Tutti i film di e con Roberto Benigni (e la nostra classifica degli 8 migliori titoli)

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Giovanni Berruti

Giovanni Berruti

Editor a JustWatch

Classe 1952, Roberto Benigni è uno degli interpreti più riconoscibili del panorama culturale italiano. È indiscutibile la sua importanza per la storia del cinema italiano. La carriera del comico, attore e regista di origine toscana è stata infatti costellata di traguardi importanti, che hanno anche prodotto dei veri e grandi classici, alcuni dei quali noti a livello globale.

L’esordio dietro la macchina da presa arriva con Tu mi turbi (1983), che lo porta nel corso degli anni successivi a dedicarsi sempre di più a progetti da lui scritti e diretti. Il successo internazionale con La vita è bella (1997), tre premi Oscar, tra cui quello per miglior interpretazione maschile, il primo per un attore italiano e in assoluto per un non anglofono. Determinante nel corso degli anni la collaborazione con lo scrittore Vincenzo Cerami e con Giuseppe Bertolucci, quest’ultimo indicato da Benigni come mentore e amico. Sicuramente le pellicole dell’artista toscano possono essere ricordate più per la sua presenza scenica e per il suo straordinario talento di applicare un registro ironico e leggero, a volte anche sopra le righe, a contesti anche drammaticamente seri.

Ecco quindi una panoramica su tutti i film di e con Roberto Benigni: nell’articolo troverete i suoi 8 migliori titoli secondo noi, mentre in fondo è disponibile una lista completa.

Tu mi turbi (1983)

Opera prima di Roberto Benigni, Tu mi turbi  (1983) è una commedia a episodi. Qualcuno di essi può piacere di più, qualcun altro di meno, l’esordio dietro alla macchina da presa rimane comunque una sorta di manifesto artistico per l’attore determinato a edificare una struttura narrativa attorno al suo talento di trattare con umorismo temi complessi o scomodi, in questo caso rompendo il tabù del sacro. Consigliato a chi è interessato ad approcciarsi a uno dei primi lavori di Benigni alla ricerca delle radici di un peculiare stile comico e a chi vuole farsi un’idea complessiva della sua filmografia.

Non ci resta che piangere (1984)

Un film a quattro mani, interpretato e diretto dalla coppia Benigni-Troisi. Esistono diverse versioni di Non ci resta che piangere (1984), e ad oggi in streaming è disponibile la versione cinematografica. È un classico imperdibile tra le commedie degli anni Ottanta, che mette assieme due leggendari attori comici italiani. Da guardare per assistere a una chimica, frutto di improvvisazione sul set e di una genialità artistica, che ha dato vita a una serie di battute che ancora oggi sono rimaste nell’immaginario collettivo. Se poi cercate una storia di personaggi contemporanei catapultati nel passato, nel caso specifico nel 1492, l’anno in cui Cristoforo Colombo scoprì l’America, siete assolutamente nel posto giusto.

Il piccolo diavolo (1988)

Roberto Benigni e Walter Matthau insieme. La strana coppia per un film particolarmente eccentrico, che fu campione d’incassi, incentrato su un sacerdote americano che a seguito di un esorcismo si ritrova ad aver a che fare con un diavoletto, deciso a restare sulla terra per scoprirla. Il piccolo diavolo (1988) è una commedia surreale che ancora oggi ha lasciato il segno, pensiamo all’indimenticabile battuta “modello numero 4: Giuditta” pronunciata durante la messa dal “piccolo diavolo”. Imperdibile per chi è alla ricerca di un piccolo cult, con una leggenda come Matthau.

Johnny Stecchino (1991)

Tra le commedie più famose di Benigni, Johnny Stecchino (1991) è brillante. Una sceneggiatura che fa ridere e pensare, che attraverso il tema del doppio (e dunque si avvale di una duplice interpretazione di Benigni) e dell’equivoco consegna agli spettatori un film che vuole sicuramente prendersi gioco della mafia. È una pellicola che presenta dei parallelismi con l’opera successiva del regista e attore, che riesce a parlarci di attualità regalando allo stesso tempo un sorriso. Probabilmente potrebbe non essere particolarmente apprezzata da chi non ama gli approcci leggeri a temi scomodi, e dunque a chi è avverso a un genere che ha fatto la fortuna del nostro cinema, ovvero quello della “commedia all’Italiana”.

Il mostro (1994)

Una storia che richiama il caso di cronaca del mostro di Firenze attraverso la vicenda di Loris un uomo che viene scambiato per un assassino seriale che sta massacra le donne per la periferia della Capitale. Come Johnny Stecchino (1991), anche Il mostro (1994) è una commedia degli equivoci, con tutte le gag che ne conseguono che ci regala un’altra delle prove artistiche tra le più interessanti dell’attore toscano, prima del passaggio a un’altra fase. Da non perdere se volete guardare un film che intrecci la comicità e l’orrore, non sottraendosi dal voler fare anche stavolta della critica sociale.

