I migliori film italiani di sempre: 10 capolavori da vedere almeno una volta

Pubblicato il

Andrea Ballerini

Andrea Ballerini

Editor a JustWatch

Sono passati 80 anni dall’uscita nelle sale italiane di Roma città aperta, il capolavoro post-bellico di Roberto Rossellini. Il film neorealista inaugurava l’epoca d’oro del cinema italiano, che sarebbe continuata per tre decenni. In questo periodo, il nostro cinema era sulla bocca di tutti, ispirando alcuni dei registi che avrebbero fatto la storia come Martin Scorsese e David Lynch.

In occasione di questo anniversario, ci è sembrato opportuno presentarvi la nostra lista con i migliori film italiani di sempre. Questi 10 capolavori sono da vedere almeno una volta nella vita, anche se consigliamo di vederli almeno una volta all’anno. Abbiamo selezionato i titoli in base alla loro iconicità, al valore tecnico e scegliendo solamente un film per regista.

10. Gomorra (2008)

Prima de La grande bellezza, Gomorra aveva fatto riaccendere i riflettori internazionali sul cinema italiano. Il film di Matteo Garrone tratto dall’omonimo romanzo di Roberto Saviano è un connubio perfetto tra due generi che hanno reso grande il cinema del Bel paese: il film crime e il neorealismo. La pellicola esplora il contesto criminale della Camorra, ma nel farlo lascia da parte l’epicità di classici come Il padrino (1972) e Scarface (1983). Qui siamo di fronte alla realtà dura e cruda, raccontata in maniera simile in film come City of God (2002) e Il profeta (2009). Gomorra (2008) si posiziona al decimo posto perché le sue atmosfere nichiliste potrebbero lasciare turbati alcuni spettatori.

9. La battaglia di Algeri (1966)

Il realismo di Gomorra (2008) non si perde con la posizione numero 9, il classico di Gillo Pontecorvo La battaglia di Algeri. Il film è stato un manuale visivo sia per i rivoluzionari di mezzo mondo che per alcune agenzie governative, ovviamente per scopi diametralmente opposti. Il film narra il processo di decolonizzazione dell’Algeria dal controllo francese e lo fa con un taglio realista incredibile. Sembrano immagini in diretta più che le sequenze di un film, grazie all’uso della camera a mano e di attori non professionisti. La fama di questo capolavoro è tale che il film ha fatto un piccolo cameo in Una battaglia dopo l’altra (2025) di Paul Thomas Anderson. Il nono posto è dovuto allo spirito vintage dell’opera.

8. La grande bellezza (2013)

La grande bellezza (2013) è uno dei film simbolo del cinema italiano del 21esimo secolo. Vincitrice dell’Oscar al Miglior film straniero, la pellicola di Paolo Sorrentino sembra offrire solo forma all’inizio. Lo stile estetico del regista è indiscusso, tra carrellate sublimi e una fotografia senza paragoni. I rimandi al cinema felliniano sono espliciti, ma La grande bellezza (2013) non è una brutta copia de La dolce vita, come vorrebbero i suoi detrattori. È un ritratto dei tempi che corrono, dove noia, apatia e decadenza fanno da padrone. Questo titolo colpirà in particolare chi ama film riflessivi come Before Sunset - Prima del tramonto (2004) e Synecdoche, New York (2009). Seppur magistrale, La grande bellezza (2013) non va oltre l’ottavo posto per la sua lunghezza, forse eccessiva.

7. Non essere cattivo (2015)

Pur non essendo uno dei registi più prolifici della storia, Claudio Caligari era sicuramente uno dei più talentuosi di sempre. Tre sono i film che compongono la sua filmografia e Non essere cattivo è il titolo che chiude la trilogia con Amore Tossico (1983) e L'odore della notte (1998). Ci troviamo sempre in ambiti crime come in Gomorra (2008), anche se qui il focus è molto più ristretto. La tragica vicenda tra droga, crimine e redenzione vede protagonisti Cesare (Luca Marinelli) e Vittorio (Alessandro Borghi), due giovani criminali comuni. Oltre alle prove immense degli attori, Non essere cattivo (2015) brilla per il taglio registico di Caligari e per una storia ricca di emozioni che non vi lascerà indifferenti. Se non fosse per i film che lo seguono, Non essere cattivo (2015) potrebbe essere facilmente in vetta.

