Dal 1 dicembre, l’Anne Rice’s Immortal Universe è arrivato in Italia su Netflix, portando in streaming le tre serie AMC tratte dai romanzi della scrittrice di New Orleans: Intervista col vampiro (2022-in corso), Mayfair Witches (2022-2025) e Talamasca – L’ordine segreto (2025).
Per chi ama i vampiri eleganti, le streghe secolari e le società occulte, è l’occasione perfetta per tuffarsi in un universo condiviso che aggiorna in chiave contemporanea le atmosfere gotiche di Anne Rice.
Questa guida vuole fare proprio questo: spiegare chi è Anne Rice, perché i suoi libri hanno cambiato il modo di raccontare i vampiri, quali adattamenti sono arrivati prima al cinema, e come sono strutturate le nuove serie AMC – di cosa parlano, chi sono i protagonisti, come si collegano tra loro e in che ordine conviene guardarle. L’obiettivo non è stabilire se le serie siano “degne” dei libri (questo lo deciderà ogni spettatore), ma offrire gli strumenti per orientarsi.
Chi era Anne Rice e perché i suoi vampiri sono diversi da tutti gli altri
Anne Rice (1941–2021) è stata una delle autrici fondamentali del gotico contemporaneo. Nata e cresciuta a New Orleans, ha costruito la sua mitologia vampirica a partire dal romanzo Interview with the Vampire (1976), primo capitolo della saga Le Cronache dei vampiri – in Italia edito da Longanesi/TEA – incentrata sul carismatico vampiro Lestat de Lioncourt.
I suoi vampiri sono creature introspettive, malinconiche, tormentate, più vicine ai “perduti” che ai mostri tradizionali. Rice stessa definiva i suoi vampiri una metafora delle anime smarrite e, col tempo, la critica ha sottolineato la forte componente queer e il sottotesto omoerotico dei suoi romanzi, che hanno parlato a generazioni di lettori LGBTQ+ ben prima che la parola “rappresentazione” diventasse di uso comune.
Le Cronache dei Vampiri hanno venduto decine di milioni di copie nel mondo e trasformato Lestat in una vera icona pop. Parallelamente, Rice ha creato un secondo grande ciclo, Il Ciclo delle Streghe di Mayfair, inaugurato nel 1990 con il romanzo The Witching Hour, in cui una dinastia di streghe di New Orleans è legata a un’entità misteriosa chiamata Lasher.
Vampiri e streghe, nei libri, condividono lo stesso mondo, anche se le trame si sfiorano solo in alcuni punti – nello specifico, i romanzi Merrick la strega (Merrick, 2000), Il vampiro di Blackwood (Blackwood Farm, 2007) e Blood (Blood Canticle, 2010) mettono in relazione le streghe della famiglia Mayfair con le Cronache dei vampiri – l’idea di un universo unificato era già lì, in filigrana, molto prima che AMC battezzasse ufficialmente l’Immortal Universe.
Prima della TV: gli adattamenti cinematografici
Prima delle serie AMC, Anne Rice è arrivata al cinema con due film:
- Intervista col vampiro (1994) – Diretto da Neil Jordan, con Tom Cruise (Lestat) e Brad Pitt (Louis), è un adattamento piuttosto fedele al romanzo, che enfatizza il lato decadente e romantico dei vampiri. Una delle pellicole che, insieme al Bram Stoker’s Dracula (1992) di Francis Ford Coppola, diede vita alla grande era neo-gotica e romantica del vampiro tanto al cinema quanto come concetto di vita. Il film fu un successo di critica e pubblico, incassando oltre 220 milioni di dollari e contribuendo a fissare nell’immaginario il trio Lestat–Louis–Claudia (una giovanissima Kirsten Dunst).
- La Regina dei Dannati (2002) – Ispirato in modo molto (ma molto molto) libero all’omonimo libro La Regina dei Dannati e, in parte, a Scelti dalla Tenebre. Qui Lestat (Stuart Townsend) si risveglia nell’era del rock e diventa una rockstar, risvegliando la regina vampira Akasha (Aaliyah). Il film mescola più romanzi e prende molte libertà, diventando un oggetto di culto soprattutto per la colonna sonora e per l’ultima, iconica interpretazione di Aaliyah.
