Il cinema sui vampiri non muore mai; cambia pelle, si reinventa, si contamina con la commedia, il noir, il fantasy, il melodramma e perfino il grottesco. Eppure, quando si pensa al grande schermo, i nomi mainstream ricorrenti restano sempre gli stessi: Dracula (1992), Intervista col Vampiro (1994), Nosferatu (2024).
Ma il genere è infinitamente più ricco, stratificato e sorprendente di quanto sembri. Negli ultimi anni lo dimostrano due uscite che stanno riportando il vampiro al centro della conversazione cinematografica: Abigail (2024), un concentrato di ironia e sangue con una protagonista irresistibile, e Dracula – L’amore perduto (2025), il film passionale e ossessivo firmato da Luc Besson e attualmente in sala.
Nel solco di questo rinnovato entusiasmo, abbiamo raccolto 15 film di vampiri ingiustamente passati in sordina, troppo spesso dimenticati o messi da parte, ma che meriterebbero una seconda possibilità. Dai cult autoriali ai gioielli indie, dalle commedie nere più intelligenti ai drammi gotici d’autore, ecco i titoli che ridanno vita – e mordente – al mito del vampiro.
1. Abigail (2024)
Abigail è la prova definitiva che il cinema sui vampiri può essere ancora fresco, moderno e divertentissimo. Il film gioca con l’immaginario del “vampiro classico” trasformandolo in un personaggio giovane, feroce e sorprendentemente carismatico: una bambina vampira che non ha nulla da invidiare ai villain più sanguinari. L’opera alterna ironia e violenza con grande equilibrio, costruendo un ritmo frenetico e una serie di situazioni che ribaltano continuamente le aspettative. Ciò che rende Abigail davvero sottovalutato è la sua capacità di essere un horror pop intelligente, senza mai sacrificare la tensione o la personalità. Nonostante alcuni consensi critici, il film non ha avuto il boom che meritava: la sua miscela di humour nero, coreografie sanguinose e personaggi folli lo rende invece uno dei titoli più divertenti e riusciti dell’anno.
2. Byzantium (2012)
Diretto da Neil Jordan – lo stesso autore di Intervista col Vampiro (1994) – Byzantium è un’opera elegante, malinconica e per molti versi rivoluzionaria nel raccontare la figura della vampira. Protagoniste sono una madre immortale e la figlia adolescente che vive intrappolata in un eterno presente, costretta a nascondersi in un mondo che non riesce a comprenderla. Jordan crea un’estetica cupa e sensuale, fatta di luci rosse, hotel decadenti e memorie spezzate. La vera bellezza del film risiede nell’intimità del rapporto tra le due protagoniste e nel modo in cui affronta i temi del desiderio, della sopravvivenza e del potere. Byzantium è stato ignorato dal grande pubblico, forse perché lontano dagli stereotipi dell’horror mainstream, ma è uno dei film sui vampiri più raffinati degli ultimi vent’anni.
3. A Girl Walks Home Alone at Night (2014)
Definito “il primo western vampirico iraniano”, A Girl Walks Home Alone at Night è un film unico, ipnotico, radicale. Girato in un bianco e nero che richiama il cinema d’autore europeo e il fumetto indie, racconta una misteriosa vampira che pattuglia le strade di una città immaginaria, proteggendo i deboli e punendo gli uomini violenti. Il film di Ana Lily Amirpour non punta sull’horror tradizionale, ma sul fascino magnetico della protagonista, che sembra uscita da una graphic novel underground. È un’opera profondamente politica e al tempo stesso romantica, che ha conquistato la critica ma non il pubblico mainstream, forse spiazzato dal tono poetico e non convenzionale. Eppure è un gioiello assoluto: iconico, femminista, stilisticamente impeccabile.
4. Solo gli Amanti Sopravvivono (2013)
Jim Jarmusch trasforma il vampirismo in un viaggio sensuale, decadente e filosofico. Solo gli Amanti Sopravvivono è la storia d’amore di due vampiri moderni, interpretati magnificamente da Tilda Swinton e Tom Hiddleston, che vivono tra musica vintage, malinconia e una stanchezza antica quanto il mondo. Jarmusch esplora l'immortalità non come condanna horror, ma come testimonianza lenta e dolorosa del cambiamento culturale. È un film di atmosfera, fatto di dialoghi sussurrati, scenografie crepuscolari e un uso meraviglioso della musica. Troppo “cool” per l’horror puro e troppo vampirico per il cinema arthouse puro, è rimasto in una sorta di limbo critico: amato da chi lo scopre, ma ancora poco visto. È un capolavoro di dolcezza oscura.
