L’aria da “ultimo giro di giostra” si inizia a sentire tra hype e commozione, perché dal 4 ottobre 2025 su Crunchyroll è disponibile l’ottava stagione di My Hero Academia, il capitolo che chiude un percorso iniziato dieci anni fa e che, puntata dopo puntata, ci ha insegnato che essere eroi non significa avere il quirk più potente, ma scegliere ogni giorno da che parte stare.
Se finora sei rimasto alla finestra (“recupero quando finisce”), questa è l’occasione perfetta: puoi metterti in pari e vivere il finale insieme a tutti. E se non hai mai visto My Hero Academia, tranquillo: non serve essere esperti di shonen per innamorarsene. Ti piacerà se ami le storie di crescita alla “scuola di vita”, il senso di squadra, i rivali storici che ti fanno fare il tifo, e quel mix di azione spettacolare e sentimenti che sa strappare un sorriso anche dopo la battaglia più dura. Perfetto per chi ha amato un classico come Naruto (2002 - 2017) o il più recente e popolare Jujutsu Kaisen (2020 - in corso).
A livello visivo MHA è un parco giochi: regia energica, colonna sonora che pompa l’adrenalina, combattimenti leggibili e creativi (ogni quirk è un’idea di messa in scena). Ma il vero gancio sono i personaggi: Deku che impara a reggere il peso del dono; Bakugo, spigolosissimo ma onesto; Todoroki, sospeso tra due fuochi; e una classe 1-A che, al di là delle gag, diventa famiglia. Dall’altra parte, villain come Shigaraki che non sono solo “il cattivo della settimana”, ma riflessioni ambulanti su trauma, potere e disillusione.
In questa guida trovi l’ordine di visione semplice e senza spoiler: stagioni e film al posto giusto, così segui il percorso di Deku dall’inizio fino al gran finale. Che tu arrivi dai supereroi Marvel, da shonen più blasonati o semplicemente abbia voglia di una grande storia corale, My Hero Academia è esattamente quel tipo di serie che ti fa dire “Plus Ultra” alla fine di ogni episodio. Pronto a partire?
L’anime di My Hero Academia segue principalmente un ordine lineare, ma i film si collocano in punti specifici della storia. Questo è l’ordine cronologico di uscita:
- Stagione 1 (2016)
- Stagione 2 (2017)
- Stagione 3 (2018)
- Film: My Hero Academia: Two Heroes (2018)
- Stagione 4 (2019–2020)
- Film: My Hero Academia: Heroes Rising (2019)
- Stagione 5 (2021)
- Film: My Hero Academia: World Heroes’ Mission (2021)
- Stagione 6 (2022–2023)
- Stagione 7 (2024)
- Film: My Hero Academia: You’r Next
Invece, andiamo a vedere nel dettaglio ogni singola stagione e film nell’ordine consigliato in base agli eventi:
1. Stagione 1 (2016)
La prima stagione di My Hero Academia è il perfetto “episodio pilota esteso” per chiunque voglia capire perché questo shonen abbia conquistato tutti. In 13 episodi costruisce un mondo leggibile e magnetico: l’idea dei quirk rende ogni personaggio immediatamente riconoscibile, le lezioni alla U.A. hanno la freschezza dei grandi school-anime e l’asse Midoriya/All Might funziona come un motore emotivo che non perde mai giri. L’animazione è pulita, le coreografie leggibili e già capaci di trovare momenti iconici (l’esame d’ingresso, il salvataggio con il sorriso). Come avvio, è esemplare: ritmo alto, posta ancora “piccola” ma sentita, e un messaggio chiaro – l’eroismo si impara, ma prima ancora si sceglie.
Consiglio extra? Blue Exorcist (2011 – 2017), perché entrambi raccontano l’inizio di un percorso eroico in un contesto scolastico. Come Izuku, anche Rin Okumura scopre di avere poteri straordinari legati a un destino pericoloso, tra allenamenti e nuove amicizie.
