggenda come Stia con noi, sottofondo della scena più spettacolare del film. Dura 84 minuti.

    Aladdin (1992)

    Negli anni ’90, Disney ha ridefinito il proprio immaginario, e Aladdin ne è uno degli esempi più brillanti. Ambientato ad Agrabah tra atmosfere da Mille e una notte, è una storia di avventura, amore e magia, resa indimenticabile dal Genio doppiato da Robin Williams (in italiano da Gigi Proietti). È un film perfetto per chi ama i musical ricchi di comicità, le gag sono continue e i momenti drammatici sono praticamente assenti (scongiurato il pericolo Bambi o Re Leone). La sua colonna sonora, vincitrice di premi Oscar, resta tra le più amate di sempre. Con la sua durata di 90 minuti, questo film è tra i più consigliati per la visione in famiglia, perfetto anche per chi vuole riscoprire l’ironia Disney al suo massimo livello.

    Il re leone (1994)

    Forse il film più spettacolare della Disney moderna, Il re leone ha segnato un’intera generazione con la sua storia crescita, coraggio, con il percorso del protagonista per ritrovare se stesso. Simba, Timon e Pumbaa restano tra i personaggi più amati dal pubblico, e la colonna sonora di Elton John e Hans Zimmer ha fatto la storia del cinema (per non parlare della hit Hakuna Matata). Un avventura epoca, paesaggi mozzafiato, inquadrature come mai se ne erano viste prima – la scena iniziale con la prospettiva dalle ali di Zazu in volo è cinema puro. Seppure non manchino i momenti drammatici (tratto tipico dei film Disney) è un film adatto a tutta la famiglia, perfetto per i bambini, soprattutto nel racconto del ciclo della vita, vero perno attorno a cui ruota trama. Non sarà il film più adatto per affrontare con i bambini un tema spinoso come la perdita (per quello consigliamo Coco), ma l’importanza della memoria viene portata in scena splendidamente. Il lavoro maestoso di 90 minuti circa.

    Pocahontas (1995)

    Un film che punta sul messaggio ecologista e sul rispetto tra culture diverse. Pocahontas è ricordato per la sua protagonista forte e per le canzoni epiche come I colori del vento. Il carattere della protagonista può ricordare un’altra “principessa” Disney non convenzionale come Mulan, tuttavia qui c’è meno azione ma decisamente più poesia e riflessione, con paesaggi mozzafiato che sembrano dipinti. Il ritratto delle foreste americane è solenne e maestoso, simile alla savana de Il re leone, uscito lo stesso anno. ha È perfetto per chi ama i racconti romantici e per chi cerca una storia che parli di dialogo e convivenza. Ideale anche per adolescenti e adulti, grazie al tono più maturo. Dura 81 minuti.

    Il gobbo di Notre Dame (1996)

    Uno dei film Disney più maturi e complessi, Il gobbo di Notre Dame affronta temi come l’emarginazione e la discriminazione. La storia di Quasimodo è una delle più drammatiche portata in scena da Disney, ottimamente bilanciata dai momenti comici,  una colonna sonora imponente e riprese aeree mozzafiato (l’apertura sulla cattedrale è da brividi). È consigliato a chi vuole un film intenso, dalle atmosfere più cupe rispetto a Hercules o Aladdin, adatto a tutta la famiglia. Forse potrebbe non il titolo più facile per i bambini più piccoli, ma con i suoi 91 minuti rimane un capolavoro da riscoprire.

    Hercules (1997)

    Uno dei film più divertenti del catalogo Disney, Hercules porta sullo schermo la mitologia greca con un tono pop e spassoso. Le muse narranti, l’idea geniale dello stile grafico ispirato ai vasi antichi, un villain irresistibile come Ade, un co-protagonista come Filottete, questo è un film imperdibile, perfetto per i bambini e adulti. Consigliato a chi cerca un classico meno romantico ma più brillante, tra decine di gag e un ritmo comico che lo rende uno dei titoli più godibili tra quelli inclusi in questa lista, 93 minuti che passeranno in un attimo. 

