Da "Normal People" a "Hamnet", i 10 migliori ruoli di Paul Mescal

Aggiornato il

Gabriella Giliberti

Gabriella Giliberti

Editor a JustWatch

Con due nuovi titoli in arrivo nel 2025 – il romance storico The History of Sound e il dramma elisabettiano Hamnet – Paul Mescal conferma di essere uno dei volti più interessanti del cinema contemporaneo. Dopo l’esplosione con Normal People (2020), ha alternato arthouse e mainstream con naturalezza, passando dall’intimità strappacuore di Aftersun alla fantascienza psicologica di Foe, fino al kolossal Il Gladiatore II (2024).

Il filo rosso è sempre lo stesso: corpi vulnerabili, desideri in conflitto, un’onestà emotiva che buca lo schermo. In attesa di vederlo cantare, amare e soffrire tra New England, Stratford‑upon‑Avon e Roma, ecco dieci titoli imperdibili (film e serie) per capire come Paul Mescal costruisce personaggi che restano addosso.

Normal People (2020)

In Normal People c’è il ruolo che lo ha rivelato al mondo: Connell Waldron, ragazzo di provincia diviso tra timidezza e desiderio, in una relazione magnetica e imperfetta con Marianne (Daisy Edgar‑Jones). La serie di Lenny Abrahamson e Hettie Macdonald trova la verità nei dettagli – un braccialetto, un messaggio non inviato, un abbraccio tardivo – e Mescal pratica un’interpretazione a sottrazione: ogni pausa è una frattura che si apre. Funziona perché rifiuta l’idealizzazione del romance e abbraccia il caos del diventare adulti. È il DNA di tutto ciò che farà dopo – mascolinità fragile, intimità fisica come linguaggio. Piacerà a chi cerca storie d’amore che fanno male e bene insieme. In scia, restando nell’universo Rooney, il disincanto di Conversations with Friends (2022).

Aftersun (2022)

Padre e figlia in vacanza, un camcorder, la luce che si spezza a fine giornata: Charlotte Wells firma con Aftersun un esordio devastante e Mescal offre una performance che sembra vissuta, non recitata. Come Calum, giovane padre che oscilla tra tenerezza e oscurità, costruisce un ritratto di depressione senza didascalie, fatto di microsegnali e silenzi. Il film è una scatola di ricordi che si apre a ritroso e lascia un’eco lunga. Questa è la prova che ha convinto i grandi autori ad affidargli ruoli più rischiosi; definisce il suo statuto di interprete empatico. Consigliato per chi ama il cinema delle piccole epifanie e del dolore sottopelle. In affinità, i coming‑of‑age intimi di The Florida Project (2017) e Close (2022).

Estranei (2023)

Con Estranei, Paul Mescal e Andrew Scott portano in scena una love story fantasmagorica che parla di lutto, desiderio, immaginazione. È un film di appartamenti e apparizioni, dove l’amore è una stanza che si apre tra passato e presente. Mescal sceglie il basso continuo emotivo: poche note, tutte giuste, che amplificano l’arco di Scott. Funziona perché è cinema queer adulto, capace di unire sguardo intimo e ambizione poetica, e perché non scambia mai l’angoscia per posa. Una tappa fondamentale nella costruzione della sua credibilità drammatica internazionale. Per chi ama i melodrammi soprannaturali su identità e memoria, questo film lascerà una cicatrice su cui vorrete spargere sale ancora, ancora e ancora. In scia, il lirismo urbano di Weekend (2011) e il pudore magico di Past Lives (2023) potrebbe comunque lasciarvi senza parole.

The Lost Daughter (2021)

In The Lost Daughter, debutto alla regia di Maggie Gyllenhaal, Mescal è una presenza laterale ma generosa: un bagnino che intercetta i corridoi emotivi del personaggio di Olivia Colman senza rubarle mai il fuoco. Il film ragiona sulla maternità non detta e sulle colpe che non passano, con una regia che ama i bordi, i margini, gli oggetti che parlano. Un ruolo che è la dimostrazione che l’attore sa stare anche in disparte dentro cast di livello, qualità che i grandi registi cercano, ma senza sparire. Piacerà a chi ama drammi psicologici sfumati e interpretazioni che si incastrano come tessere. Da vedere in accoppiata con il ritratto notturno di Pieces of a Woman (2020) per affinità tematica.