6. Roma città aperta (1945)

80 anni portati divinamente per Roma città aperta (1945), un film iconico che si posiziona al sesto posto. Solamente per il ritmo, a volte troppo posato. Come per La battaglia di Algeri (1966), Roberto Rossellini costruisce una pellicola che sa di documentario. Il suo è un cinema istantaneo che racconta la realtà quotidiana della capitale sotto l’occupazione nazi-fascista. Il tutto a due anni dall’effettiva fine della guerra. Un pilastro del neorealismo, Roma città aperta (1945) contiene l’interpretazione eccellente di Anna Magnani, la cui corsa alla fine del film è ormai leggendaria. Se amate film di guerra ultra realistici come Va' e vedi (1985), dovreste considerare il classico di Rossellini per la vostra prossima visione.

5. Nuovo Cinema Paradiso (1988)

Con l’arrivo degli anni ‘80, il fasto del cinema italiano iniziava a scemare, a eccezione del cinema horror. Il cinema d’autore, però, non si dava per vinto e l’uscita di Nuovo Cinema Paradiso riportava in alto le speranze. Con una colonna sonora da bocca aperta di Ennio Morricone e la visione unica di Giuseppe Tornatore, il film non poteva che essere un capolavoro. Tuttavia, oltre agli aspetti tecnici perfetti, Nuovo Cinema Paradiso (1988) vive delle sue emozioni, costruendo un amalgama di nostalgia e allegria mai visto prima. Seppur i suoi fan vorrebbero non finisse mai, questa pellicola supera i 150 minuti di visione e ciò potrebbe lasciare indeciso qualcuno. Per questo motivo, Nuovo Cinema Paradiso (1988) si ferma al quinto posto.

4. Suspiria (1977)

Suspiria è sulla bocca di tutti quando si parla di horror. Il capolavoro di Dario Argento ha stupito il mondo con i suoi colori sgargianti e le morti agghiaccianti che porta sullo schermo. Estetica e violenza si fondono nel cinema argentiano, con ogni inquadratura che potrebbe essere tranquillamente un quadro. A completare l’opera ci pensano la colonna sonora psichedelica dei Goblin e una prova eccellente di Jessica Harper nei panni della protagonista. Suspiria (1977) si ferma a un passo dal podio perché adatto a un pubblico con lo stomaco forte. Tuttavia, se perdete la testa per horror al neon come Mandy (2018) e Bliss (2019), Suspiria (1977) è uno degli apripista di questa tipologia.

3. Il conformista (1971)

Se si parla di iconicità e pregio tecnico, ci sono pochi film che possono competere con Il conformista. Dopo la visione del capolavoro di Bernardo Bertolucci non potrete non sognare la fotografia espressionista di Vittorio Storaro. I colori del film non sono solo pura estetica, ma trasmettono le emozioni che la storia suscita. Come per La grande bellezza (2013), Il conformista (1971) non si ferma a mero spettacolo visivo. Al contrario, esplora la tendenza del fascismo a creare e a prediligere persone conformiste, che obbediscono senza fiatare. Il podio era scontato, anche se ho lasciato il film di Bertolucci sul gradino più basso. Se l’aspetto tecnico può competere ad armi pari con i due film successivi, questi ultimi battono Il conformista (1971) come simboli del nostro cinema.

2. Il buono, il brutto, il cattivo (1966)

Il buono, il brutto, il cattivo ha rivoluzionato il western con il suo revisionismo all’italiana, sancendo il trionfo di Sergio Leone come uno dei registi più rappresentativi dello Stivale. Come per Nuovo Cinema Paradiso (1988), ritroviamo l’epicità di Ennio Morricone. Le sue musiche si sposano perfettamente con il cinema di Leone, mitologico e vasto. Il buono, il brutto, il cattivo (1966) è irresistibile anche per la sua trama ricca di emozioni, dalle risate più chiassose al terrore più puro. Il podio è il minimo accettabile, anche se il film di Leone non riesce a scalare la vetta a causa di un signore chiamato Federico Fellini.