La vita è bella (1997)

Il capolavoro di Roberto Benigni. La vita è bella (1997) segna l’apice della sua maturità artistica, e lo consacra una volta per tutte sulla scena internazionale. Tre premi Oscar vinti, tra cui per miglior interpretazione, per una pellicola che tratta l’Olocausto da una prospettiva inedita. È il film che ti mostrano a scuola, ricordo di averlo visto per la prima volta in classe alle elementari e di non aver mai dimenticato la scena della traduzione fittizia dell’ufficiale tedesco da parte del protagonista Guido (Benigni)  in merito alle regole del campo di concentramento. Un’opera importante e commovente, che tutti dovrebbero guardare e riguardare, proprio per riflettere su una delle pagine più drammatiche mai conosciute dalla nostra storia.

Pinocchio (2002)

Tra i film italiani più costosi di sempre (circa 45 milioni di euro), Benigni scrive, dirige e interpreta il protagonista del celebre romanzo di Carlo Collodi, “Le avventure di Pinocchio”. Reduce dalla straordinaria avventura de La vita è bella (1997), il kolossal non fu accolto positivamente, soprattutto negli Stati Uniti (probabilmente per la naturale difficoltà ad accettare l’attore nei panni del personaggio principale). Nonostante alcune scelte positive di cast, ad esempio funziona il duo dei fichi d’india come il gatto e la volpe, così come nella cura dei costumi, della scenografia e degli effetti digitali, non è una pellicola per tutti bensì per gli amanti della comicità dell’attore toscano e soprattutto se interessati a vederla applicata alla storia di Pinocchio. Pensare che poi Benigni tornò a recitare in un altro adattamento cinematografico del libro di Collodi, Pinocchio (2019) di Matteo Garrone, stavolta indossando i panni di Geppetto.

La tigre e la neve (2005)

“Innamoratevi”. La tigre e la neve (2005) contiene uno dei monologhi più famosi del cinema italiano. Memorabile e strizza l’occhio ad altre scene cult come la salita sulla cattedra del Professor Keating de L’attimo fuggente (1989). Il film racconta la storia di Attilio (Benigni), poeta e uomo innamorato di Vittoria (Nicoletta Braschi), disposto persino ad andare in Iraq per salvarle la vita. C’è chi ci ha visto un tentativo di ripetere la fortunata operazione de La vita è bella (1997) con risultati molto lontani, ma l’ultima opera cinematografica firmata Benigni può essere adatta a chi è alla ricerca di una commedia dolceamara, che sappia raccontare gli echi di una tragedia con un tono fiabesco, parlando soprattutto di amore e poesia.

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Filtri
  1. Berlinguer ti voglio bene

    # 1

    Mario Cioni non riesce a staccarsi dalla figura della madre che lo opprime, ed è schiavo di una società della quale subisce i modelli di comportamento. Le sue ribellioni sono esclusivamente verbali e non lo allontanano dalle sue inibizioni e frustrazioni. Anche il sesso - sempre presente nel suo linguaggio e nelle sue fantasie - è una sorta di inutile rivalsa. Mario è vittima anche dei compagni di balera, che gli fanno uno scherzo di cattivo gusto: l'unico modo di liberarsi da una realtà che gli va stretta è sperare in una rivoluzione guidata da Enrico Berlinguer...
    Berlinguer ti voglio bene non è disponibile per lo streaming.
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  2. Letti selvaggi

    # 2

    Film a episodi. 1. Un falso venditore di tappeti finisce nei guai per un delitto commesso da un altro. 2. Una moglie fedele e un marito incredulo: ne fa le spese un innocente passante. 3. Una fresca vedova depone le gramaglie per posare per un fotografo. 4. Una prostituta rimpiazza per gioco la mamma di un marmocchio turbolento, poi il gioco diventa serio. 5. Un anziano insegnante ha una moglie giovane. Troppo giovane. 6. Ladro lui e ladra lei. Per un gioiello la concorrenza è spietata. 7. Per assicurarsi il lavoro alcuni carrozzieri "assumono" una spogliarellista. 8. Un direttore d'orchestra dimentica i propri impegni per una donna. Film a episodi piuttosto volgare e scontato.
  3. I giorni cantati

    # 3

    Marco, un cantautore molto famoso ai tempi del '68, in seguito ad uno sfiorato incidente in autostrada sale sul tettuccio della sua automobile cominciando a cantare i primi tre numeri. Andato invano il tentato suicidio, cerca di riprendere in mano la propria vita stando a contatto con gli altri colleghi cantautori e con il contesto politico del suo tempo..
    I giorni cantati non è disponibile per lo streaming.
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  4. 1979