    Le follie dell’Imperatore (2000)

    Tra i titoli più sorprendenti e fuori dagli schemi della Disney, Le follie dell’Imperatore rompe con le fiabe romantiche e si lancia in una pura commedia slapstick. Kuzco, imperatore viziato trasformato in lama, vive un’avventura grottesca piena di gag, supportato da personaggi irresistibili come Kronk e l’antagonista Yzma. È ideale per chi ama un umorismo più moderno e irriverente, lontano dall’atmosfera solenne de Il gobbo di Notre Dame o dal romanticismo de La Bella e la Bestia. Con i suoi 78 minuti scorre velocissimo e, più che un film per bambini, è una commedia capace di divertire anche adolescenti e adulti. Oggi è riscoperto come cult, soprattutto da chi cerca un Disney ironico e alternativo.

    Il pianeta del tesoro (2002)

    Forse il titolo più sottovalutato della Disney. Il pianeta del tesoro rilegge il classico di Stevenson in chiave fantascientifica, con vascelli spaziali e un rapporto emozionante tra Jim Hawkins e il cyborg Silver. È perfetto per adolescenti e per chi cerca un’avventura diversa dal solito, lontana dalle fiabe disneyane più classiche, con un’atmosfera sci-fi più vicina a titoli come Atlantis (2001) o. Non ebbe grande successo al cinema, ma oggi è considerato un cult per la sua animazione mista 2D/3D e per la colonna sonora. Dura 95 minuti ed è l’ideale per chi ama i film d’avventura futuristici.

    Lilo & Stitch (2002)

    Con il suo mix perfetto di comicità e momenti strappalacrime, Lilo & Stitch è la storia di un’amicizia tra una bambina hawaiana e un esperimento alieno fuori controllo. A differenza dei classici con principesse, è un film che parla di appartenenza, di “ohana”, la famiglia che ci si sceglie. Amatissimo anche dagli adulti, è perfetto per chi vuole un titolo Disney più moderno e alternativo, con un tocco di fantascienza e tanta ironia, con i suoi 85 minuti è uno dei film più riusciti tra quelli usciti negli anni ‘2000.

    La principessa e il ranocchio (2009)

    Con questo film, Disney è tornata all’animazione 2D tradizionale dopo le prime sperimentazione in CGI. La principessa e il ranocchio è ambientato a New Orleans e unisce jazz, magia e una protagonista come Tiana, personaggio decisamente contemporaneo e lontano dallo stereotipo della tipica “principessa DIsney”.  È perfetto per chi ama le atmosfere musicali e preferisce le eroine determinate: rispetto a Cenerentola, qui la protagonista non aspetta la magia, ma lavora per i propri sogni. È un omaggio alle origini Disney, ma con un tocco moderno e multiculturale. Dura 97 minuti.

    Rapunzel – L’intreccio della torre (2010)

    Un titolo che segna l’inizio della nuova era digitale della Disney. Rapunzel combina animazione 3D con le tonalità da musical classico, e una protagonista contemporanea, in linea con il nuovo corso inaugurato dalla casa di produzione nei suoi titoli più recenti. È perfetto per chi ama le fiabe tradizionali ma rivisitate in chiave moderna e, rispetto a Frozen, qui c’è più ironia e avventura. Adatto a tutta la famiglia, con i suoi 100 minuti è una delle storie più fresche e coinvolgenti del catalogo.

    Frozen (2013)

    Uno dei più grandi fenomeni moderni della Disney, Frozen ha conquistato il mondo con la hit Let It Go e con le avventure delle sorelle Elsa e Anna, simboli di indipendenza e legame familiare. È perfetto per bambini e famiglie, ma anche per adolescenti che amano i musical emozionanti. Rispetto a classici come La bella addormentata o Biancaneve, qui il focus non è sul principe azzurro ma sul potere dei legami familiari. Con i suoi 102 minuti, questo è uno dei film più influenti degli ultimi anni, capace di parlare a più generazioni.

    Big Hero 6 (2014)

    Un mix di supereroi e sentimento, Big Hero 6 è ambientato in una futuristica San Fransokyo e racconta la storia il giovane Hiro e il robot Baymax. È film perfetto per i bambini, ma anche per gli adolescenti appassionati di fumetti e tecnologia, ma capace anche di conquistare anche gli adulti con il suo messaggio sulla perdita e sul valora dell’amicizia. Lontano dalle tradizionali fiabe Disney, Big Hero 6 si avvicina molto di più all’azione in stile Marvel e alle atmosfere anime. Dura 102 minuti ed è una scelta ideale per chi cerca un titolo Disney più vicino al mondo dei comics.