5. Thirst (2009)
Park Chan-wook porta la sua poetica dell’eccesso nel mondo dei vampiri e il risultato è devastante. Thirst racconta di un prete che, dopo un esperimento fallito, si trasforma in un vampiro combattuto tra fede e desiderio. Come sempre nel cinema del regista coreano, eros e violenza si intrecciano in un racconto viscerale e moralmente ambiguo. Il film è esteticamente sublime, ricchissimo di invenzioni visive e momenti shock pur rimanendo profondamente umano. Nonostante abbia vinto il Premio della Giuria a Cannes, Thirst è ancora poco conosciuto fuori dai circuiti cinefili. È un’opera cruda, sensuale, destabilizzante, che meriterebbe di essere considerata tra i migliori film vampirici del nuovo millennio.
6. The Transfiguration (2016)
The Transfiguration riprende il mito del vampiro e lo filtra attraverso lo sguardo di un ragazzo emarginato che vive nei quartieri più difficili di New York. Il film alterna realismo sociale e mitologia gotica, creando un ibrido affascinante che ricorda, per tono e delicatezza, opere come Moonlight (2016) o Lasciami Entrare (2008). La regia di Michael O'Shea è sobria, quasi documentaria, e permette allo spettatore di entrare completamente nella mente del protagonista, che vede nel vampirismo un modo per dare senso alla propria solitudine. È un film introspettivo, doloroso, per molti versi più vicino al dramma psicologico che all’horror. Proprio per questo non ha avuto la visibilità che merita: è un gioiello silenzioso, profondamente toccante.
7. Daybreakers (2009)
Uno dei film di vampiri più originali degli ultimi anni, Daybreakers immagina un futuro in cui i vampiri sono la maggioranza e gli umani sono diventati risorse da sfruttare. Quando il sangue comincia a scarseggiare, nasce una crisi globale che porta alla deriva sociale, politica e culturale. Il film combina azione, fantascienza e horror con un world-building di rara creatività. Il cast (Ethan Hawke, Willem Dafoe, Sam Neill) è sorprendente e la regia dei fratelli Spierig costruisce sequenze visive eleganti e inquietanti. Nonostante il grande potenziale, Daybreakers non ebbe un grande successo commerciale, ma oggi è considerato un’idea brillante che avrebbe meritato di diventare un franchise.
8. Blood for Dracula (1974)
Il Dracula di Udo Kier, diretto da Paul Morrissey e prodotto da Andy Warhol, è uno dei film più strani, erotici e provocatori mai dedicati al vampiro. Blood for Dracula mescola melodramma decadente, satira sociale e un’estetica teatrale che non assomiglia a niente di ciò che lo precede. Il film è volutamente artificiale, stilizzato, e utilizza il vampirismo come metafora della decadenza aristocratica. Kier è magnetico, fragile e mostruoso al tempo stesso, e la sua performance è ormai cult tra gli appassionati. Tuttavia, il film resta poco conosciuto fuori dai circoli cinefili. È una visione insolita, audace, a suo modo geniale.
9. Stake Land (2010)
Stake Land è un road movie post-apocalittico che affronta il vampirismo come minaccia brutale e “sporca”, molto più vicina agli zombie che ai vampiri aristocratici. Seguiamo un giovane sopravvissuto e il suo mentore attraverso una serie di comunità distrutte, sette religiose fanatiche e territori devastati. Il film è duro, realistico e sorprendentemente emotivo. Nonostante la piccola produzione, costruisce un mondo credibile e personaggi intensi, tanto da ricordare The Road (2009) o The Walking Dead (2010 - 2022). Al momento dell’uscita venne apprezzato ma rapidamente dimenticato. Meriterebbe invece di essere un punto di riferimento dell’horror indipendente degli anni 2010.
