Gangster che citano la Bibbia, cowboy dalla D muta, assassine dal nome di serpente e assetate di vendetta: nei suoi film Quentin Tarantino ha creato dei veri e propri universi, ciascuno abitato da personaggi indimenticabili, raccontati attraverso scene diventate pietre miliari nella storia del cinema.
Ma quello che forse alcuni non sanno, è che questi universi sono collegati tra loro. Non esplicitamente come accade nel mondo Marvel, con titoli crossover o sequel, il filo rosso qui è più sottile. Piccoli dettagli, cognomi che ritornano, brand fittizi amati dai protagonisti, talvolta anche la Storia (quella con la S maiuscola) che prende pieghe diverse da come la conosciamo.
E quindi, cosa collega Mr. Blonde a Shosanna? Bellatrix ha qualche connessione con Jules Winnfield? Procediamo con calma, e facciamo un po’ di ordine. D’altronde, è stato lo stesso Tarantino a raccontare che il suo universo è diviso in due mondi distinti…
Il “TarantinoVerse” spiegato semplice: due mondi in uno
Per capire meglio come funziona l’universo di Tarantino, bisogna riprendere una sua intervista rilasciata nel 2017, quando lo stesso regista raccontò come distinguere i due livelli narrativi che esistono nei suoi film.
Da una parte abbiamo il cosiddetto “Realer-than-Real World”, il mondo “più reale del reale”. Qui incontriamo personaggi e storie che, per quanto improbabili, si muovono dentro una realtà simile alla nostra. Gangster dai nomi “colorati”, cacciatori di taglie o di nazisti, figure che – almeno in teoria – sarebbero potute esistere nel nostro mondo.
Il secondo livello, invece, è più chiamato “Movie-Within-a-Movie Universe”, e qui il discorso si fa più complicato. Questi film – volutamente esagerati, quasi fumettistici – sono i film che i personaggi del primo universo andrebbero a vedere al cinema. Per intenderci meglio, questo è un universo di vampiri assetati di sangue, katane e arti marziali contro ogni legge della fisica, nulla di lontanamente reale. E come noi andiamo al cinema a gustarci un horror o un film d’azione, lo stesso varrebbe per Vincent Vega con Dal tramonto all’alba.
Quali film fanno parte dei due universi?
Fatta questa distinzione, vediamo quindi quali sono i film che appartengono a ciascun universo.
Il mondo Realer-than-Real World: qui troviamo i personaggi che vivono in un mondo vicino al nostro, “reale” (o quasi). I film ambientati in questo universo sono:
- Le Iene (Reservoir Dogs)
- Pulp Fiction
- Una vita al massimo ( True Romance, scritto da Tarantino)
- Grindhouse - A prova di morte (Death Proof)
- Bastardi senza gloria (Inglourious Basterds)
- Django Unchained
- The Hateful Eight
- C’era una volta… a Hollywood (Once Upon a Time... in Hollywood)
Il mondo Movie-Within-a-Movie Universe: qui ci sono i titoli che nel primo universo potrebbero esistere solo come finzione. In questo universo si ambientano:
- Kill Bill: Volume 1 e Kill Bill: Volume 2
- Dal tramonto all’alba (From Dusk Till Dawn)
- Natural Born Killers (sceneggiato da Tarantino, poi riscritto da Oliver Stone)
Piccola nota a margine, Jackie Brown. Infatti, nonostante l’inconfondibile stile cinematografico e narrativo, questo film è considerato “autonomo”, ovvero non appartenente a nessuno dei due universi del “Tarantino Verse”, in quanto si tratta di un adattamento dal romanzo di Elmore Leonard.
Quali sono i collegamenti? Nomi, famiglie e… hamburger
Ora che sappiamo quali film appartengono a ciascun universo, bisogna chiarire un altro punto. Nei film di Tarantino non vedremo mai Django cavalcare con il tenente Aldo Raine, né la Sposa di Kill Bill tagliare la testa a qualche vampiro in Dal tramonto all’alba. Nessuna alleanza spettacolare in stile Iron Man e Thor.
Nelle pellicole tarantiniane i collegamenti tra film (e universi) sono sottili, quasi invisibili, eppure ci sono, nascosti tra piccoli dettagli, spesso impercettibili dopo una sola visione, ma che creano un senso di continuità attraverso tutta l’opera del regista. Come? A volte tramite un cognome, altre con citazioni, persino marche di hamburger…
Le famiglie che tornano da un film all’altro: in molti casi, Tarantino ha creato delle vere e proprie “dinastie” di personaggi, che vivono in film diversi ma che (forse) appartengono alla stessa famiglia.
- I Vega: Vic Vega, alias Mr. Blonde di Le Iene, è il fratello maggiore di Vincent Vega, il gangster interpretato da John Travolta in Pulp Fiction. Tarantino aveva persino immaginato uno spin-off su di loro, purtroppo mai realizzato.