    Zootropolis (2016)

    Un film che ha rivoluzionato l’animazione Disney recente. Zootropolis non è solo una commedia con animali antropomorfi, ma anche una riflessione sulla società, i pregiudizi e la convivenza. Judy Hopps e Nick Wilde formano una coppia iconica, capace di conquistare bambini e adulti. È perfetto per chi cerca un titolo intelligente, ricco di humour ma anche di messaggi profondi. Lontano dalle atmosfere da fiaba classica, la storia si sviluppa in un mondo che riflette il nostro. Dura 108 minuti.

    Oceania (2016)

    Con le canzoni di Lin-Manuel Miranda e una protagonista che incarna il desiderio di indipendenza e di trovare un proprio posto nel mondo. Oceania racconta il viaggio di Vaiana tra oceani, mostri mitologici e leggende polinesiane. È una celebrazione dell’avventura e della cultura del Pacifico, perfetta per chi ama i musical e le storie di viaggio. È un racconto che arla di legami, con l’ambiente che ci circonda, con la famiglia, il tutto attraverso un avventura spettacolare, visivamente tra le più maestose portate in scena da Disney. Dura 107 minuti ed è perfetto per una visione in famiglia.

    Encanto (2021)

    Tra i titoli più recenti, Encanto ha conquistato tutti con la storia della famiglia Madrigal, ognuno con un dono speciale… tranne la protagonista Mirabel. È perfetto per bambini, ma colpisce anche gli adulti con il suo messaggio sull’importanza di accettarsi e di non sentirsi “meno” degli altri. Un film consigliato anche agli amanti dei musical, con la sua colonna sonora firmata da Lin-Manuel Miranda, una delle più riuscite del catalogo Disney contemporaneo insieme a Coco. Un coloratissimo mix di comicità e sentimenti, in cui ogni personaggio ha un suo spazio nello sviluppo della trama, con i suoi 102 minuti questo film è già un cult dell’animazione moderna.

  • 40 film horror per tutti i gusti da vedere assolutamente in streaming

    40 film horror per tutti i gusti da vedere assolutamente in streaming

    Andrea Ballerini

    Andrea Ballerini

    Editor a JustWatch

    Tutti i fanatici di horror, ma anche quelli che preferiscono vedere un film del terrore di tanto in tanto,sono sempre alla ricerca di nuovi horror da scoprire o di classici intramontabili da vedere per l’ennesima volta. Gli appassionati del genere sono fortunati, perché il cinema horror è sempre stato in grado di innovarsi ed espandersi, riuscendo ad aumentare sempre più il livello di paura somministrato.

    Questa lista propone 40 film horror calibrati per tutti i gusti e da vedere assolutamente per un effetto-paura istantaneo. L’elenco prende in considerazione veri e propri capolavori del genere e non solo;questi film sono considerati il non plus ultra del cinema in generale. Film come Psycho di Alfred Hitchcock,Halloween di John Carpenter e Shining di Stanley Kubrick sono alcuni di questi classici indiscussi.

    La lista comprende anche esponenti del genere provenienti da Italia, Spagna e Giappone. Il maestro del terrore Dario Argento è presente con il suo capolavoro visivo e stilistico del 1975, ovviamente Profondo Rosso. Alejandro Amenábar invece mostra le sue doti registiche in The Others, un film che riscosse un incredibile successo ai botteghini nel 2001. Infine, Ring di Hideo Tanaka offre uno sguardo a quel fenomeno anni 90’s targato Giappone conosciuto come J-Horror.

    E poi ancora decine di altri horror che non possono assolutamente mancare nella lista di nessun appassionato di cinema. Dagli horror rivelazione della casa di produzione A24 Hereditary - Le radici del male e The Witched esempi iconoclasti e politici come La notte dei morti viventi e Non aprite quella porta, questa lista è completa di tutto.