Carmen (2023)

Carmen, l’esordio di Benjamin Millepied, è un melodramma danzante e sensoriale: deserti, notti di frontiera, corpi che diventano coreografia. Mescal interpreta Aidan, reduce inquieto che si perde e si ritrova nell’amore per Carmen (Melissa Barrera). Non è un’“opera” tradizionale: è un sogno musicale che rimescola mito e contemporaneo. Qui Paul Mescal mostra la sua versatilità fisica e la disponibilità a rischiare in progetti formali. Consigliato a chi cerca cinema emotivo, ibrido, dove musica e gesto raccontano più delle parole. In risonanza, l’energia di Drive (2011) e la danza ferita di Climax (2018).

Il nemico (2023)

In Il nemico Mescal, con Saoirse Ronan, affronta una coppia al confine tra reale e artificiale: deserto, siccità, cloni e un matrimonio che scricchiola. Garth Davis costruisce un dramma sci‑fi claustrofobico, e Mescal lavora sui micromovimenti della gelosia e dell’impotenza, restando credibile anche quando la trama si fa allegorica. Pellicola utile per leggere quanto l’attore regga universi high‑concept senza appoggiarsi all’action. Per chi ama fantascienza emotiva e chamber pieces inquieti, una visione consigliata e interessante. In parallelo segnaliamo, la coppia disturbata di Possession (1981) e le domande identitarie di Non lasciarmi (2010).

God’s Creatures (2022)

God’s Creatures è il ritorno in Irlanda per un dramma di mare e colpa: una madre (straordinaria Emily Watson) protegge il figlio oltre il dicibile, e la comunità si spacca. Mescal interpreta Brian senza giudizio, lavorando su charme e opacità. Il film ha la bellezza ruvida dello slow‑burn atlantico: vento, nebbia, sussurri. Un tassello importante nella costruzione di personaggi moralmente ambigui, terreno fertile per i ruoli d’autore. Consigliato per chi frequenta i drammi rurali britannici e irlandesi. In scia, i conflitti comunitari di The Shadow of Violence (2020) e l’oceano come coscienza in Bait (2019).

Il Gladiatore II (2024)

Mescal entra nel pantheon pop del Il Gladiatore II nei panni di Lucio, adulto e disilluso: onore e vendetta in un’arena che oggi è anche allegoria mediatica. Ridley Scott aggiorna il mito puntando su spettacolo tattile e duelli che cercano il peso del corpo prima della CGI. L’attore regge il kolossal senza perdere umanità: la rabbia non cancella la vulnerabilità. Pellicola che possiamo considerare ponte tra la fase indie e l’accesso all’A‑list globale. A chi vuole epica con attori veri al centro, questo è il film perfetto. In risonanza, gli eroi stanchi di Le Crociate (2005) e la violenza intima di The Northman (2022).

The History of Sound (2025)

Diretto da Oliver Hermanus, The History of Sound è un romance d’epoca che segue Lionel (Mescal) e David (Josh O’Connor) tra conservatori, guerra e un viaggio d’inverno nel Maine per registrare canti popolari. È un film di suoni e assenze, dove la memoria diventa musica. Mescal attraversa decenni emotivi con misura: desiderio trattenuto, colpa, tenerezza; una prova di maturità che dialoga con i suoi ruoli più intimi ma li porta nella storia. Arriva dopo il trionfo internazionale – e le discussioni – dei festival, e mostra un attore al massimo controllo. Visione consigliata a chi cerca melodrammi queer eleganti e contemplativi. In scia, i duetti sospesi di Ritratto della giovane in fiamme (2019) e il canto della memoria in Brooklyn (2015).

Hamnet (2025)

Chloé Zhao adatta l’Hamnet di Maggie O’Farrell e sceglie Mescal come William Shakespeare accanto a Jessie Buckley (Agnes). Non è biopic da museo: è un dramma sulla vita privata dell’autore e sul lutto che genera arte. Mescal attraversa il tempo con dolcezza e furia, evitando il monumento e cercando l’uomo che impara a nominare il dolore. Indubbiamente uno dei titoli più attesi dell’anno, tra festival e uscite internazionali, perfetto per misurare la sua tenuta da protagonista in progetti prestigiosi. A chi ama i period drama emotivi, le storie di coppia scolpite nel tempo e la musica di Max Richter (qui in stato di grazia). In affinità, le anatomie del lutto di A Ghost Story (2017) e The Eternal Daughter (2022).