- Gli Scagnetti: in Le Iene viene nominato Seymour Scagnetti, ufficiale di sorveglianza di Mr. Blonde. In Natural Born Killers, film scritto da Tarantino, appare Jack Scagnetti, poliziotto violento e vendicativo. Due poliziotti, stesso cognome, entrambi con un senso molto “personale” della legge e dell’ordine.
- I Koons: in Pulp Fiction, il Capitano Koons (interpretato da Christopher Walken) racconta la storia dell’orologio di famiglia nascosto nel posto più impensabile. In Django Unchained, ambientato un secolo prima, uno dei criminali che Django uccide si chiama Craig Koons. Forse un antenato del Capitano?
- I Nash, uno dei nomi più sfortunati del “TarantinoVerse”. Si parte con Marvin Nash, il poliziotto torturato dal Mr. Blonde interpretato da Michael Madsen ne Le Iene, sulle note di Stuck in the Middle with You. Ma il cognome Nash ritorna anche in Natural Born Killers, dove un altro Nash viene citato come una vittima dei protagonisti, e in Django Unchained, dove un fuorilegge con lo stesso nome fa una fine simile. Cambiano i tempi e le storie, ma i Nash, in un modo o nell’altro, finiscono sempre male.
I marchi inventati che fanno da filo conduttore: ma non soltanto personaggi, perché Tarantino ha anche riempito i suoi film di brand o prodotti immaginari, che i personaggi consumano o citano nei dialoghi.
- Big Kahuna Burger, il fast food hawaiano da cui arriva il celebre hamburger che Jules assaggia in Pulp Fiction. Ma la stessa catena è citata anche in Grindhouse, Dal tramonto all’alba e C’era una volta… a Hollywood.
- Red Apple Cigarettes, il marchio di sigarette preferito da molti personaggi tarantiniani. Le troviamo fumate in Pulp Fiction, pubblicizzate in C’era una volta… a Hollywood, e persino citate in spagnolo in The Hateful Eight.
- Fox Force Five, la serie tv mai andata in onda in cui Mia Wallace racconta di aver recitato in Pulp Fiction. La trama dell’episodio pilota sembra la scenografia di Kill Bill scritta ante-litteram: «cinque donne letali, ognuna con una specialità diversa».
Tarantino riscrive la Storia (a modo suo)
Ma le curiosità riguardanti il lavoro di Tarantino non finiscono qui. Oltre a collegare universi cinematografici, il regista ha creato mondi ucronici, film in cui la Storia come la conosciamo viene riscritta. Infatti, se da una parte questi film sono ambientati nel mondo “reale”, dall’altra Tarantino qui immagina un passato alternativo, più “cinematografico” per così dire.
Prendiamo come esempio Bastardi senza gloria, dove Hitler e i suoi uomini vengono uccisi durante un attentato in un cinema parigino – metafora della potenza della settima arte?. E ancora, Django Unchained, in cui Tarantino prende una delle pagine più buie della storia americana e la ribalta: uno schiavo fugge dalla sua condizione, armato fino ai denti, e si vendica dei padroni che lo avevano ridotto in catene.
Infine, in C'era una volta... a Hollywood, il regista riscrive uno dei capitoli più cupi della cronaca degli anni Sessanta, la strage compiuta dalla Manson Family. Nel mondo di Tarantino, Sharon Tate e i suoi amici vengono salvati da Rick Dalton e Cliff Booth, due personaggi immaginari, che quasi senza volerlo riscrivono il finale di quella notte.
Il film finale: chiusura o nuovo inizio?
Ora che sappiamo tutto (o quasi) dei dettagli che collegano gli universi e i personaggi di Tarantino, veniamo alla domanda delle domande. Tarantino tirerà mai i fili che collegano i suoi mondi? Magari nel suo attesissimo “ultimo film” di cui da anni si parla?
Il regista, infatti, ha spesso parlato di The Movie Critic, il progetto che avrebbe dovuto essere il suo decimo e ultimo (?) film. Un titolo che tiene svegli la notte tutti gli appassionati di cinema e che, ovviamente, non poteva che scatenare rumors e congetture tra i fan.
Sarà qui che il regista collegherà finalmente il "Realer-than-Real World" e il "Movie-Within-a-Movie Universe" come in una sorta di Avengers: Endgame? (perdonate il paragone). Oppure si tratterà di un’ultima storia indipendente, in cui il regista aggiungerà qualche dettaglio nascosto, lasciando le trame aperte, come è tipico del suo stile?
Risposte non ne abbiamo, almeno non ancora, quindi meglio riguardarci tutti i suoi film, e qui sotto trovate tutte le informazioni su come rivederli e, magari, cercare nuovi collegamenti nel “TarantinoVerse”. Buona visione!

































































