  • Tutti i film nominati agli Oscar 2022 e dove guardarli in streaming

    Tutti i film nominati agli Oscar 2022 e dove guardarli in streaming

    Andrea Ballerini

    Andrea Ballerini

    Editor a JustWatch

    Gli Oscar sono riconosciuti in tutto il mondo come i premi più prestigiosi che un artista del cinema possa ricevere. Ogni anno - quasi sempre a febbraio o marzo - il tappeto rosso viene steso a Los Angeles e decine di film da tutto il mondo contendono per ambire ad ottenere almeno un premio. Allo stesso tempo, gli attori e gli addetti al lavoro che hanno reso possibile i film sono anch’essi premiati, categoria per categoria.

    Allo stesso tempo, data l’enorme risonanza mediatica dell’evento e il gigantesco volume di spettatori, le cerimonie degli Oscar possono anche contenere episodi virali o emblematici che sono rimasti nell’immaginario collettivo e nella storia del cinema. Dal rifiuto di Marlon Brando di ricevere il premio alla gaffe di Warren Beatty nell’annunciare il vero vincitore dell’edizione 2017, gli Oscar hanno anche offerto sorprese inaspettate.

    L’edizione del 2022 ha visto trionfare come Miglior Film CODA - I Segni Del Cuore, un bellissimo coming-of-age scritto e diretto da Sian Heder, mentre Dune di Denis Villeneuve si è portato a casa il numero più alto di premi, ben 6. I due premi più attesi, per quanto riguarda la recitazione, sono andati a Jessica Chastain per il ruolo di Tammy Faye Bakker in Gli Occhi Di Tammy Faye e a Will Smith per la sua interpretazione di Richard Williams in Una Famiglia Vincente - King Richard.

    Questa lista riporta tutti i film nominati agli Oscar del 2022 - compresi i film in gara per le categorie“miglior documentario” e “miglior film in lingua straniera” - così da poter rivivere un anno magnifico di film.

  • I 10 migliori film romantici e dove guardarli in streaming

    I 10 migliori film romantici e dove guardarli in streaming

    Sarah Grossi

    Sarah Grossi

    Editor a JustWatch

    Amori impossibili, dichiarazioni a sorpresa e lunghi baci sotto la pioggia…ma non solo. Nonostante i canoni del genere possano essere facilmente identificabili nei titoli più famosi, il romanticismo nel cinema ha assunto negli anni ogni genere di sfumatura e modalità di espressione.

    C’è la fredda Ninotchka di Greta Garbo del ‘39, che si lascia lentamente andare a un sentimento non previsto verso un avversario politico, o la visione disincantata dell’amore dello spumeggiante trio di modelle formato da Marilyn Monroe, Lauren Bacall e Betty Grable a caccia di milionari da sposare, fino alla complicata relazione della “commedia nevrotica romantica” per eccellenza Io e Annie, con Woody Allen e DianeKeaton. Anche la Morte si lascia travolgere dalla passione nelle vesti dell’umano Joe Black nel dramma romantico degli anni ‘90 con protagonista Brad Pitt, mentre uno degli adattamenti cinematografici dei romanzi di Jane Austen più di successo ci fa tornare a vivere l’amore platonico e regolato da precise norme sociali all’epoca edoardiana.

    Che amiate i finali tragici, gli amori proibiti, la leggerezza di una commedia romantica o la più realistica rappresentazione della vita di coppia, ecco una lista di 10 film romantici - uno per decade - da riguardare o scoprire, da soli o insieme a una persona speciale.

  • Come guardare in ordine tutti i film della saga di ‘Harry Potter’ e degli ‘Animali Fantastici’

    Come guardare in ordine tutti i film della saga di ‘Harry Potter’ e degli ‘Animali Fantastici’

    Andrea Ballerini

    Andrea Ballerini

    Editor a JustWatch

    La saga cinematografica di Harry Potter è una delle più famose al mondo. Basata sui romanzi dal successo planetario di J. K. Rowling, la saga ha influenzato generazioni di bambini e ragazzi. Gli 11 film che la compongono hanno incassato quasi 10 miliardi di dollari. Questa guida di JustWatch vi aiuta a scoprire dove guardare in streaming la saga di Harry Potter. In più vi mostra due modi alternativi di gustarveli, in ordine di uscita o in ordine cronologico.