Questi adattamenti hanno contribuito a consacrare Anne Rice presso il grande pubblico, ma AMC ha scelto una strada diversa: non remake dei film, bensì nuove versioni, seriali e interconnesse, che ripensano personaggi e linee temporali per il pubblico degli anni 2020.
Che cos’è l’Anne Rice’s Immortal Universe
L’Immortal Universe è il nome del franchise seriale lanciato da AMC a partire dal 2022. Nasce con Interview with the Vampire, prosegue con Mayfair Witches e si espande con Talamasca: The Secret Order. Tutte le serie condividono lo stesso mondo narrativo e attingono dai romanzi.
AMC puntava fin dall’inizio a un universo coeso di vampiri, streghe e società segrete, con possibilità di crossover e personaggi che passano da una serie all’altra, un po’ come accade nei cineuniversi supereroistici, ma con un’estetica gotica, sensuale e queer.
Le serie TV: di cosa parlano e chi le anima
1. Intervista col vampiro (Interview with the Vampire)
Punto di partenza dell’Immortal Universe, la serie reimmagina il romanzo del 1976 aggiornandone contesto e tempi. La cornice è ambientata ai giorni nostri: il giornalista Daniel Molloy, ormai anziano e malato, viene richiamato a Dubai dal vampiro Louis de Pointe du Lac per rifare l’intervista che non riuscì a completare negli anni ‘70.
Attraverso il racconto di Louis, la serie ci porta nella New Orleans degli anni 1910–40, dove Louis (Jacob Anderson) è un imprenditore nero che gestisce bordelli e casinò, diviso tra desiderio, colpa e razzismo; all’incontro con Lestat de Lioncourt (Sam Reid), vampiro francese affascinante e manipolatore che lo trasforma e ne diventa amante; alla creazione di Claudia, adolescente vampira che diventa figlia e detonatore della loro relazione.
La serie enfatizza in modo esplicito la relazione romantica e sessuale tra Louis e Lestat, rendendo palese quello che nei romanzi e nel film del 1994 restava in parte nel sottotesto.
Perché guardarla:
- è il cuore emotivo dell’Immortal Universe, quello che meglio incarna il mix di romanticismo tragico, violenza e riflessione sull’identità;
- offre un cast molto forte e una messa in scena curata, con una New Orleans lussureggiante, sensuale e decadente;
- introduce elementi chiave dell’universo, come l’ordine della Talamasca, che studia e sorveglia il soprannaturale.
2. Le streghe di Mayfair (Anne Rice’s Mayfair Witches)
Secondo tassello del franchise, Mayfair Witches adatta la trilogia Il Ciclo delle Streghe Mayfair. La protagonista è Rowan Fielding (Alexandra Daddario), brillante neurochirurga che scopre di essere l’erede di una vasta e ricchissima famiglia di streghe di New Orleans, i Mayfair.
Man mano che Rowan entra in contatto con la famiglia, emergono: un lascito di poteri magici ereditari; la presenza di Lasher (Jack Huston), entità seducente e ambigua legata alla stirpe da secoli; giochi di potere interni al clan, con i Mayfair divisi tra chi vuole controllare Lasher e chi vuole sfruttarne il potere.
Accanto a Rowan troviamo Ciprien Grieve (Tongayi Chirisa), agente della Talamasca che diventa suo protettore (e interesse amoroso), e il patriarca Cortland Mayfair (Harry Hamlin), vecchia volpe della famiglia.
Perché guardarla:
- esplora il lato stregonesco e familiare dell’universo di Anne Rice, con un focus sulle eredità tossiche, sui legami di sangue e sulla tentazione del potere;
- approfondisce la Talamasca dal punto di vista umano, attraverso Ciprien;
- è la serie più legata al filone delle saghe familiari, ma con un’estetica gotica e sensuale.
