The Mighty Nein (2025) è appena arrivata su Prime Video ed è il nuovo grande tassello dell’universo animato di Critical Role. Se il titolo ti dice poco ma hai visto The Legend of Vox Machina (2022 - in corso) o ti incuriosisce l’idea di una serie fantasy adulta “nata” da una campagna di Dungeons & Dragons, questa guida è per te: niente gergo da super-fan, solo quello che ti serve per capire se far partire play.
Al momento la prima stagione è in corso: tre episodi sono già disponibili, il quarto arriva proprio il 26 novembre 2025 e i restanti seguiranno ogni mercoledì fino al 22 dicembre, sempre su Prime Video.
Chi sono i Critical Role?
Critical Role nasce come show web in cui un gruppo di doppiatori professionisti gioca a Dungeons & Dragons in streaming, trasformando una normale campagna da tavolo in una saga fantasy corale lunga centinaia di ore. Dal 2015 in poi, intorno al Dungeon Master Matthew Mercer e al suo cast (Laura Bailey, Liam O’Brien, Sam Riegel, Marisha Ray, Ashley Johnson, Taliesin Jaffe, Travis Willingham) si è costruita una community globale di fan, i “Critters”.
Il successo è stato tale da portare alla nascita di un vero studio (Critical Role Productions / Metapigeon) e a un accordo con Amazon: da lì è arrivata prima The Legend of Vox Machina, che adattava la campagna 1, e ora The Mighty Nein, che porta in animazione la campagna 2, ambientata una ventina d’anni dopo gli eventi della serie precedente.
La cosa importante, se parti da zero: non serve aver visto centinaia di ore di actual play per seguire la serie. The Mighty Nein è pensata come porta d’ingresso autonoma nel mondo di Exandria.
Di cosa parla "The Mighty Nein"?
La serie è un fantasy adulto ambientato sul continente di Wildemount, nel mondo di Exandria, in un momento di tensione altissima: l’Impero Dwendalian e la Dinastia Kryn sono a un passo dalla guerra.
L’evento scatenante è il furto di un artefatto potentissimo, il Luxon Beacon, un reliquiario in grado di manipolare le anime e la stessa struttura della realtà. Quando il Beacon finisce nelle mani sbagliate, il continente rischia di precipitare nel caos.
In mezzo a questo scenario politico e magico enorme c’è un gruppo di sbandati: criminali, disadattati, persone con segreti molto poco eroici alle spalle. Sono loro i Mighty Nein, costretti – quasi per caso – a diventare la variabile impazzita del conflitto. Non sono i “prescelti” perfetti da high fantasy classico: sono gente con traumi, colpe, dipendenze, che si ritrova a fare la cosa giusta spesso per puro istinto… o per salvare la propria pelle.
Se ti piace l’idea di un party più vicino a un heist movie che al Il Signore degli Anelli (2001), sei nel posto giusto.
Chi sono i Mighty Nein?
La serie introduce gradualmente il cast, scegliendo un approccio più “mirato” rispetto alla campagna originale: nelle prime puntate l’attenzione è concentrata su Caleb Widogast, Nott the Brave e Beauregard, con gli altri che entrano in scena man mano.
- Caleb Widogast – mago umano tormentato, con una magia di fuoco spettacolare e un passato traumatico che lo lega ai Volstrucker, la rete segreta di assassini maghi al servizio dell’Impero. Nella versione originale è doppiato da Liam O’Brien, in italiano da Emiliano Coltorti.
- Nott the Brave – goblin ladra, ma anche alcolizzata cronica, capace di alternare comicità slapstick a momenti di dolore molto crudo: uno dei personaggi che più mettono in chiaro il tono adulto della serie. In originale è Sam Riegel, in italiano David Chevalier.
- Beauregard “Beau” Lionett – monaca investigatrice della Cobalt Soul, ruvida, sarcastica, perfetta per chi ama le protagoniste bisbetiche con un cuore più morbido di quanto vogliano ammettere. Interpretata in lingua originale da Marisha Ray, mentre in italiano da Rossa Caputo, adattatrice e direttrice del doppiaggio della serie.
- Fjord Stone – mezzo orco warlock con un patto misterioso legato a una creatura marina: incarna tutto il gusto di Critical Role per i patron occulti e i debiti di potere. La voce originale è di Travis Willingham, mentre in italiano Fabrizio De Flaviis.
- Mollymauk “Molly” Tealeaf – tiefling blood hunter e performer da circo, flamboyant fino all’eccesso, tra tarocchi, mantelli e frasi da rockstar del fantasy (“I am your god! Long may I reign!”). Nella serie animata è il classico personaggio che entra in scena a rubare la camera: coloratissimo, sfacciato, ma con segreti profondi che ne fanno uno dei filoni emotivi più interessanti. Doppiato in lingua originale da Taliesin Jaffe, mentre in italiano da Stefano Crescentini.
- Jester Lavorre – chierica tiefling devota a un dio più caotico che santo (il Traveler): sembra la comic relief del gruppo, con disegni, scherzi e dolci, ma la sua fede distorta e il rapporto col suo patron diventano presto uno dei fili narrativi più intriganti. È il personaggio di Laura Bailey, mentre in italiano la ritroviamo con la voce di Letizia Scifoni.