1. La dolce vita (1960)

Se si parla di cinema italiano, Fellini è da sempre il non plus ultra. La sua filmografia è piena zeppa di capolavori e di film iconici e sceglierne uno non è stato facile. Tuttavia, La dolce vita rappresenta appieno il suo spirito di cineasta, a cavallo tra quotidianità e surrealismo. Potremmo stare qui in eterno a elencare tutti gli elementi che rendono La dolce vita (1960) un capolavoro senza se e senza ma. La fotografia celestiale, la prova iconica di Marcello Mastroianni, la sequenza iniziale con la statua di Gesù, le musiche di Nino Rota, Anita Ekberg nella Fontana di Trevi: impossibile fermarsi. La posizione numero uno era forse scontata, ma è per questo che si chiamano ovvietà.

Netflix
Disney Plus
Amazon Prime Video
Rakuten TV
Apple TV
Apple TV
Sky Go
Hayu
Google Play Movies
Paramount Plus
Now TV
Mediaset Infinity
MUBI
Timvision
Infinity+
Rai Play
UCIcinemas
Nexo Plus
GuideDoc
YouTube Premium
Discovery+
Discovery+ Amazon Channel
Curiosity Stream
DOCSVILLE
Plex
WOW Presents Plus
Magellan TV
BroadwayHD
Filmzie
Dekkoo
True Story
DocAlliance Films
Hoichoi
Amazon Video
Pluto TV
Eventive
CHILI
ShortsTV Amazon Channel
Cultpix
Serially
FilmBox+
Infinity Selection Amazon Channel
CG Collection Amazon channel
CG TV STREAMING
iWonder Full Amazon channel
Full Action Amazon Channel
Cine Comico Amazon Channel
MUBI Amazon Channel
Hayu Amazon Channel
HistoryPlay Amazon Channel
Paramount+ Amazon Channel
Takflix
Sun Nxt
Paramount Plus Apple TV Channel
Crunchyroll
Crime+ Investigation Play Amazon Channel
CineAutore Amazon Channel
Anime Generation Amazon Channel
Raro Video Amazon Channel
MIDNIGHT FACTORY Amazon Channel
Shahid VIP
Sony pictures
20th Century Studios
Superfresh Amazon Channel
Far East Amazon Channel
Notorious Cinemas
The Space Cinema
Cinelandia
Starplex
Webtic
Arte
MGM Plus Amazon Channel
Stingray Karaoke Amazon Channel
JustWatchTV
Crunchyroll Amazon Channel
Vision Distribution
Lionsgate+ Amazon Channels
Apple TV Amazon Channel
Eagle No Limits Amazon Channel
Eagle Magic Amazon Channel
OUTtv Amazon Channel
TVCortos Amazon Channel
Noggin Amazon Channel
Jolt Film
FOUND TV
Kocowa
MYmovies One
Amazon Prime Video with Ads
Hopster Amazon Channel
Pokémon Amazon Channel
Bloodstream
Tentkotta
MovieMe
KableOne
Filtri
  1. Gomorra

    Gomorra

    2008

    # 10

    Campania. La piaga della Camorra sembra travolgere ogni cosa, ogni persona, nei paesi più poveri, dove il territorio è spartito tra i clan al prezzo di vite spezzate da chi non da loro alcun valore. Senza distinzione d'età, tutti diventano vittime e carnefici del Sistema: i bambini che si arruolano nell'esercito dei clan, i giovani che sognano la scalata al potere, le mogli dei boss costrette in casa, gli anziani "sottomarini" che consegnano il denaro alle famiglie dei camorristi finiti in carcere. Potere, soldi e sangue macchiano in maniera indelebile questa Gomorra, la speranza s'è persa altrove.
  2. La battaglia di Algeri

    # 9

    Nell'ottobre 1957, mentre i paracadutisti del colonnello Mathieu rastrellano la Casbah, Ali La Pointe, uno dei capi della guerriglia algerina, rievoca il passato, l'organizzazione dell'FLN (Fronte di Liberazione Nazionale), gli attentati, gli scioperi, le delazioni. Ali La Pointe è ucciso, ma tre anni dopo, in dicembre, il popolo algerino scende in piazza, proclamando la propria volontà di indipendenza.
  3. La grande bellezza

