Capelli cotonati, colori sgargianti, walkie talkie, musicassette, giochi da tavolo. Guardare Stranger Things (2016) è come tuffarsi nel passato e rivivere gli anni '80.
Un decennio fatto di eccessi che si affacciava verso nuove tecnologie e a un'idea di futuro più simile al nostro presente. La serie dei fratelli Duffer ha riscritto l'immaginario legato a quell'epoca catapultandoci nell'immaginaria Hawkings, nell'Indiana, grazie a una bambina chiamata Undici e al gruppo di amici coetanei che incontra sul suo cammino.
Ma sono svariate le serie TV che in questi anni hanno ambientato le loro storie durante la presidenza Reagan o la guida del governo di Margaret Thatcher, tra Guerra Fredda e Guerra delle Falkland, la paura dell'AIDS e la cultura del consumo. In vista della quinta e ultima stagione della serie Netflix, JustWatch ha stilato una classifica delle serie TV che hanno messo in scena la nostalgia anni '80 e '90 meglio di Stranger Things.
10. Halt and Catch Fire (2014)
Ci sono un visionario, un ingegnere e una programmatrice. No, non è l'inizio di una barzelletta a tema tecnologico, ma la base da cui parte Halt and Catch Fire. La serie ambientata negli anni '80 durante la rivoluzione dei personal computer. Quattro stagioni per 40 episodi da 40 minuti che raccontano l'evoluzione dell'industria informatica attraverso le storie e le invenzioni di chi quella realtà la vive dall'interno, mostrandoci gli albori di un mondo nel quale oggi siamo completamente immersi.
Qui la nostalgia risiede tutta nell'atmosfera che pervade la serie e vede i protagonisti spinti da una bramosia creativa in cui l'orizzonte delle possibilità sembra sconfinato e tutto è caratterizzato da un senso di ottimismo. Senza dimenticare di mostrare anche lo spirito di competizione e la nascita della cultura hacker. Se hai amato Mad Men (2007) e ti sei divertito con Silicon Valley (2014), non puoi perderti Halt and Catch Fire.
9. Red Oaks (2014)
Colori pastello, completi da tennis bianchi, acconciature voluminose, musica spensierata. Se vuoi vedere una serie TV che cattura lo spirito più solare e leggero degli anni '80, Red Oaks è quella giusta. Al centro dello show il giovane studente universitario David Myers. Indeciso su cosa fare della sua vita, il ragazzo sceglie di passare l'estate del 1985 a lavorare come istruttore di tennis in un lussuoso country club.
Una commedia che intreccia il coming of age grazie al confronto con più personaggi coetanei del protagonista e le pressioni vissute dalla famiglia per dare forma al suo futuro. Tre stagioni da 26 episodi da circa 30 minuti che fotografano un mondo pre social in cui tanto è debitore dei film di John Hughes come The Breakfast Club (1985) e Una pazza giornata di vacanza (1986), ma che guarda anche a un classico più recente come Freaks and Geeks (1999).
8. Wet Hot American Summer: First Day of Camp (2015)
Elizabeth Banks, Bradley Cooper, Amy Poehler, Paul Rudd, Jason Schwartzman, Jon Hamm, Kristen Wiig. Sono solo alcuni dei moltissimi attori e comici di alto profilo protagonisti di Wet Hot American Summer: First Day of Camp, la serie TV che li vede interpretare – da adulti - un gruppo di adolescenti al loro primo giorno di campeggio nell'estate del 1981. Uno show profondamente comico e surreale che parodizza le commedie adolescenziali di quegli anni con sguardo tenero e sfacciato.
La comicità è volutamente demenziale così come la recitazione è goffa e la trama oltre l'assurdo. Se vuoi vedere una serie TV di puro svago che al tempo stesso celebra e canzona gli anni '80 difficilmente troverai qualcosa di più divertente. E se una stagione da 8 episodi da 30 minuti non ti basta, puoi sempre recuperare il film del 2001, Wet Hot American Summer, e la serie sequel del 2017 Wet Hot American Summer: Ten Years Later.
7. Physical (2021)
Fasce, scaldamuscoli, body. C'è tutto l'immaginario legato alle lezioni di aerobica di Jane Fonda nelle tre stagioni di Physical. Ma nei suoi 30 episodi da mezz'ora, la serie li contrappone all'oscurità che pervade il cuore e la mente della sua protagonista. Una casalinga di San Diego di metà anni '80 profondamente insoddisfatta della sua vita e con un grave disturbo alimentare.
Sarà proprio il mondo dell'aerobica a lanciarla verso una nuova stagione della sua esistenza, trasformandola in un'imprenditrice del mondo fitness. Sarcastica quanto cupa, la serie guarda con spirito critico a un periodo storico in cui le donne erano ben più ingabbiate dentro modelli di perfezione irraggiungibili rispetto al nostro presente. Se hai amato le wrestler di Glow non puoi perderti Physical.
6. Pose (2018)
Nella New York a cavallo tra fine degli anni '80 e l'inizio dei '90, Pose fotografa la società del tempo e la sua evoluzione da un punto di vista ben preciso. Quello dell'ascesa dell'era Trump da un lato e quello della cultura delle ballroom dall'altro, seguendo le vite di chi anima la scena underground della città. Quello che ne esce è un omaggio ai membri della comunità LGBTQIA+ in un momento storico segnato dall'epidemia di AIDS e da una forte chiusura mentale.