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  1. Normal People

    Normal People

    2020

    # 1

    Normal People segue l'intrecciarsi delle vite di Connell e Marianne dal liceo al college, in una serie che esplora le difficoltà di un amore tra giovani ragazzi.
  2. Aftersun

    Aftersun

    2022

    # 2

    In un resort che ha visto giorni migliori, l’undicenne Sophie si gode i rari momenti che riesce a trascorrere con suo padre, l’idealista e amorevole Calum. Vent’anni dopo, il ricordo della loro ultima vacanza diventa un ritratto potente e straziante del loro rapporto.
  3. Estranei

    Estranei

    2023

    # 3

    Una notte, nel suo condominio quasi vuoto nella Londra contemporanea, Adam (Andrew Scott) ha un incontro casuale con un misterioso vicino di casa, Harry (Paul Mescal), che spezza il ritmo della sua vita quotidiana. Mentre si sviluppa una relazione tra i due, Adam è ossessionato dai ricordi del passato e si ritrova attratto nella città di periferia in cui è cresciuto e nella casa d'infanzia in cui i suoi genitori (Claire Foy e Jamie Bell) sembrano vivere, proprio come il giorno della loro morte, 30 anni prima.
  4. La figlia oscura

    La figlia oscura

    2021

    # 4

    Sola in una località di mare, Leda osserva ossessivamente una giovane madre e la figlia in spiaggia. Turbata dalla complicità del loro rapporto (e dalla loro famiglia, chiassosa e sinistra), Leda è sopraffatta dai ricordi legati allo sgomento, allo smarrimento e all’intensità della propria maternità. Un gesto impulsivo catapulta Leda nello strano e minaccioso universo della sua stessa mente, in cui è costretta a fare i conti con le scelte anticonformiste fatte quando era una giovane madre e con le loro conseguenze.
  5. Carmen

    Carmen

    2023

    # 5

    Dopo il brutale omicidio di sua madre, Carmen, una giovane donna fiera e indipendente, è costretta a fuggire dalla sua casa nel deserto messicano. Riesce ad attraversare illegalmente il confine con gli Stati Uniti, ma si trova faccia a faccia con una spietata guardia di frontiera volontaria. Quando quest'ultima e il suo compagno di pattuglia, Aidan, restano coinvolti in una sparatoria mortale, i due sono costretti a fuggire insieme. 
    Carmen non è disponibile per lo streaming.
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  6. Il nemico

    Il nemico

    2023

    # 6

    Ambientato in un futuro prossimo in cui il potere aziendale e il degrado ambientale stanno devastando il pianeta, Hen e Junior sono una giovane coppia sposata che vive una vita solitaria nella propria fattoria isolata. Una sera, il bussare alla porta di uno sconosciuto di nome Terrance cambia tutto: Junior è stato selezionato a caso per viaggiare su una grande stazione spaziale sperimentale in orbita intorno alla Terra.
  7. Creature di Dio

    Creature di Dio

    2022

    # 7

    Un dramma psicologico ambientato in un villaggio di pescatori irlandese bagnato dalla pioggia. Il film è incentrato su una madre che mente per proteggere suo figlio e sull'impatto devastante che questa scelta ha sulla sua comunità, sulla sua famiglia e su se stessa.
  8. Il gladiatore II

    Il gladiatore II

    2024

    # 8

    Anni dopo aver assistito alla tragica morte del venerato eroe Massimo per mano del suo perfido zio, Lucio (Paul Mescal) si trova costretto a combattere nel Colosseo dopo che la sua patria viene conquistata da parte di due tirannici imperatori, che ora governano Roma. Con il cuore ardente di rabbia e il destino dell'Impero appeso a un filo, Lucio deve affrontare pericoli e nemici, riscoprendo nel suo passato la forza e l'onore necessari per riportare la gloria di Roma al suo popolo. Preparatevi per un viaggio epico di coraggio e vendetta nella sanguinosa arena del Colosseo.
  9. The History of Sound

    # 9

    Due giovani studenti del Conservatorio di Boston, Lionel e David, stringono amicizia grazie alla passione condivisa per la musica folk. Si ritrovano qualche anno dopo, quando partono per un viaggio in Maine allo scopo di raccogliere canzoni popolari.
    The History of Sound non è disponibile per lo streaming.
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  10. Hamnet - Nel nome del figlio

    # 10

    In un bosco, una giovane donna dorme rannicchiata nella culla formata dalla radice emersa di un albero secolare: è vestita di rosso cupo, accompagnata da un falco che risponde ai suoi richiami, conosce erbe e pozioni, si dice non sia nata da sua madre ma da una donna venuta da lontano. Si chiama Agnes e quando Will la vede se ne innamora subito. Will è il giovane William Shakespeare, che riesce a sposarla nonostante l’ostilità delle famiglie e ad avere con lei tre figli, Susannah e i gemelli Judith e Hamnet. Ma un lutto li colpisce, quando il drammaturgo lavora già a Londra, e Hamnet diventa Hamlet. Tratta dal romanzo del 2020 di Maggie O’Farrell, la storia di Agnes (più che di William), intessuta di magia e femminilità.
    Hamnet - Nel nome del figlio non è disponibile per lo streaming.
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