3. Talamasca – L’ordine segreto (Talamasca: The Secret Order)
Terza serie dell’Immortal Universe, Talamasca: The Secret Order mette finalmente al centro la misteriosa società che, nei romanzi di Rice, osserva da secoli vampiri, streghe, spiriti e altre creature. La serie segue Guy Anatole (Nicholas Denton), giovane e brillante studente di legge reclutato nella Talamasca e introdotto nei suoi Motherhouse di New York e Londra.
Qui conosciamo figure come Helen (Elizabeth McGovern), leader della Motherhouse di New York; Jasper (William Fichtner), l’affascinante e carismatico vampiro anziano che dirige la sede di Londra; altri agenti e reclute della Talamasca, impegnati in una sorta di spy thriller soprannaturale, tra dossier segreti, contenimento di minacce occulte e inevitabili compromessi morali.
La serie amplia la prospettiva: non più solo il punto di vista di vampiri e streghe, ma quello degli umani incaricati di monitorare, archiviare e, quando necessario, intervenire.
Perché guardarla:
- è il collante naturale dell’Immortal Universe: la Talamasca è presente in tutte le serie e questo show ne svela i meccanismi interni;
- il tono è più da thriller cospirazionista che da melodramma gotico;
- ospita già alcuni crossover, come la partecipazione di Daniel Molloy dopo gli eventi della seconda stagione di Intervista col Vampiro.
Come sono collegate le serie tra loro
L’Immortal Universe è pensato come un mosaico. Ogni serie è autonoma, ma ci sono punti di contatto:
- La Talamasca – appare in Intervista col vampiro, ha un ruolo chiave in Mayfair Witches tramite Ciprien e diventa protagonista assoluta nella serie dedicata all’ordine; appunto, Talamasca. È l’elemento di world-building più importante.
- Daniel Molloy – il giornalista dell’intervista a Louis. Nella continuità di AMC la sua storia non si ferma alla sala d’hotel: la sua presenza in Talamasca crea un ponte diretto tra le serie.
- New Orleans – è la culla di vampiri e streghe, teatro sia delle vicende di Intervista col vampiro che della saga Mayfair. Le strade, le case e persino certe location ricorrenti creano familiarità visiva.
Nel futuro del franchise, AMC ha già annunciato che la serie Interview with the Vampire cambierà titolo in The Vampire Lestat a partire dalla terza stagione (prevista per la prima metà del 2026), avvicinandosi ai romanzi successivi e a una dimensione più ampia, e ha confermato l’intenzione di continuare a espandere l’universo con altre storie.
Ordine di visione consigliato
Visto che su Netflix Italia arrivano insieme, la domanda sorge spontanea: da dove comincio? Ti propongo un ordine che combina uscita originale, chiarezza narrativa e costruzione del mondo:
- Intervista col vampiro (Stagioni 1–2) – Qui conosci le basi dell’universo vampirico, il rapporto Louis/Lestat e i primi accenni alla Talamasca. È la serie più forte sul piano emotivo e tematico, ideale come porta d’ingresso.
- Mayfair Witches (Stagioni 1–2) – Sposta il focus sulle streghe e amplia l’orizzonte da New Orleans alle dinastie magiche. Ti permette di vedere la Talamasca dall’altro lato del tavolo e di capire come vampiri e streghe siano parte di uno stesso ecosistema soprannaturale.
- Talamasca – L’ordine segreto (Stagione 1) – A questo punto conosci già vampiri e streghe: è il momento di guardare chi li sorveglia. Vedrai comparire personaggi che hai già incontrato e coglierai meglio i rimandi alle altre serie.
Se ti stai avvicinando per la prima volta a questo mondo grazie a Netflix, le serie AMC possono essere la porta d’ingresso perfetta per scoprire, poi, i libri che hanno dato origine a tutto.



































































