Ispirandosi al documentario del 1990 di Jennie Livingston, Paris is Burning, le tre stagioni da 26 episodi offrono uno sguardo inedito su un periodo storico cruciale per la lotta al razzismo, alla discriminazione di genere e all'omofobia. Senza mai dimenticare, però, di dare spazio a costumi ed esibizioni strabilianti ed audaci.
5. The Americans (2013)
Se si pensa agli anni '80, oltre alle VHS di Jane Fonda che fa fitness e i jeans a vita alta, viene subito in mente un altro simbolo di quegli anni non proprio trascurabile: la Guerra Fredda che impazzava tra Stati Uniti e Unione Sovietica. L'elemento che fa da sfondo a The Americans, la serie TV con Keri Russell e Matthew Rhys nei panni di Elizabeth e Philip Jennings, coppia di spie del KGB che vive sotto copertura come una tipica famiglia americana a Washington D.C. durante l'amministrazione Reagan.
Una doppia vita resa ancor più difficile da due figli cresciuti nella patria del consumismo e da un vicino agente dell'FBI. Qui la ricostruzione di quel decennio passa attraverso la spy story, con una grande ricerca per i dettagli e la credibilità storica senza abbandonarsi ad eccessi caricaturali. A rendere le sei stagioni - per un totale di 75 episodi da circa 50 minuti – ancor più credibili, l'uso della tecnologia del tempo e il conflitto dei personaggi tutto giocato tra le ideologie agli antipodi dei due Stati. Da recuperare se Deutschland 83 (2015) e Homeland – Caccia alla spia (2011) ti hanno appassionato.
4. Glow (2017)
Una serie sull'empowerment femminile dove, però, gli stereotipi sul gentil sesso sono sfruttati per sfidare le aspettative degli uomini e della società. Al centro di Glow un cast corale, che spazia da Alison Brie a Betty Glipin, dove troviamo le storie di donne emarginate e in difficoltà che decidono di unirsi al Gorgeous Ladies of Wrestling, gruppo di lottatrici professioniste protagoniste di un programma TV.
Un tripudio di ombretti coloratissimi e body attillati per uno show che abbraccia ed eleva il kitsch come emblema di un decennio all'insegna dell'esagerazione. Trenta episodi divisi in tre stagioni che oscillano tra i 30 e i 40 minuti in cui i fallimenti, le difficoltà e le conquiste delle protagoniste si muovono tra umorismo e dramma. Se sei attratto dalle storie al femminile che vanno oltre i cliché come Orange Is the New Black (2013), Glow ti stupirà.
3. Derry Girls (2018)
Semplicemente irresistibile. Derry Girls è tutto ciò che si può desiderare da una serie TV. Risate, lacrime, personaggi indimenticabili e un'ottima scrittura. Ambientato negli anni '90, lo show racconta le disavventure di un gruppo di adolescenti - Erin, Orla, Clare, Michelle e James - che frequentano una scuola cattolica dell'Irlanda del Nord nel pieno dei Troubles. Una pagina drammatica della storia irlandese vissuta con cinismo dai suoi giovani protagonisti.
Tre stagioni dove i drammi e le scoperte tipiche dell'adolescenza si fondono con eventi storici nel corso di 19 episodi in cui la nostalgia per gli anni '90 è vissuta attraverso i riferimenti alla cultura pop e alla musica dell'epoca. E se vuoi approfondire le tue conoscenze sul conflitto nord irlandese, puoi vedere Non dire niente (2024).
2. The Goldbergs (2013)
Si scrive “nostalgia” si legge The Goldbergs. La serie creata dal produttore e sceneggiatore Adam Goldberg in cui racconta la sua infanzia all'interno della sua famiglia negli anni '80 a Jenkintown, Pennsylvania. Una storia di vita quotidiana, fatta di caos e conflitti tipici di ogni nucleo casalingo, la cui particolarità risiede nella veridicità degli episodi messi in scena ispirati ai filmini che lo stesso Goldberg filmava da ragazzino e che scorrono sui titoli di coda.
Dieci stagioni per 229 episodi che ricreano l'estetica di quegli anni grazie a una maniacale attenzione ai costumi e alle scenografie oltre che alla cultura pop del periodo. Tra le guest star personaggi iconici del decennio come Chuck Norris, Hulk Hogan e David Hasselhoff. Da non perdere se sei fan di That '70s Show (1998) e Fresh Off the Boat (2015).
1. Pam & Tommy (2022)
Pamela Anderson e Tommy Lee. La star di Baywatch (1989) e il batterista dei Mötley Crüe. Una delle coppie più iconiche degli anni '90 protagonista di uno degli scandali più famigerati del decennio: il furto del loro sex tape diffuso illegalmente nel 1997. Ma Pam & Tommy, interpretati magnificamente da Sebastian Stan e Lily James, è molto di più. È il racconto dell'impatto che quel furto ha avuto sulle loro vite a livello emotivo e professionale, un ritratto dell'ossessione per le celebrità e le insidie per la privacy legate al nascente Internet.
Un decennio che ha gettato le basi per il nostro presente in cui le immagini circolano senza consenso e tutti possono immortalare qualsiasi momento, anche il più intimo, senza pensare alle conseguenze per se stessi e per gli altri. Otto episodi di poco meno di un'ora da vedere se hai apprezzato la ricostruzione storica e la riflessione culturale di The People v. O. J. Simpson: American Crime Story (2016).

































































































