Quanti horror abbiamo visto in cui le vittime erano giovani donne indifese perseguitate da serial killer brutali? Innumerevoli. Ma è vero anche che la storia del cinema horror è costellata di eroine. Le cosiddette final girl. Quei personaggi femminili, cioè, che alla fine di un film dell'orrore sono gli unici ad essere sopravvissuti alla follia omicida dei loro antagonisti.
Un termine coniato nel 1987 dalla studiosa di cinema americano Carol J. Clover nel suo articolo, Her Body, Himself: Gender in the Slasher Film, in cui analizzava quali erano gli elementi che le rendevano tali.
Quello che appare lampante è come si siano evolute nel corso dei decenni. Una trasformazione che è andata di pari passo con quella della società. Se all'inizio, infatti, erano donne in pericolo messe in salvo dall'eroe di turno, con il passare del tempo hanno assunto una loro indipendenza tale da far sì che non ci fosse più bisogno di una controparte maschile pronta a trarle in salvo.
Se siete curiosi di scoprire chi sono, JustWatch ha stilato la classifica delle 10 migliori final girl di tutti i tempi.
10. Tree Gelbman (Jessica Rothe) - Auguri per la tua morte (2017)
Prendete la struttura narrativa di Ricomincio da capo (1993) e aggiungete un serial killer degno di Ghostface in Scream. Se l'idea vi stuzzica allora non potete perdervi Auguri per la tua morte. Horror comedy con protagonista Jessica Rothe nei panni di Tree Gelbman, studentessa universitaria uccisa la sera del suo compleanno che, la mattina seguente, si risveglia intrappolata in un loop temporale per il quale rivive costantemente il suo ultimo giorno.
Se inizialmente Tree è il prototipo della ragazza superficiale ed egocentrica, con il passare dei giorni (e delle morti), la vediamo trasformarsi e confrontarsi con le sue mancanze e difetti mentre cerca di scoprire l'identità del suo assassino. Una final girl la cui salvezza sta tutta nella consapevolezza interiore che la trasforma in un essere umano migliore e le permette di trovare la giusta via per la salvezza.
9. Grace Maccaullay (Samara Weaving) - Finché morte non ci separi (2019)
Famiglia che vai, tradizioni che trovi. Potremmo sintetizzare così la trama di Finché morte non ci separi, black comedy con protagonista Samara Weaving nei panni della novella sposa Grace Maccaullay. Ma da neo moglie a final girl il passo è brevissimo. Quello che il marito non le ha mai detto è che la sua famiglia, allo scoccare della mezzanotte del giorno delle loro nozze, si riunirà per un macabro nascondino in cui tutti cercheranno di ucciderla per scongiurare una maledizione che credono affligga la loro ricca casata.
È così che Grace è costretta a trasformarsi nel giro di una manciata di minuti da giovane donna in pericolo a predatrice a sua volta, utilizzando armi improvvisate per combattere i suoi aggressori e sopravvivere alla notte più lunga della sua vita. Una final girl astuta che utilizza il suo ingegno per salvarsi e capovolgere la situazione da incubo in cui si è ritrovata suo malgrado.
8. Ginny Field (Amy Steele) – L'assassino ti siede accanto (1981)
Ginny Field è la seconda final girl della saga horror Venerdì 13 iniziata nel 1980 con il film omonimo che ha visto protagonista l'Alice Hardy di Adrienne King e proseguita con L’assassino ti siede accanto. Abbiamo scelto di inserire Ginny nella nostra classifica perché per salvarsi dal sanguinario Jason Voorhees utilizza il suo intelletto e la sua formazione in psicologia infantile per confonderlo e manipolarlo.
A cinque anni di distanza dal massacro di Crystal Lake, infatti, la ragazza lavora come consulente in un campo estivo ritrovandosi faccia a faccia con il serial killer al quale, indossando il maglione della madre defunta, farà credere di essere lei per convincerlo a deporre la sua arma e guadagnare tempo per poterlo colpire. Un classico del genere horror per una final girl da manuale.
7. Ellen Ripley (Sigourney Weaver) - Alien (1979)
Qualcuno potrebbe storcere il naso e pensare che il genere fantascientifico non si sposi bene con le final girl. Ma soffermatevi un attimo a pensare a Ellen Ripley, la protagonista della saga di Alien con il volto di Sigourney Weaver. È uno dei membri dell'equipaggio dell'astronave Nostromo che, nel 2122, è in viaggio verso la Terra.
Sono tutti immersi in uno stato di ipersonno, almeno fino a quando non ricevono una chiamata di emergenza da un altro pianeta che finisce per tradursi in una tragedia causata da una creatura aliena, lo Xenomorfo. È così che Ripley si ritrova ad essere una final girl in piena regola. Ma non c'è destino o fortuna nella sua salvezza, bensì una mente razionale e uno spirito da leader che la guidano con la freddezza necessaria per affrontare la minaccia extraterrestre.
6. Sally Hardesty (Marilyn Burns) - Non aprite quella porta (1974)
La sua risata isterica e terrorizzata sul retro di un pick-up mentre, ricoperta di sangue, riesce a mettersi in salvo dalla follia omicida di Leatherface è una delle sequenze più celebri e iconiche del cinema horror. Sally Hardesty è, senza ombra di dubbio, una delle final girl più importanti e celebri mai apparse sul grande schermo. A differenza di molti altri personaggi femminili protagonisti di pellicole appartenenti al genere dell'orrore, quello interpretato da Marilyn Burns in Non aprite quella porta è al centro di un'agonia fisica e psicologica raccapricciante che le costerà molto in termini di salute mentale.