2. Stagione 2 (2017)
Con lo U.A. Sports Festival la serie fa il suo primo grande salto nella seconda stagione: torneo scolastico, spotlight sui comprimari e caratterizzazione che si scolpisce in pochi match memorabili (Todoroki vs Midoriya su tutti). A metà stagione, l’arco di Stain cambia tono: l’“Hero Killer” porta in dote domande scomode su fama e responsabilità, rendendo l’universo meno manicheo e più adulto. Le musiche fanno il resto, spingendo i picchi emotivi senza mai coprirli. È la stagione in cui capisci che MHA non vuole solo “combattere bene”: vuole dirti perché combatti, e con quali conseguenze. Se ami i tornei alla shonen ma desideri una ricaduta etica sui personaggi, qui trovi il bilanciamento giusto tra hype, crescita e ferite. Se vuoi proseguire sulle stesse vibes, perfetto Haikyuu!! (2014 – 2020); pur non essendo un battle shonen bensì uno spokon, la tensione dei tornei scolastici e il tema della rivalità ricordano l’esame sportivo dell’U.A. e lo scontro con Todoroki. Un mix di adrenalina e crescita personale.
3. My Hero Academia: Two Heroes (2018)
Primo film cinematografico, Two Heroes è un divertissement elegante che porta Deku e All Might a I-Island, Disneyland tecnologica dei support per eroi. La trama è lineare (infiltrazione, ostaggi, colpo di coda), ma il gusto è tutto nei dettagli: gadget, ambienti verticali, duetti tra personaggi che in serie raramente condividono così tanto tempo. È “fan-service” virtuoso: non altera la continuity, ma regala un All Might più umano e un Deku già in modalità problem solver. Visivamente spiccano le sequenze d’assalto nei corridoi sospesi e il “passaggio di torcia” implicito in alcune inquadrature. Per chi guarda l’anime, è un plus cinematografico; per chi è nuovo, una cartolina perfetta di come MHA sa essere spettacolare senza perdere il cuore.
4. Stagione 3 (2018)
La terza stagione consolida My Hero Academia come blockbuster seriale d’autore. Il training camp tradisce la sua allegria “estiva” appena la League of Villains irrompe: i toni si fanno cupi, la minaccia è concreta e lascia cicatrici narrative. Tutto corre verso il duello All Might vs All For One: una lezione di messa in scena che tiene insieme epica supereroistica e chiusura di un arco affettivo. È l’episodio che ha fatto innamorare anche chi seguiva distrattamente, perché mostra cosa significa essere il Simbolo della Pace, e cosa resta quando il simbolo cade. Il post-duello, con la classe 1-A che ricalibra sogni e paure, è il seme della maturità futura: da qui in poi non tornerà più “come prima”.
L’attacco al campo estivo e la disperata battaglia contro All for One hanno lo stesso respiro epico delle invasioni in Naruto Shippuden (2007 – 2017). Entrambi i mondi mostrano eroi costretti a crescere di colpo-
5. Stagione 4 (2019–2020)
L’arco di Overhaul è la prova di maturità. L’ingresso di Eri sposta l’asse sul salvataggio e sulla responsabilità: l’eroismo diventa protezione paziente, non solo “pugni più forti”. Lo scontro verticale nel covo yakuza è tra le migliori regie action della serie: camera mobile, spazi complessi, poteri che interagiscono in modo creativo. A valle, l’arco dell’Hero Internship con Endeavor e Hawks apre il capitolo “società degli eroi”: meno colori primari, più grigi. È una stagione che picchia duro e abbraccia, a pochi minuti di distanza; non stupisce che molti la considerino il cuore emotivo dell’opera. Se vuoi MHA nella sua versione più empatica e adrenalinica insieme, è qui.
Qui il consiglio extra ricade su Tokyo Ghoul (2014 – 2018). L’arco di Overhaul è segnato da traumi e trasformazioni, come quello vissuto da Kaneki. Stesso equilibrio tra azione cruda, dolore personale e riflessione sul ruolo dell’eroe.
6. My Hero Academia: Heroes Rising (2019)
Heroes Rising è il film “evento” che molti avrebbero accettato come finale alternativo. Isola remota, minaccia globale, spotlight su tutta la 1-A e una set-piece conclusiva che è dichiarazione di poetica: l’eroismo come gesto condiviso. La regia gonfia scala e velocità, ma rimane leggibile; il villain Nine ha motivazioni semplici e funzionali, lasciando campo libero al vero protagonista: il lavoro di squadra. Per ritmo, musica e build-up emotivo, è la vetta del trittico cinematografico. Non indispensabile per la trama principale, ma fortemente consigliato: amplifica temi chiave (eredità, cooperazione, fiducia) e regala quei “tre minuti di infinito” che restano attaccati addosso.
