Mancano pochi mesi all’uscita di quello che si preavvisa come uno dei film più strappalacrime del decennio. Stiamo parlando di Hamnet - Nel nome del figlio (2025), film con Jessie Buckley e Paul Mescal che ripercorre la storia d’amore di Agnes e William Shakespeare. La morte del loro figlio Hamnet, appena undicenne, scava un buco profondo nelle loro vite e nei loro cuori.
Con l’arrivo del freddo e aspettando il film di Chloé Zhao, il tempo è dei migliori per mettersi sotto la coperta con una bevanda calda e far scorrere le lacrime. Per questo, Justwatch vuole proporvi i 10 film più strappalacrime degli ultimi 10 anni. La scelta dei titoli è stata presa in base all’intensità delle storie raccontate e spaziando dai drammi familiari a quelli relazionali, senza dimenticarsi di quelli sociali.
1. Manchester by the Sea (2016)
Manchester by the Sea è un biglietto di sola andata verso una valle di lacrime. Il film è ricco di elementi di drammaticità assoluta, sia nel passato dei personaggi che nella storia che si sviluppa di fronte ai nostri occhi. Il clima freddo in cui è ambientata la vicenda non aiuta e fa da contorno perfetto ai temi della pellicola, tra cui il lutto e la depressione. Ad elevare il fattore lacrime ci pensa la magistrale prova di Casey Affleck con uno dei personaggi più tormentati e afflitti della sua carriera. La scena del confronto tra lui e l’ex moglie, interpretata alla grande da Michelle Williams, fa sgorgare fiumi a chiunque la veda.
2. Moonlight (2016)
Moonlight combina il dramma familiare alla Manchester by the Sea (2016) con temi sociali che rivedrete più avanti in Till: Il coraggio di una madre. Da un lato, la dura realtà di Chiron tra bullismo e una madre tossicodipendente non può lasciare indifferente nessuno. Dall’altro, il discorso sulla mascolinità, sull’identità nera e sull’essere gay in un contesto fortemente avverso provoca un dolore nello spettatore che si mischia con la rabbia. Le due emozioni scaturiscono dall’essere impotenti di fronte ai meccanismi apparentemente immutabili del mondo. La scelta del regista Barry Jenkins di mostrare il protagonista Chiron in tre fasi della sua vita contribuisce, infine, alla tristezza della pellicola, perché possiamo notare come i problemi del passato influenzano non solo il presente ma anche il futuro.
3. Coco (2017)
Coco affronta il tema del lutto come Manchester by the Sea (2016) attraverso un impianto della storia dolceamaro. I tocchi di avventura e comicità sono fondamentali in un film d’animazione per bambini, ma Coco (2017) non risparmia agli spettatori grandi e piccini la propria dose di lacrime. Dalla vicenda dello scheletro Héctor, sul punto di svanire per sempre se verrà dimenticato dai vivi, alla lotta di Miguel per diventare un musicista, la pellicola va a toccare le emozioni più profonde. Se non bastasse, la canzone Ricordami è la ciliegina sulla torta che vi farà singhiozzare.
4. Un sogno chiamato Florida (2017)
Un sogno chiamato Florida è simile a Moonlight (2016) nel mischiare il dramma familiare e la critica sociale. Il cuore degli spettatori si spezza di fronte alle condizioni di vita precarie della madre single Halley e di sua figlia Moonee. La fotografia caleidoscopica con colori pastello amplifica la tristezza della storia creando un contrasto che ci fa stare male. Allo stesso tempo, l’incapacità di Moonee, per la sua tenera età, di comprendere a fondo quello che sta succedendo intorno a lei ci fa empatizzare con la sua innocenza. Il finale tragicomico e a tratti surreale è il colpo di grazia che ci ricorda come molto spesso non ci sia via d’uscita.
5. È nata una stella (2018)
È nata una stella è una storia potente riproposta in diverse salse attraverso la storia del cinema. Nonostante la trama sia telefonata dalle precedenti versioni, il film di debutto alla regia per Bradley Cooper rimane un’esperienza potente e viscerale. La tragica storia d’amore tra il suo personaggio e Ally Campana (Lady Gaga) ci fa salire sulle montagne russe. Dalla vetta emozionante di un’amore che sboccia fino al baratro più profondo della sua conclusione, È nata una stella (2018) ha decifrato la formula per far piangere i suoi spettatori. Proprio come i colori di Un sogno chiamato Florida (2017) accentuano le emozioni negative, allo stesso modo gli aspetti romantici di questo remake rendono ancora più triste l’epilogo.