Molto distante dalle eroine femminili contemporanee che hanno un maggior potere in termini di azione e decisioni, Sally appartiene a un'altra categoria. Quella delle vittime che non attaccano il loro aggressore. Ma l'orrore che vive sulla sua pelle è la testimonianza di un potere maschile patriarcale e sessista che ha agito incontrastato a lungo.
5. Maxine Minx (Mia Goth) – X: A Sexy Horror Story (2022) e MaXXXine (2024)
Con la trilogia di X, Ti West ci regala un omaggio a grandi classici dell'horror come Non aprite quella porta e Psyco (1960). Al centro del primo e dell'ultimo capitolo, X: A Sexy Horror Story e MaXXXine, c'è la final girl con il volto di Mia Goth.
Stiamo parlando di Maxine Minx, giovane ragazza desiderosa di sfondare a Hollywood che, grazie alla sua ambizione e a una buona dose di cinismo ed egoismo, riesce a sopravvivere alle mire omicide di una coppia di anziani prima e di un serial killer poi. Ben lontana dall'essere una vittima innocente, Maxine incarna il ritratto di una final girl determinata e con un suo lato oscuro. È proprio la sua sete di popolarità a tenerla in vita e a fare di lei una delle più popolari final girl degli ultimi 20 anni.
4. Jaime "Jay" Height (Maika Monroe) - It Follows (2014)
Maika Monroe è il volto della final girl del XXI secolo. A guardare alla sua filmografia, da Watcher (2022) a Non siamo soli (2022) fino a Longlegs (2024), sono molti i film nei quali l'attrice ha vestito i panni della protagonista alle prese con serial killer ed entità aliene malefiche. Ma con It Follows ha incarnato la final girl moderna per antonomasia in un film impossibile da dimenticare.
L'attrice interpreta Jay, una ragazza che dopo un incontro sessuale resta vittima di una maledizione che consiste nell'essere inseguita da un'entità soprannaturale che può assumere qualsiasi forma. L'unico modo per liberarsene è attraverso un altro rapporto intimo. Un film terrificante perché la paura è tutta giocata sul piano psicologico. Un horror audace, intelligente, originale che ci regala una final girl terrorizzata quanto combattiva che affronta la minaccia impalpabile grazie alla sua arguzia e all'aiuto di un gruppo di amici.
3. Julie James (Jennifer Love Hewitt) – Il franchise di So cosa hai fatto (1997)
Sul terzo gradino del podio non poteva che esserci Julie James, interpretata da Jennifer Love Hewitt, nel franchise slasher iniziato con So cosa hai fatto (1997). Un film nato sulla scia del successo di Scream che ha saputo, però, creare una propria mitologia dell'orrore. La storia è quella di un gruppo di amici che, involontariamente, investe e uccide un uomo. Il gruppo stringe quindi un patto per coprire la loro responsabilità.
Ma, a un anno di distanza dall'incidente, un assassino munito di uncino li perseguita in cerca di vendetta. L'attrice è comparsa anche nel sequel del 1998, Incubo finale, e nel quarto capitolo della saga, So cosa hai fatto (2025). Da eroina teen e final girl anni '90, Julie James si è trasformata con il tempo in una sorta di mentore o punto di riferimento per un nuovo gruppo di adolescenti perseguitati dal Pescatore, passando loro il (nefasto) testimone.
2. Sidney Prescott (Neve Campbell) - Il franchise di Scream
Un anno prima di So cosa hai fatto, il pubblico ha fatto la conoscenza di quella che a tutti gli effetti è la reginetta delle final girl anni '90: Sidney Prescott. È lei la protagonista di Scream, saga slasher in cui un serial killer con la maschera di Ghostface tenta di ucciderla più e più volte. Non prima, però, di averla minacciata o provocata attraverso ripetute telefonate.
Sidney, interpretata da Neve Campbell, è l'eroina che rifiuta l'etichetta di vittima e che resiste ai numerosi tentativi di omicidio grazie a una conoscenza profonda delle dinamiche horror. Una sopravvissuta che non si è lasciata spezzare dal male e dai traumi e che alla fuga ha sempre preferito il confronto con i suoi aggressori. Un modello per qualsiasi altra final girl futura.
1. Laurie Strode (Jamie Lee Curtis) - Il franchise di Halloween
Non poteva che essere Laurie Strode a svettare sul primo gradino del podio dedicato alle migliori final girl di tutti i tempi. La protagonista della saga di Halloween iniziata nel 1978, interpretata da Jamie Lee Curtis, è l'esempio principe quando si parla di eroine horror.
Da adolescente innocente braccata dal serial killer psicopatico che risponde al nome di Michael Myers, capitolo dopo capitolo, Laurie si trasforma in una combattente che non arretra di un centimetro per difendere se stessa o le persone che ama. Per arrivare a quella forza e consapevolezza, però, la donna attraversa un periodo caratterizzato da un forte stress post-traumatico e dall'alcolismo. Sarà la trilogia finale diretta da David Gordon Green, iniziata nel 2018, a permetterle una risalita emotiva che, a distanza di quasi 50 anni dal primo capitolo fa di lei ancora la final girl per eccellenza.



































































