    # 4

    Joe, un adolescente, vive a Brooklyn assieme alla madre Caterina, ex cantante lirica, ed il di lei compagno che muore improvvisamente stroncato da un infarto. I due si trasferiscono a Roma e la donna apprende che il figlio è molto distante dagli affetti, è tossicodipendente e può contare solo sulla sua ragazza Arianna e su Mustafa, un giovane marocchino che gli procura l'eroina. La madre ed il figlio iniziano così un viaggio lungo l'Italia alla riscoperta del loro passato, onde ricostruire la loro sfera affettiva improvvisamente vuota. Tra i due nasce un breve feeling incestuoso. Joe torna a Roma ed incontra un uomo, Giuseppe, a cui parla della morte di un suo coetaneo. L'uomo sconvolto si reca alle Terme di Caracalla dove trova Caterina, tornata sulle scene. I due si riconoscono ed un'antica coppia si ricompone. Il tormento del ragazzo sembra finito. Mustafa è tornato in Marocco.
    La Luna non è disponibile per lo streaming.
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  5. 1979

    # 5

    Michel e Linda, due matrimoni distrutti alle spalle, s'incontrano e riescono a trovare un breve periodo di tranquillità. Famoso per i suoi film d'impegno civile Costa-Gavras affronta qui un tema intimistico. Tratto da un romanzo di Romain Gary, particina per Roberto Benigni.
    Chiaro di donna non è disponibile per lo streaming.
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  6. Chiedo asilo

    # 6

    Roberto, il maestro di un asilo, sceglie di coinvolgere i suoi piccolissimi allievi cercando di essere il più possibile come loro. Tra lui e i bambini nasce una simbiosi che continua anche fuori dalle mura dell'istituto, per esempio al mare, in vacanza. Ma non tutti condividono il suo metodo.
  7. Il Pap'occhio

    # 7

    Il Papa convoca Arbore e lo incarica di mettere in scena “Gaudium Magnum”, show musicale per la TV vaticana. Durante le prove le gag si susseguono spudoratamente con sgangherata frenesia finché interviene il Padreterno che manda tutto a catafascio e con una felliniana sfera di ferro precipita tutti nelle viscere della Terra. “Pap'occhio” come occhio del papa, ma anche come pastrocchio, pasticcio, intruglio, e il film di Arbore lo è per programma, ma anche per necessità: la fase del montaggio è stata determinante almeno quanto quella delle riprese. Scritto con L. De Crescenzo, prodotto da M. Orfini. Sequestrato per vilipendio della religione di Stato. Ridistribuito in sala senza esito nel 1998.
  8. Il minestrone

    # 8

    Il minestrone è un film italiano del 1981, diretto da Sergio Citti e interpretato, tra gli altri, da Roberto Benigni, Ninetto Davoli, Franco Citti e Giorgio Gaber.
  9. Tu mi turbi

    # 9

    4 sketch. “Durante Cristo”: il pastore Benigno vigila su Gesù bambino mentre Giuseppe e Maria sono a cena da amici. “Angelo”: Benigno in smoking cerca disperatamente il suo Angelo Custode che l'ha abbandonato e che poi è un'Angela. “In banca”: il nullatenente Benigno pretende di farsi dare da una banca un mutuo di cento milioni senza garanzie. “I militi”: due bersaglieri sono di guardia al Milite Ignoto e parlano, sbeffeggiandosi l'un l'altro. Scritto da R. Benigni con Giuseppe Bertolucci, è un primo film di una pulizia che sfiora il rigore, senza sbavature né volgarità. Musiche di Paolo Conte: una scelta che è un programma.
    Tu mi turbi non è disponibile per lo streaming.
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  10. FF.SS. cioè '...che mi hai portato a fare sopra a Posillipo se non mi vuoi più bene?'

    # 10

    Basandosi su una presunta sceneggiatura di Fellini caduta dalla finestra, Arbore racconta la sud story di un'irsuta ragazza partenopea, guardiana di gabinetti, che approda tra le nebbie del nord per fare la cantante, e di cui diventa becero manager.
  11. 1984

    # 11

    Il film del funerale di Enrico Berlinguer svoltosi a Roma è un insieme di immagini prevalentemente pubbliche, la riproposizione del personaggio politico. Il filmato ripercorre sinteticamente la vita politica di Enrico Berlinguer, gli interventi. Si rivedono le immagini del 1976, al congresso del PCUS a Mosca, e del 1984, a Padova, dal palco di piazza della Frutta, durante il comizio di chiusura delle elezioni europee, visibilmente sofferente.
    L'addio a Enrico Berlinguer non è disponibile per lo streaming.
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  12. Non ci resta che piangere