    Di seguito trovate l’ordine di uscita, composto solamente dai film con Harry Potter protagonista:

    • Harry Potter e la pietra filosofale (2001) 
    • Harry Potter e la camera dei segreti (2002) 
    • Harry Potter e il prigioniero di Azkaban (2004) 
    • Harry Potter e il calice di fuoco (2005) 
    • Harry Potter e l'Ordine della Fenice (2007) 
    • Harry Potter e il principe mezzosangue (2009) 
    • Harry Potter e i Doni della Morte - Parte 1 (2010) 
    • Harry Potter e i Doni della Morte - Parte 2 (2011)

    La visione in ordine cronologico è, però, la più consigliata perché contiene anche la trilogia degli Animali Fantastici. Infatti l’unione della saga di Harry Potter con quella degli Animali Fantastici ha dato avvio al Wizarding World, l’universo cinematografico di J. K. Rowling. In questo modo potrete vedere su siti streaming come Prime Video, Netflix, Disney+ e Apple TV le fantastiche performance di Daniel Radcliffe (Harry Potter), Emma Watson (Hermione Granger) e Rupert Grint (Ron Weasley), ma anche quelle di Eddie Redmayne (Newt Scamander) e Katherine Waterston (Tina Goldstein).

    1. Animali fantastici e dove trovarli (2016)

    Nonostante sia uscito dopo il capitolo finale della saga di Harry Potter, il franchise degli Animali Fantastici deve essere visto prima se si segue l’ordine cronologico. Animali fantastici e dove trovarli è il portale d’ingresso verso il Wizarding World e si basa sulla guida scritta da J.K. Rowling. Newt Scamander è uno zoologo che si occupa di creature magiche. Per errore, tutti gli animali contenuti nella sua valigia magica vengono liberati, creando il caos a New York durante gli anni ‘20. Animali fantastici e dove trovarli (2016) è un film per chi cerca due ore di avventura, gioia e divertimento. Pur non raggiungendo il livello sublime dei film di Harry Potter, vive di cast perfetto e di una regia che mostra tutta la magia del mondo della Rowling. Non a caso il regista David Yates ha dedicato 15 anni della sua carriera per dirigere sett film del Wizarding World.

    2. Animali fantastici - I crimini di Grindelwald (2018)

    Ottocento milioni di incassi e via con il secondo prequel spin-off. Animali fantastici - I crimini di Grindelwald si concentra sulla lotta dei nostri contro Gellert Grindelwald, un mago oscuro che crede nella superiorità dei suoi simili rispetto ai babbani. I crimini di Grindelwald (2018) è un film divisivo che non lascerà tutti soddisfatti. Il mondo anni ‘20 è ben costruito, anche se la trama appare a volte troppo lenta e carente di scossoni. Nonostante ciò, i fan del Wizarding World non possono perdersi la pellicola per la presenza di Silente versione giovane, interpretato con successo da Jude Law. Seppur non al massimo livello del suo potenziale, Johnny Depp nei panni di Grindelwald si rivela un villain con carattere.

    3. Animali fantastici - I segreti di Silente (2022)

    Animali fantastici - I segreti di Silente è il capitolo conclusivo della saga degli Animali fantastici e l’ultimo film in ordine cronologico prima della saga di Harry Potter. Dopo il mezzo passo falso de I crimini di Grindelwald (2018), questo capitolo ritrova il vigore che ha contraddistinto il Wizarding World. Ancora una volta, Newt Scamander e Albus Silente si ritrovano ad affrontare Grindelwald, che porta il volto di Mads Mikkelsen. Lo scontro dà la possibilità al capitolo finale di allargare l’orizzonte e mostrare una guerra tra maghi che sa tanto di blockbuster. Tuttavia, la magia che contraddistingue i capitoli cronologicamente successivi non riesce a spiccare completamente ne I segreti di Silente (2022).     

    4. Harry Potter e la pietra filosofale (2001)

    A opera di Chris Columbus, Harry Potter e la pietra filosofale sono 152 minuti di puro fantasy che riporteranno tutti i millennial nella loro infanzia. Harry e compagnia bella devono affrontare il primo anno a Hogwarts, tra ansia ed entusiasmo. Fin da subito, però, l’ombra di colui che non deve essere nominato si staglia sulla scuola di maghi. Lo stile per famiglie di Columbus, autore di Mamma, ho perso l'aereo (1990) e Mrs. Doubtfire (1993), si nota anche in questo film. Per gli amanti delle atmosfere più dark della saga, questo capitolo risulterà quasi fiabesco e smussato. Anche se bisogna ammetterlo, la scena dove Voldemort si rivela a Harry ha traumatizzato molti da piccoli, incluso me.