- Yasha Nydoorin – guerriera taciturna e apparentemente inaccessibile, segnata da un lutto profondo: quando entra in azione è una forza della natura, ma la serie punta anche a scrostare piano piano la sua maschera da “bruta silenziosa”. Nel doppiaggio originale a darle vita è Ashley Johnson, mentre in italiano da Guendalina Ward.
Accanto al party vero e proprio c’è poi Essek Thelyss, mago drow della Dinastia Kryn. Un personaggio ambiguo, immerso nelle macchinazioni politiche tra Impero e Dinastia, ma mosso anche da motivazioni molto intime legate alla malattia della madre. L’adattamento animato ne amplia da subito il ruolo, facendone una delle chiavi di lettura del conflitto più “alto” della serie e un possibile ponte tra fan storici e nuovi spettatori. A doppiarlo troviamo lo stesso Dungeon Master Matthew Mercer, mentre in italiano è segnato dai toni caldi di Flavio Aquilone.
Uno dei punti di forza dell’adattamento è proprio questo: invece di ricreare pedissequamente la campagna, la serie adatta il materiale, scegliendo cosa tenere, cosa spostare e cosa riscrivere per costruire un arco emotivo più compatto, soprattutto sui legami tra i personaggi e sulle figure chiave come Essek.
Che tono ha la serie? Più dark di "Vox Machina", ma sempre divertente
Se hai già visto The Legend of Vox Machina, preparati a cambiare leggermente registro. The Mighty Nein è ancora un fantasy avventuroso pieno di combattimenti, magia spettacolare e battute, ma sceglie un approccio più cupo e introspettivo: episodi di circa 45 minuti, ritmo meno frenetico e molto più spazio per i flashback e per i traumi dei personaggi.
Dal punto di vista visivo, resta il marchio di fabbrica Titmouse: animazione dinamica, combattimenti leggibili, un’estetica fantasy che flirta apertamente con l’anime. Ma il mood è più “adult drama” che “cartone sboccato”: niente paura, le parolacce e il sangue ci sono, ma sono al servizio di una storia che punta a lungo termine, non solo al meme del momento.
Devo aver visto "The Legend of Vox Machina" o giocato a "D&D"?
In breve: no, ma aiuta.
The Mighty Nein è ambientata nello stesso mondo di Vox Machina, ma su un altro continente e 20 anni dopo. I riferimenti alla serie precedente e al lore di Exandria ci sono, ma funzionano come bonus per chi li coglie, non come prerequisito per capire cosa sta succedendo.
Stesso discorso per Dungeons & Dragons: le classi, gli incantesimi, i concetti di “patron” o di “religione fantasy” arrivano dalla 5a edizione del gioco, ma nella serie vengono integrati nel racconto in modo abbastanza intuitivo. Se hai familiarità con l’RPG riconoscerai certi momenti (“questo è chiaramente un tiro fallito”), altrimenti li vivrai semplicemente come scelte di messa in scena.
Più che sulle regole del gioco, la serie punta sul fascino dei personaggi e su un’impostazione narrativa che ricorda una campagna lunga: archi emotivi, trame politiche che si stratificano, piccoli indizi seminati per payoff futuri.
È la serie giusta per me?
Guardala se…
- ti piacciono i fantasy seri ma non seriosissimi, con un equilibrio tra dramma, politica, magia e umorismo;
- hai amato Vox Machina e vuoi qualcosa di più ambizioso e character-driven nello stesso mondo;
- sei incuriosito da Critical Role ma l’idea di recuperare ore e ore di actual play ti spaventa: questa è una porta d’accesso molto più gestibile;
- cerchi una serie animata adulta che non sia solo supereroi (tipo Invincible) o dark fantasy iper-cinico, ma un racconto corale su traumi, seconde possibilità e famiglia trovata.
Forse non fa per te se…
- preferisci storie autoconclusive e non hai voglia di seguire una trama a lungo raggio;
- cerchi solo comicità esplosiva alla Vox Machina: qui il ritmo è più lento e la componente emotiva molto più centrale.
The Mighty Nein è, di fatto, la conferma che il “modello Critical Role” funziona anche fuori dal tavolo di gioco: un universo coerente, personaggi imperfetti ma irresistibili, un’animazione solida e una scrittura che non ha paura di prendersi il suo tempo.
Per i fan storici è l’occasione di rivedere una campagna amata in una nuova veste; per i curiosi che arrivano da Prime Video è un ottimo punto d’ingresso nel fenomeno Critical Role, senza dover tirare un solo d20.
Se ti intriga l’idea di seguire un gruppo di reietti che, loro malgrado, finisce a salvare il mondo, vale la prova: metti in coda The Mighty Nein, recupera eventualmente Vox Machina se ti appassiona l’universo, e tieni d’occhio il calendario delle uscite per non perderti i prossimi episodi.
































































