    # 12

    Campagna toscana, estate 1984. Il bidello Mario e l'insegnante Saverio sono fermi ad un passaggio a livello, in attesa che il treno passi. I due sono amici e si confidano a vicenda. Saverio tra l'altro è preoccupato per sua sorella Gabriella. L'attesa si protrae e decidono di percorrere una stradina tra i campi. Dopo un po' restano in panne con l'auto in mezzo alla campagna. Si fa sera, piove. I due passano la notte in una locanda. Trovano posto in una stanza che ospita già un'altra persona.
  13. 1983

    # 13

    Una gran gara di mosca cieca: siamo nel paese di Benigni e lui, Benigni, sale sul palcoscenico e intona la melodia di "Via con me". Da qui ha inizio l'interminabile monologo del protagonista, che trova qualche attimo di tregua solo grazie ad alcune domande poste dal pubblico o a qualche canzonetta intonata qua e là. Finale in bellezza. Un grottesco ed esilarante viaggio in macchina con un amico: verso quali frontiere?
    Roberto Benigni: TuttoBenigni non è disponibile per lo streaming.
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  14. Daunbailò

    Daunbailò

    1986

    # 14

    Jack, un magnaccia di mezza tacca, Zack, un dee-jay di quart'ordine e Roberto, un turista italiano, si ritrovano rinchiusi nella cella di una carcere di New Orleans. I primi due sono vittime delle proprie sciagurate scelte di vita, il terzo si trova in pratica lì per caso. Ma è proprio lui a dar forza ai compagni di cella, dapprima con la sua verve comica, poi riuscendo a trovare il classico passaggio segreto che conduce alla libertà. Dopo svariate avventure, Roberto troverà anche l'amore, mentre gli altri due andranno ognuno per le propria strada.
    Daunbailò non è disponibile per lo streaming.
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  15. Il piccolo diavolo

    # 15

    Un sacerdote americano, Maurizio (Matthau), viene chiamato per esorcizzare un'anziana parrucchiera di nome Giuditta. Durante l'esorcismo dal corpo della donna esce un diavoletto (Benigni) che afferma di essere Giuditta. Per il povero Maurizio incomincia una serie di guai, perché il diavoletto gli si incolla come un ombra. Per giustificare la sua ingombrante presenza, Maurizio decide di spacciarlo per un proprio nipote. Ma la pazienza del povero prete ha un limite così, quando il diavoletto si invaghisce di Nina (Braschi) e lo trascura, Maurizio crede finalmente di avere riconquistato la tranquillità. Nina però è una diavolessa inviata sulla Terra per riportare a casa il fuggitivo.
    Il piccolo diavolo non è disponibile per lo streaming.
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  16. La voce della luna

    # 16

    Ispirato al romanzo "Il poema dei lunatici" di Ermanno Cavazzoni. Due uomini si aggirano per la Pianura Padana, ascoltando la voce della luna che sale dai pozzi.
    La voce della luna non è disponibile per lo streaming.
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  17. Taxisti di notte

    Taxisti di notte

    1991

    # 17

    Quattro vicende comunicanti si succedono una dopo l'altra rispettando il tempo più o meno diegetico. nelle ore piccole di quattro città rappresentanti ognuna un diverso aspetto urbano e sociale, si consumano nell'abitacolo di un taxi altrettanti sgangherati incontri che cambieranno se non altro la giornata dei protagonisti. in una fotografia calda e con delle luci che difficilmente si scorderanno, un'opera jarmusciana densa di quel surreale piglio umoristico esistenziale che contraddistigue le sue opere.
  18. Johnny Stecchino

    Johnny Stecchino

    1991

    # 18

    Dante, autista di scuolabus per bimbi down, non sa di essere sosia di Johnny Stecchino, mafioso pentito barricato in casa per paura di essere ucciso. Dante conosce la donna di Stecchino e, innamorato, la segue in Sicilia dove rischia la morte.
    Johnny Stecchino non è disponibile per lo streaming.
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  19. Il figlio della pantera rosa

    # 19

    Sulla Costa Azzurra viene rapita la figlia di un re arabo. Il caso è affidato a un semplice gendarme, figlio illegittimo dell'ispettore Clouseau, che si rivela, come il padre, una calamità vivente. Tredici anni dopo la morte di Peter Sellers, B. Edwards cerca di resuscitare la celebre serie chiamando a raccolta i vecchi interpreti. Il risultato è costernante: non si ride. R. Benigni che vuol fare l'hollywoodiano non funziona. Si salvano i titoli di testa e l'ultimo minuto.
  20. Il mostro

    Il mostro

    1994

    # 20

    Residente in un condominio alla periferia di Roma, l'innocuo e gentile Loris è scambiato per un maniaco che ha già seviziato e ucciso 19 donne. Per smascherarlo la polizia gli mette in casa un'avvenente e coraggiosa poliziotta.
    Il mostro non è disponibile per lo streaming.
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