Sotto le coperte o sotto l’ombrellone, è sempre la stagione perfetta per rispondere al richiamo della nostalgia per le serie TV, o per recuperare quelle mai viste prima.
Ecco quindi le più longeve e amate serie TV perfette per una maratona in streaming, sia per chi si prepara all’arrivo di una nuova stagione con un rewatch, sia per chi ha finalmente deciso di farsi trasportare nei corridoi del Seattle Grace Hospital insieme alla Meredith di Ellen Pompeo e al “Dottor Stranamore” Derek Shepherd interpretato da Patrick Dempsey. O ancora, nel confortevole salotto di Ted, Marshall e Lily, o a timbrare il cartellino alla Dunder Muifflin prima di una riunione con Michael Scott.
Grazie a Disney+, è possibile trovare tutte le stagioni di questi titoli, dalla prima all’ultima, e prepararsi al meglio alle nuove avventure in arrivo.
I Simpson (1989)
Più che una serie, I Simpson sono una religione. Oltre trent’anni di programmazione, centinaia di sketch diventati leggendari anche al di fuori della fanbase. Homer, Marge, Bart, Lisa e Maggie non sono semplicemente tra i personaggi tra i più amati nella storia dell’animazione, e in generale nella TV di intrattenimento, ma sono uno dei simboli della cultura pop della nostra epoca. Questa è la serie che per prima ha unito satira e animazione, un tabù per l’epoca in cui uscì, quando con le sue battute e il suo sarcasmo scandalizzarono migliaia di spettatori, allo stesso tempo conquistandone milioni. La sua comicità potrebbe risultare meno dissacrante se paragonata a titoli più contemporanei (o più volutamente sboccati) come Rick & Morty (2013), BoJack Horseman (2014) o – tornando più indietro nel tempo – South Park (1997) o Beavis and Butt-Head (1993), ma senza la rivoluzione portata in scena dai I Simpson queste serie forse non avrebbero mai visto la luce. Questa serie è perfetta, per qualsiasi tipo di maratona: iconica, senza impegno e, soprattutto, non stanca mai di far ridere. Non esiste momento migliore per tornare a lanciarsi sul divano accanto alla famiglia più famosa della tv.
The Office (2005)
Lo sappiamo, non c’è bisogno di ripeterlo per la milionesima volta, come The Office U.K. (2001) nessuno mai. È assodato, ma diamo a The Office US il giusto merito, perché siamo davanti a un gigante della comicità in tv. La coppia Gervais-Freeman con i loro David e Tim era da sbellicarsi, ma il binomio Michael Scott/ Dwight Schrute è devastante, surreale fino all’estremo, basta uno sguardo di Steve Carell per scompisciarsi, basta gridare “Parkour!” e tutti hanno già capito di che scena si parla. Unica “pecca”, sono nove stagioni, la formula narrativa rimane più o meno sempre la stessa e i personaggi non evolvono granchè, ma il livello di divertimento è talmente alto da far passare in secondo piano tutto il resto e, lo ripetiamo, Carell sfodera una delle sue performance più esilaranti di sempre. Lo stile mockumentary (poi ripreso da titoli come St. Denis Hospital o Abbott Elementary), tonnellate di cringe comedy (Arrested Development, Fleabag), qui il livello di comicità è altissimo. Una maratona piena di risate, consigliata davvero a tutti, da riguardare anche per l’arrivo dello spin-off The Paper con Sabrina Impacciatore, attrice definitivamente consacrata da Hollywood dopo la sua performance nella seconda stagione di The White Lotus (2021).
Grey’s Anatomy (2005)
Se parliamo di serie TV longeve che hanno definito un genere, con le sue oltre 20 stagioni Grey’s Anatomy è una pietra miliare. Il medical drama di Shonda Rhimes non è solo un racconto di vite tra le corsie ospedaliere, ma una vera e propria maratona emotiva, rimasta nel cuore degli spettatori molto più di altri titoli simili, come E.R. (1994) o Dr. House (2004). La forza della serie sta proprio nella sua capacità unica di intrecciare casi clinici e dilemmi etici con le storie d’amore e di crescita personale che costellano la trama, senza mai lasciare che il lato più “romantico” della storia prevalga su quello medico, in cui il background di ogni personaggio è studiato e ritratto alla perfezione, senza tuttavia mai risultare preponderante, come invece accade in Nip/Tuck (2003) o in The Good Doctor (2017). Perfetto per chi ama i drammi corali, con personaggi che si evolvono stagione dopo stagione, imprescindibile per i fan delle serie mediche, ma se cercate un titolo più ironico per quello c’è sempre Scrubs (2001).
