La città immaginaria di Derry, nel Maine, è uno dei luoghi più inquietanti e iconici del multiverso di Stephen King. Se Castle Rock è il cuore mitologico del suo universo narrativo, Derry è la sua parte oscura: un luogo maledetto, attraversato ciclicamente dal Male e teatro di sparizioni, violenze e misteri che passano di generazione in generazione.
Con l’arrivo di IT: Welcome to Derry (2025), la nuova serie prequel legata all’universo cinematografico di IT, è il momento perfetto per capire come questa città infestata sia diventata, negli anni, un personaggio vero e proprio.
Derry non è solo la casa di Pennywise: compare in altri romanzi di King, fa capolino in adattamenti inaspettati e si insinua come riferimento nascosto in film ambientati altrove. Qui trovi tutti i film e le serie TV “di Derry”, in ordine di uscita, con una guida per orientarti e scoprire le connessioni interne.
1. IT (1990) — Miniserie TV
La miniserie IT (1990) è il punto di partenza obbligato per chi vuole esplorare Derry sullo schermo. Pensata per la TV, divisa in due parti (infanzia e età adulta), oggi mostra tutti i segni del tempo: effetti speciali artigianali, ritmo televisivo anni ’90, un’estetica un po’ kitsch. Ma proprio questi elementi, uniti all’interpretazione leggendaria di Tim Curry come Pennywise, le hanno garantito lo status di cult assoluto.
Derry qui è la quintessenza della provincia corrotta: vicini che non vedono, adulti che fingono, una città che lascia scomparire i bambini senza reagire davvero. Il Club dei Perdenti, tra biciclette, fogne e stanze chiuse a chiave, incarna il lato luminoso di un luogo altrimenti marcio. È perfetta come “iniziazione” all’universo visivo di King – e come confronto diretto con i film più recenti. Se ti piace l’atmosfera horror televisiva old school, vale la pena recuperare anche The Stand (1994), altro grande adattamento TV tratto da King, con la stessa vibrazione apocalittico-pop.
2. Dreamcatcher (2003)
Dreamcatcher (2003) è uno degli adattamenti più divisivi di Stephen King: un flop al botteghino, ma col tempo diventato un piccolo cult per chi ama le cose “troppo” – troppo lunghe, troppo assurde, troppo estreme.
La storia parte da un gruppo di amici cresciuti a Derry, legati da un trauma infantile e da strani poteri mentali. Anni dopo, li ritroviamo in una baita sperduta tra neve, foresta e… invasione aliena. Il film mescola horror del corpo, fantascienza grezza e dramma dell’amicizia maschile in modo totalmente sbilanciato, ma proprio per questo affascinante. Derry non è sempre al centro della scena, ma è la radice dell’orrore e del legame tra i protagonisti: è lì che qualcosa si è spezzato per sempre. Se invece ti intriga l’idea di King che gioca con fantascienza e claustrofobia, The Mist (2007) è una scelta perfetta: meno confusionario, ma altrettanto spietato.
3. Bag of Bones – Miniserie (2011)
Con Bag of Bones (2011) entriamo nel territorio del King più malinconico e gotico. La miniserie in due parti, tratta dall’omonimo romanzo, segue lo scrittore Mike Noonan (Pierce Brosnan), che dopo la morte improvvisa della moglie si rifugia nella casa al lago a TR-90. Derry non è l’ambientazione principale, ma è la sua città di partenza: è lì che la sua vita “normale” si spezza e dove si colloca parte delle radici emotive del personaggio.
La storia è un mix di ghost story, mistero giudiziario e tragedia razziale legata al passato del luogo. Il ritmo è più lento rispetto agli horror cinematografici, ma proprio questa dilatazione permette di assaporare l’atmosfera: pioggia, case di legno, suoni al piano di sopra, sogni infestati. È l’opera giusta se ti interessa il King delle colpe ereditate e dei fantasmi che chiedono giustizia prima che pace. Se ami questo tipo di horror soprannaturale lento e carico di rimorsi, Gerald’s Game (2017) è un altro adattamento che lavora molto su trauma e memoria.
4. It (2017)
Con IT (2017) Andy Muschietti rilancia Derry in chiave moderna e fa del romanzo un fenomeno pop globale. Il film copre solo la parte dell’infanzia, spostando gli eventi agli anni ’80 e puntando forte sull’aspetto coming-of-age: il Club dei Perdenti è un gruppo di ragazzə credibilmente imperfetto, in cui è facilissimo riconoscersi.
Derry è ricostruita con attenzione quasi feticista: i viali alberati, le case borghesi dove si consuma la violenza domestica, la scuola, la biblioteca, il luna park, fino alle fogne – cuore nero della città. Pennywise (Bill Skarsgård) è meno “umano” di quello di Curry e più mostruoso, ma Derry resta l’altro vero villain: è l’ambiente che alimenta bulli, abusi, silenzi. Il film miscela paura fisica (jump scare, deformazioni, inseguimenti) e paura emotiva (famiglie tossiche, isolamento) con grande efficacia. Se ti piace questa combinazione di nostalgia anni ’80, bambini in pericolo e horror sovrannaturale, Stranger Things (2016 – in corso) è il naturale compagno di visione, anche se non è tratto da King.
5. IT – Capitolo Due (2019)
IT – Capitolo Due (2019) riprende il filo a 27 anni di distanza, riportando il Club dei Perdenti ormai adulto a Derry per chiudere i conti con Pennywise. Il tono è più cupo e frammentato: l’orrore non è più solo nella creatura, ma in ciò che ognunə di loro è diventato, nelle vite costruite sopra a un trauma mai davvero elaborato.
Derry sembra quasi cambiare volto: stessa città, ma come distorta dalla memoria. Ogni navigazione negli spazi (la scuola, il vecchio quartiere, il ristorante cinese, la casa di Neibolt Street) è un viaggio nei ricordi, nelle colpe e nelle bugie che hanno permesso all’orrore di tornare. Non è un film perfetto – il ritmo è irregolare, qualche gag stona – ma è molto interessante come racconto di ritorno a casa, dove “casa” è il luogo da cui si è scappati.
Se ti interessa il tema del trauma a lungo raggio in chiave horror, Doctor Sleep (2019) lavora in modo simile sul rapporto con il passato de Shining.
6. IT: Welcome to Derry – Serie TV (2025)
Chiudiamo con la novità più attesa: IT: Welcome to Derry (2025), serie HBO che fa da prequel ai film di Muschietti. Siamo nel 1962, in piena Guerra Fredda e a ridosso di uno dei massacri più famosi della mitologia di IT: l’incendio del Black Spot, locale frequentato dalla comunità nera. Al centro ci sono la famiglia Hanlon – con Leroy, nonno del futuro Mike – e un gruppo di ragazzə che iniziano a percepire che qualcosa, sotto Derry, si è di nuovo svegliato.
La serie espande il lore della città e di Pennywise, ma soprattutto lavora su trauma generazionale, razzismo e paura come strumento di potere. Derry qui è esplicitamente un organismo malato, contaminato da orrori storici e sovrannaturali insieme: caserme, cinema, fogne e quartieri periferici diventano tutti parte di un grande teatro dell’incubo. Se ti piacciono le serie in cui la città è il vero mostro, From (2022– in corso) è un’altra storia di luogo maledetto che inghiotte chi ci entra.
































































