10. Let the Wrong One In (2021)
Questa horror-comedy irlandese è una perla nascosta. Let the Wrong One In prende la struttura classica del film di vampiri e la rovescia con humour irresistibile, dialoghi fulminanti e un’energia “di quartiere” che lo rende diversissimo da qualsiasi titolo americano. Il film racconta di un ragazzo che scopre che il fratello tossicodipendente è stato trasformato in vampiro durante una notte brava. Da lì parte una spirale di caos che unisce satira sociale e comicità splatter. Il risultato è sorprendente: divertente, intelligente, travolgente. Nonostante la qualità, il film non ha avuto la distribuzione che meritava. È una piccola gemma per chi ama il lato più leggero – ma non troppo – del vampirismo.
11. Vampyr (1932)
Tra tutti i grandi classici sui vampiri, Vampyr è probabilmente il più dimenticato. Carl Theodor Dreyer, uno dei maestri del cinema europeo, dirige un film onirico, poetico e profondamente sperimentale che dialoga più con l’arte surrealista che con l’horror tradizionale. La trama è quasi evanescente, costruita attraverso immagini, ombre, silenzi e un uso della fotografia che sembra anticipare Lynch e Bergman. Vampyr è un’esperienza più che un film: un viaggio nella psiche, un sogno inquieto che sfida le regole narrative. Al pubblico contemporaneo può risultare “lento”, ma la sua bellezza formale è indiscutibile. Merita assolutamente una riscoperta.
12. Vampira Umanista cerca suicida consenziente (2023)
Vampira Umanista cerca suicida consenziente, spesso ignorato a causa della distribuzione limitata, è una sorprendente commedia nera su una giovanissima vampira che si rifiuta di uccidere, nonostante le costanti pressioni della sua famiglia, per vivere e decide di cercare qualcuno disposto a farsi uccidere. Il film affronta temi come la solitudine, la mortalità e l’etica dell’esistenza con uno humour nerissimo, delicato e molto intelligente. La protagonista è irresistibile: sarcastica, elegante, malinconica, lontanissima dalle vamp femme fatale più tradizionali. Pur essendo leggero nel tono, il film riesce a parlare di dolore e scopo esistenziale in modo originale. È un’opera che sarebbe potuta diventare cult, e invece è finita nel limbo dei titoli dimenticati.
13. What We Do in the Shadows (2014)
Prima che arrivasse la serie TV (2019 – 2024), What We Do in the Shadows era un gioiello di culto che pochi avevano visto. Il film di Taika Waititi e Jemaine Clement è una delle commedie horror più brillanti degli ultimi vent’anni: un mockumentary che racconta la vita quotidiana di un gruppo di coinquilini vampiri. La comicità nasce dal contrasto tra l’assurdità della loro natura immortale e i problemi “domestici” più banali. Nonostante oggi il brand sia esploso grazie alla serie, il film originale resta leggermente nascosto e spesso non riceve il riconoscimento che merita. È intelligente, irresistibile, perfettamente dosato: un cult da riscoprire.
14. Renfield (2023)
Renfield è stato accolto tiepidamente al botteghino, ma è molto più divertente e brillante di quanto la sua campagna marketing lasciasse intuire. Nicolas Cage regala una delle performance vampiriche più godibili di sempre, un Dracula camp, teatrale e irresistibile. Accanto a lui, Nicholas Hoult interpreta Renfield come un assistente vittima di una relazione tossica letterale, trasformando il vampirismo in una metafora delle dinamiche abusanti. Il film è colorato, veloce, pieno di idee visive e momenti comici ben calibrati. È ingiustamente considerato minore solo perché non aderisce ai codici dell’horror puro: in realtà è una delle commedie d’azione più originali degli ultimi anni.
15. Martin (1977)
Con Martin, George A. Romero reinventa il vampiro come figura psicologica e non soprannaturale. Il protagonista è un giovane convinto di essere un vampiro, ma il film lascia costantemente dubbi sulla natura reale della sua condizione. Martin è inquietante, malinconico e devastante. La regia di Romero è asciutta, quasi documentaria, con un’attenzione rara al ritratto della solitudine e dell’alienazione. È uno dei film più influenti del vampirismo moderno, eppure resta inspiegabilmente ai margini della storia del cinema. Per chi ama le storie ambigue, senza risposte facili, questa è una delle opere più preziose da recuperare.
































































