7. Stagione 5 (2021)
La quinta stagione è spesso definita “di transizione”, e in parte è vero: Joint Training Arc, focus sulla 1-B, affinamento dei quirk e del controllo. Ma è soprattutto la stagione che prepara il terremoto: l’attenzione si sposta sui villain, Shigaraki prende spessore, la backstory del fronte del male si fa storia a sé e i tasselli ideologici si incastrano. Il ritmo è più spalmato, ma la regia continua a trovare punte notevoli nelle esercitazioni e negli scontri corali. È l’ora dell’ombra lunga: mentre i ragazzi crescono un passo alla volta, la città – e il mito degli eroi – scricchiola. Chi salta questa stagione perde la mappa per leggere la guerra che verrà.
In questo senso, la stagione 5 ricorda molto Hunter x Hunter (2011 – 2014). I vari percorsi degli studenti dell’U.A. ricordano i filoni paralleli dell’anime di Togashi. Strategia, crescita e scontri tra compagni rendono entrambe le serie avventure corali avvincenti.
8. My Hero Academia: World Heroes’ Mission (2021)
World Heroes’ Mission vira sullo spy-action internazionale: nuove città, nuove tute stealth, una minaccia terrorista globale e inseguimenti che paiono usciti da un blockbuster live action. È il capitolo più “fuori aula”, con pairing inediti e una fotografia che fa respirare arie diverse dal giapponesissimo set della serie. Narrativamente è il più standalone dei tre film, ma offre crescite puntuali (il senso del dovere oltre i confini, l’eroismo come lingua comune). Se ti piace l’idea di MHA come franchise capace di cambiare genere rimanendo sé stesso, è il film da scegliere: 100 minuti tesi, con un terzo atto che non lesina spettacolo.
9. Stagione 6 (2022–2023)
La sesta stagione è Guerra aperta. La Paranormal Liberation War rompe il giocattolo: città devastate, decisioni irreversibili, cicatrici che non sono solo estetiche. La stagione è un rullo compressore che alterna macro-battaglie e primi piani emotivi, senza perdere leggibilità. L’“arco del cavaliere oscuro” di Deku, tra stanchezza e isolamento, è uno dei momenti più adulti dell’intera saga: il One For All come peso e non più solo dono. La colonna sonora si fa cupa, la fotografia toglie saturazione: anche visivamente, il mondo degli eroi entra nell’età della realtà. Se fin qui MHA era “formazione”, dalla sesta in poi è “conseguenza”. Necessaria e potentissima.
La Guerra di Liberazione Paranormale ha lo stesso tono cupo delle battaglie di Attack on Titan (2013 – 2023): conflitti sanguinosi, sacrifici estremi e nemici che non sono mai solo “cattivi”.
10. My Hero Academia: You’re Next (2024)
Il quarto film della saga, You’re Next, esce dopo la Guerra di Liberazione Paranormale e rafforza il legame tra anime e universo “canonico”. Diretto da Tensai Okamura con sceneggiatura di Yōsuke Kuroda, racconta una minaccia nuova: la famiglia mafiosa Gollini cerca di ergersi al ruolo di “nuovo Simbolo della Pace” imitando All Might, evocando uno scontro dove Deku e la Classe 1-A devono affrontare un villain che rispecchia il proprio ideale.
Il film dura circa 110 minuti e offre una narrazione compatta, ad alta tensione, con conflitti personali più che grandi battaglie. Non modifica in modo fondamentale la continuity dell’anime, ma aggiunge tasselli interessanti e anticipa temi che verranno esplorati appieno nella stagione finale.
11. Stagione 7 (2024)
La settima stagione riallaccia i fili dopo la tempesta e comincia a mettere i pezzi finali sulla scacchiera. Collaborazioni inattese, alleanze ritrovate e un progressivo recupero dell’idea di “società” che la guerra aveva frantumato. Senza spoiler: è la stagione della preparazione consapevole, quella in cui si accetta che il finale non sarà una passerella, ma una maratona in salita. Registicamente torna un po’ più di luce, ma i toni restano seri; i rapporti tra i compagni si approfondiscono e ogni personaggio conquista un piccolo spazio di verità. È il trampolino perfetto per il rush conclusivo e, per chi è rimasto indietro, il punto ideale per rimettersi in pari.
L’escalation di rivelazioni e lo scontro finale con poteri superiori riecheggiano il climax dei fratelli Elric in Fullmetal Alchemist: Brotherhood (2009 – 2010). Stesso equilibrio tra emozione, tensione narrativa e riflessioni morali.


































































