6. Storia di un matrimonio (2019)
Storia di un matrimonio è un altro dramma familiare che non lascia scampo. Il film di Noah Baumbach esplora con maestria la fine di un rapporto, condendo la storia con attimi comici fantastici e una grande dose di dolore. Sono proprio gli sprazzi umoristici a mandare in corto circuito lo spettatore. Similmente a È nata una stella (2018), ma con meno drammaticità, Storia di un matrimonio (2019) è un rollercoaster di emozioni. Passare dal piangere dalle risate a piangere e basta è il marchio di fabbrica della pellicola. Una menzione d’onore va a Scarlett Johansson e ad Adam Driver, le cui performance trainano l’intera storia.
7. After Yang (2021)
After Yang esamina il dolore della perdita attraverso lenti fantascientifiche, discostandosi dall’approccio prevalentemente pessimista del cinema sul tema dell’intelligenza artificiale. Come per i successivi Minari e Past Lives, ci troviamo di fronte a una pellicola che esprime il dolore in forma mite e paziente. Questo, però, non impedisce a After Yang (2021) di colpire dritto al cuore chiunque ne sperimenti la bellezza. Allo stesso tempo, lo spettatore è testimone di differenti forme di lutto, vissute sia da adulti che da bambini, rivolte verso un essere robotico. Con questo tocco artistico, il regista Kogonada cerca di espandere la capacità empatica di noi umani.
8. Minari (2021)
Minari (2021) di Lee Isaac Chung tocca temi sociali simili a Un sogno chiamato Florida (2017), portando sullo schermo l’intima epopea di una famiglia di immigrati. Man mano che la sceneggiatura si sviluppa, questo nucleo familiare deve affrontare sfida su sfida. Sia le difficoltà economiche che quelle relazionali creano una forte empatia nei confronti dei personaggi, costruiti con un’umanità fuori dal comune. Qui non si tratta di piangere a dirotto per l’intensità della storia come in È nata una stella (2018). La tristezza di Minari (2021) è onnipresente e pacata e vi bagnerà le guancie in maniera leggera per tutta la sua durata.
9. Till: Il coraggio di una madre (2022)
Till: Il coraggio di una madre narra la vicenda realmente accaduta del quattordicenne Emmett Till, vittima della violenza razzista negli Stati Uniti. Tutti i film in questa lista contengono storie che vi porteranno alle lacrime. Tuttavia, la pellicola di Chinonye Chukwu colpirà a fondo proprio perché basata su una storia vera. Allo stesso tempo, Till: Il coraggio di una madre (2022) riesce a bilanciare il totale sconforto e l’orrore della vicenda mostrando la lotta della madre di Emmett per la giustizia. Così facendo, il film non cerca solo di riproporre un evento traumatico inaudito riaprendo la ferita mai del tutto chiusa. Al contrario, cerca anche di far luce su cosa fare per cicatrizzarla una volta per tutte.
10. Past Lives (2023)
Past Lives (2023) condivide con Minari (2021) un approccio più “minimalista” al concetto di tristezza. La storia d’amore mai realizzata tra Nora e Hae Sung è lontana anni luce dall’impeto della relazione tra Ally e Jackson in È nata una stella (2018). La forza trainante di Past Lives (2023) è il concetto del “cosa sarebbe successo se”. Questa emozione fortemente malinconica segna l’atmosfera della pellicola di Celine Song e la sua visione vi trasporterà su quelle frequenze. La regista è anche abilissima a farci capire fin dal primo istante l’impossibilità della loro unione, senza però farci distogliere lo sguardo grazie a un’estetica celestiale.

































































