How I Met Your Mother (2005)
Il formato è quello tipico della sit-com americana – un po’ New Girl (2011), un po’ Big Bang Theory (2007) e un bel po’ Friends (1994) – ma ciò che ha reso How I Met Your Mother così tanto amato sta tutto nel suo titolo. Un percorso a ritroso fatto di flashback e rimandi continui, momenti comici esilaranti, personaggi perfettamente bilanciati, fino alla fatidica risposta, che arriva dopo nove stagioni che volano via. Se cercate una serie leggera, tenera, romantica, comica, un pizzico nostalgica, insomma la sit-com per definizione, qui siete nel posto giusto. Per i fan più sfegatati del capostipite Friends, qualche rimando al modello originale potrebbero risultare un po’ tanto ovvio (i binomi Ted/Ross, Barney/Joey, Robin/Rachel, o anche solo la New York sullo sfondo), tuttavia How I Met Your Mother è più contemporaneo, sia come ritmo che come tematiche. Adatto per una serata sul divano e una maratona tra risate e pop-corn.
American Horror Story (2011)
American Horror Story è l’esperimento televisivo che ha preso il concetto di antologia horror e l’ha catapultato dentro la pop culture. Ogni stagione cambia ambientazione e personaggi, ma porta con sé la stessa firma: atmosfere disturbanti e oscure, trame stratificate (talvolta arricchite da tematiche sociali) e, ovviamente, un cast stellare, tra Jessica Lange, Sarah Paulson o Kathy Bates, persino Lady Gaga o Kim Kardashian. È la serie perfetta per chi ama l’horror in tutte le sue declinazioni, dal gotico alle streghe, fino agli ospedali psichiatrici (la seconda stagione, Asylum rimane imbattibile) e il bello di questo titolo è che si può scegliere da quale stagione iniziare, lasciandosi guidare solo dal tema che più affascina. Penny Dreadful (2014), The Watcher (2022), la stessa serie true-crime Monsters (Dahmer, Menendez Brothers) creata sempre da Ryan Murphy, nessuna batte American Horror Story per inquietudine e oscurità, nessuna raggiunge quei livelli di suspance. La tredicesima (e ultima?) stagione dovrebbe uscire nel 2025, nel frattempo ce ne sono altre dodici tra cui scegliere. Maratona horror assicurata.
The Walking Dead (2011)
The Walking Dead è la serie che ha trasformato il genere zombie da nicchia a fenomeno globale. Tratta dal fumetto di Robert Kirkman, unisce atmosfere post-apocalittiche e tensione continua, ma con uno sguardo più profondo, talvolta quasi “filosofico” sul significato di umanità e sulla sopravvivenza dei valori etici quando la società crolla. È pensata per chi ama il genere, ma arricchita da dilemmi morali e personaggi strutturati, complessi, costantemente in bilico in un mondo in cui il concetto di bene e male sono sempre più sbiaditi. Anche chi di solito non ama il genere potrebbe restare sorpreso, e non è un caso che da questo franchise si siano sviluppati alcuni spin-off di successo come Fear The Walking Dead (2015), Daryl Dixon (2023) o The Ones Who Lived (2024). Se amate le serie in cui la tensione si taglia a fette (in questo caso armati di katana) questo è il titolo che fa per voi. Se poi vi è piaciuta The Last Of Us (2023), sapete già in che maratona buttarvi.



































































