    La grande bellezza

    2013

    # 8

    Scrittore di un solo libro giovanile, "L'apparato umano", Jep Gambardella, giornalista di costume, critico teatrale, opinionista tuttologo, compie sessantacinque anni chiamando a sé, in una festa barocca e cafona, il campionario freaks di amici e conoscenti con cui ama trascorrere infinite serate sul bordo del suo terrazzo con vista sul Colosseo. Trasferitosi a Roma in giovane età, come un novello vitellone in cerca di fortuna, Jep rifluisce presto nel girone dantesco dell'alto borgo, diventandone il cantore supremo, il divo disincantato. Jep Gambardella tutti seduce e tutti fustiga con la sua lingua affilata, la sua intelligenza acuta, la sua disincantata ironia.
  4. Non essere cattivo

    # 7

    1995, Ostia. Vittorio e Cesare hanno poco più di vent'anni e non sono solo amici da sempre: sono "fratelli di vita". Una vita di eccessi: notti in discoteca, macchine potenti, alcool, droghe sintetiche e spaccio di cocaina. Vivono in simbiosi ma hanno anime diverse, entrambi alla ricerca di una loro affermazione. L'iniziazione all'esistenza per loro ha un costo altissimo e Vittorio col tempo inizia a desiderare una vita diversa: incontra Linda e per salvarsi prende le distanze da Cesare, che invece sprofonda inesorabilmente.
  5. Roma città aperta

    # 6

    La vicenda inizia dopo l'armistizio di Cassibile: gli Alleati sono sbarcati in Italia e avanzano verso nord ma ancora non sono giunti nella capitale, dove la resistenza è già attiva. Giorgio Manfredi, militante comunista e uomo di spicco della resistenza, sfugge a una retata della polizia e si rifugia presso Francesco, un tipografo antifascista, il quale, il giorno seguente, dovrebbe sposare Pina, una vedova madre d'un bambino.
  6. Nuovo Cinema Paradiso

    # 5

    E' la storia dell'amicizia tra Alfredo, proiezionista del cinematografo parrocchiale del paesino di Giancaldo in Sicilia, e Salvatore, diventato poi da grande affermato regista a Roma. Alla notizia della morte di Alfredo, Salvatore ripercorre nella sua memoria i momenti più significativi di questa amicizia e decide di tornare al suo paese per i funerali.Ma tra le altre sorprese scoprirà che la sala del Nuovo Cinema Paradiso sta per essere abbattuta.
  7. Suspiria

    Suspiria

    1977

    # 4

    Susy va a Friburgo per iscriversi a un'accademia di danza, ma un paio di compagne vengono massacrate in maniera orripilante. Sull'edificio che ospita la scuola, una vecchia costruzione isolata e immersa in un bosco, grava un'antica maledizione e la direttrice sembra essere in comunicazione con l'aldilà. O meglio, con una strega dura a morire...
  8. Il conformista

    Il conformista

    1971

    # 3

    Nel 1937 il professore Marcello Clerici sposa Giulia. Mentre la donna è spensierata, allegra, senza problemi, lui - nonostante i buoni successi come docente di filosofia - è tormentato da un ricordo: a tredici anni ha ucciso Lino Seminara, un autista che ha tentato di avere con lui dei rapporti omosessuali. Da allora Marcello ha abbandonato la pratica religiosa e si è legato strettamente con l'OVRA, la polizia segreta fascista. Per volontà dei suoi dirigenti di partito, deve compiere il viaggio di nozze a Parigi per introdursi nell'ambiente del professore Quadri, un docente universitario antifascista, per consentire al camerata Manganiello di predisporre l'assassinio di questi.
  9. Il buono, il brutto, il cattivo

    # 2

    Durante la guerra di Secessione, tre spregiudicati avventurieri, cercano di impossessarsi di un carico d'oro che gli permetterebbe di chiudere con la vita da pistoleri. Ma la guerra li costringerà a cambiare i loro piani.
  10. La dolce vita

    La dolce vita

    1960

    # 1

    A Roma, in pieno giorno, compare nel cielo una statua di Gesù Cristo trasportata da un elicottero. La visione suscita l'interesse di gran parte della popolazione, dai ragazzi delle periferie alle ricche signore degli attici del centro storico, e un cronista, Marcello Rubini, ne approfitta per far immortalare le scene dai suoi amici fotografi e dal fedele fotoreporter d'assalto Paparazzo.