    5. Harry Potter e la camera dei segreti (2002)

    Il miliardo di dollari al box office per Harry Potter e la pietra filosofale (2001) fa sì che Harry Potter e la camera dei segreti esca solo un anno dopo. Columbus è sempre alla regia e il tono famigliare ritorna a essere presente. Tuttavia, già si intravede l’evoluzione verso un immaginario sempre più oscuro, a cominciare dalla trama. L’apertura della camera dei segreti crea scompiglio a Hogwarts a causa del mostro contenuto al suo interno. Il fatto infonde dosi di suspense e di ansia che non si erano viste nel primo capitolo. La camera dei segreti (2002) è anche ricca di scene cult rimaste impresse nelle menti dei fan della saga. Dalle sfide a colpi di bacchette tra Harry e Draco fino al volo con la macchina magica del maghetto insieme a Ron.

    6. Harry Potter e il prigioniero di Azkaban (2004)

    Harry Potter e il prigioniero di Azkaban è uno spartiacque fondamentale nella saga di Harry Potter. Dopo il tono fanciullesco dei primi due capitoli, il terzo di Alfonso Cuarón rispecchia la filmografia drammatica del regista messicano (Anche tua madre (2001), Paradiso perduto (1998)). Il prigioniero di Azkaban (2004) è perfetto per gli amanti dello stile gotico e delle atmosfere dark. Da un lato, la fotografia enfatizza i colori freddi e il gioco di luci e ombre. Dall’altro, gli spettri dei Dissennatori sono sufficienti a incutere paura anche ai più grandi. Non c’è dubbio che alcuni capitoli successivi abbiano alzato l’asticella in quanto a cupezza, ma Il prigioniero di Azkaban (2004) rimane impresso nella mente per il cambio radicale rispetto ai primi due film.

    7. Harry Potter e il calice di fuoco (2005)

    Harry Potter e il calice di fuoco unisce lo spirito d’avventura che aveva contraddistinto i primi due capitoli con un sottotono dark che rimanda a Il prigioniero di Azkaban (2004). Il film si svolge durante il Torneo Tremaghi, a cui partecipano tre studenti maggiorenni delle tre scuole di magia d’Europa. A sorpresa, Harry viene scelto come quarto contendente. Il film vive delle scene spettacolari che racchiudono le varie prove del torneo. L’incontro tra gli studenti delle varie scuole dà spazio anche a sottotrame in cui i nostri si trovano a sperimentare contesti romantici. Il calice di fuoco (2005) è il secondo spartiacque nella saga, questa volta sul versante trama. Le prime due ore, infatti, servono a preparare il campo all’ultima agghiacciante mezz’ora e al ritorno di tu sai chi.

    8. Harry Potter e l'Ordine della Fenice (2007)

    Harry Potter e l'Ordine della Fenice è il primo film dopo il ritorno di Voldemort, anche se non tutti ci credono. La trama vede Harry scoprire l’esistenza dell’Ordine della Fenice, un gruppo segreto creato da Silente per contrastare il male. Nonostante il film continui a calcare la mano sulle atmosfere dark, L'Ordine della Fenice (2007) è molto più di una pellicola di maghi. A mio avviso, la parte più interessante del film è lo scontro che si crea a Hogwarts tra il nuovo establishment istituzionale e coloro che veramente credono al ritorno di Voldemort. Sembra di stare nel sessantotto parigino, tra continue regole imposte per disciplinare gli studenti e la loro auto-organizzazione per contrastare la deriva autoritaria.

    9. Harry Potter e il principe mezzosangue (2009)

    Sesto film della saga di Harry Potter e nono del Wizarding World, Harry Potter e il principe mezzosangue ritorna agli albori oscuri de Il prigioniero di Azkaban (2004). Il focus del film riguarda una preziosa memoria che un ex professore di Hogwarts ha modificato. Questo ricordo potrebbe cambiare totalmente la lotta contro Voldemort. Il principe mezzosangue (2009) è il terzo per lunghezza e i suoi 153 minuti sono più che giustificati. La forza di questo capitolo sta nel dare più spazio sullo schermo anche ai villain della saga, mostrandone non solo la malvagità ma anche l’umanità, almeno di alcuni. Per chi ama Piton, questo è il film da non perdere assolutamente per scoprire alcuni retroscena della sua vita.

    10. Harry Potter e i Doni della Morte - Parte 1 (2010)

    Harry Potter e i Doni della Morte - Parte 1 è l’inizio della fine. La prima parte del capitolo conclusivo della saga porta sullo schermo la ricerca di Harry, Hermione e Ron degli Horcrux di Voldemort. Allo stesso tempo, una porzione della pellicola si concentra proprio sul nemico numero uno della saga. I Doni della Morte - Parte 1 (2010) è imperdibile non solo perché è complementare alla seconda, ma per due motivi fondamentali. Da un lato, più tempo per Voldemort sullo schermo significa più tempo per ammirare la prova magistrale di Ralph Fiennes, l’attore più espressivo senza naso. Dall’altro, possiamo essere partecipi dei momenti più meditativi della saga, quando i nostri tre si ritrovano nella foresta. 

    11. Harry Potter e i Doni della Morte - Parte 2 (2011)

    Deve essere stato un lungo anno d’attesa il 2011. Tutti i fan della saga hanno aspettato religiosamente per Harry Potter e i Doni della Morte - Parte 2. Prima di iniziare a parlare dell’ultimo tassello, bisogna segnalare il lavoro eccelso di David Yates dietro la macchina da presa. Il regista inglese è infatti artefice di sette film su undici del Wizarding World. Il finale di una saga così importante deve per forza soddisfare tutti e chiudere, in maniera degna e completa, tutti i fili creati durante gli anni. I Doni della Morte - Parte 2 (2011) lo fa senza nessun intoppo. L’azione che domina il film è spettacolare e ben costruita. La battaglia all’ultimo sangue tra Harry e Voldemort rimane tra le più belle mai viste al cinema.

  • Dove guardare online tutti i film horror usciti nel 2022

    Dove guardare online tutti i film horror usciti nel 2022

    Andrea Ballerini

    Andrea Ballerini

    Editor a JustWatch

    I film horror sono vecchi tanto quanto il cinema stesso. Mostrando immagini che mai potremmo vedere nella realtà ed essendo fin da subito uno dei generi più trasgressivi, il cinema horror ha continuato a terrificare ed ammaliare i suoi spettatori, decennio dopo decennio. I fan del genere sono sempre alla ricerca di emozioni forti e, ogni anno, nuovi contendenti escono nelle sale per ambire ad essere uno de gihorror più spaventosi di sempre.

    Il 2022 è stato un anno ricco di di film horror. Alcune delle saghe più apprezzate sono ritornate al cinemacon nuovi episodi; il 13 Gennaio è uscito Scream, diretto da Matt Bettinelli-Olpin e reboot del film culto di Wes Craven. Un mese dopo, è stata la volta di Non Aprite Quella Porta, basato sul capolavoro del 1974 di Tobe Hooper e diretto da David Blue Garcia. Allo stesso tempo, ad Ottobre è uscito Halloween Ends, uno degli horror più attesi dell’anno, ad opera di David Gordon Green. Il film va a completare la trilogia iniziata nel 2018, e si unisce alla vasta schiera di film ispirati da un altro capolavoro horror, Halloween di John Carpenter.

    Non solo film tratti da saghe sono usciti nel 2022, ma anche digressioni autoriali sul genere. Alex Garland,già autore dei bellissimi Ex-Machina e Annientamento, ha presentato il suo terzo film Men ad Agosto, dove affronta temi sociali importanti attraverso elementi di folklore. Due mesi prima, David Cronenberg deliziava il pubblico con la proiezione insal e limitate di Crimes of the Future, forse l’horror più bello dell’anno. Infine, non sono mancati i film dell’orrore nostrani, come Occhiali Neri del maestro Dario Argento, The Slaughter – La mattanza di Dario Germani e Piove di Paolo Strippoli.

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