Dopo aver deliziato il pubblico di intere generazioni con la serie TV di culto Romanzo criminale - La serie (2008) e l’altrettanto magnifica ZeroZeroZero (2020), Stefano Sollima è tornato al formato serie con Il Mostro (2025). Ancora una volta al centro del suo sforzo creativo c’è il crimine italiano.
Tuttavia, al contrario di Romanzo criminale - La serie (2008), lo show non parla di gangster, bensì di un serial killer. Non uno qualunque, ma il più famigerato nella cronaca nera dello Stivale: il Mostro di Firenze. Dopo aver guardato la serie targata Netflix, forse vi verrà voglia di calarvi ancora di più nell’oscurità, continuando a esplorare opere incentrate su killer seriali. In questo caso, questa lista è perfetta per voi, perché vi propone 10 film di serial killer da considerare dopo la visione de Il Mostro (2025).
1. La rabbia giovane (1974)
La follia omicida del Mostro di Firenze si è dipanata per lunghi anni, attraversando completamente gli anni settanta. Per questo motivo, un film di quella decade non poteva mancare dalla lista. La rabbia giovane è il folgorante esordio di Terrence Malick, liberamente ispirato da fatti reali. Il film, infatti, si focalizza su una scia di omicidi commessi da una coppia di giovani, interpretati magistralmente da Martin Sheen e Sissy Spacek. La rabbia giovane è indimenticabile non solo per le performance dei due protagonisti, ma anche per la mano sublime di Malick e dei tre direttori della fotografia Brian Probyn, Tak Fujimoto e Stevan Larner. Ogni inquadratura è perfetta e i colori che vengono sprigionati su pellicola lasciano a bocca aperta.
2. L'elemento del crimine (1984)
L’impatto visivo de La rabbia giovane può essere ritrovato anche ne L'elemento del crimine, anche se con scelte estetiche completamente diverse. Il film è un altro esordio di un regista mastodontico, ovvero Lars Von Trier. Fin dall’inizio, l’idea di cinema del regista danese è radicale ed estrema. A cominciare da una fotografia dai toni seppia a tratti tossica, che trasforma le classiche tonalità marroni in sfumature arancioni. Questa scelta non è solo stilistica, ma aiuta anche lo spettatore a immergersi nel mondo distopico in cui è ambientata la trama. Quest’ultima è l’altro punto di forza dell’esordio di Von Trier, perché tratta il tema del serial killer con toni noir moderni. Dall’uso dell’ipnosi al contestato metodo con il quale il detective protagonista caccia il killer, L'elemento del crimine si distingue positivamente dai film dozzinali sui serial killer.
3. Manhunter - Frammenti di un omicidio (1986)
Hannibal Lecter è, senza dubbio, uno dei serial killer più conosciuti e temuti nel panorama filmico. La sua esclusione era impossibile. Tuttavia, la scelta poteva cadere sul classico Il silenzio degli innocenti (1991) o sul primo film in cui la figura di Lecter appare. Come potete vedere, la seconda opzione ha prevalso ed eccoci con Manhunter - Frammenti di un omicidio. Il film di Michael Mann mantiene intatta la formula del regista americano. Trame focalizzate sull’elemento crime, livello estetico fuori dal comune e un’impronta psicologica nella costruzione dei personaggi. Meno conosciuta del film con Jodie Foster e Anthony Hopkins, quest’opera deve essere assolutamente vista da tutti i fan dei film sui serial killer.
4. Assassini nati - Natural Born Killers (1994)
Quando si parla di killer seriali, gli anni ‘90 ci hanno regalato perle estremamente pregiate. Prima di parlarvi di uno dei film più famosi di quella decade, non si poteva omettere Assassini nati - Natural Born Killers. Lo spirito anarchico e strafottente di Mickey e Mallory, i protagonisti del film di Oliver Stone, assomiglia senza dubbio a quello di Kit e Holly de La rabbia giovane. Questa volta, però, la follia omicida di Mickey e Mallory è incontenibile e grondante sangue. Oltre alla violenza estrema, il film è ricordato per la sua critica esplicita ai mass media, sempre in cerca di una notizia a tutti i costi, e per le interpretazioni sublimi dei due protagonisti, Woody Harrelson e Juliette Lewis.
5. Seven (1995)
Non c’è lista di film sui serial killer che si rispetti senza l’inclusione di Seven. Il film di David Fincher con Brad Pitt e Morgan Freeman è un viaggio sanguinoso attraverso i sette peccati capitali. Uno dei film più amati degli anni ‘90, Seven colpisce ancora a distanza di anni per il suo valore estetico e per la grandiosa atmosfera dark della trama. L’unica pecca che va a intaccare l’eredità di questo thriller horror è il finale. Con un materiale così creativo, l’epilogo della vicenda poteva essere construito in maniera diversa, mantenendo alto il livello già visto nel resto dell’opera. Nonostante ciò, basta la performance sublime di Kevin Spacey per riequilibrare del tutto le cose.
6. American Psycho (2000)
Di folli criminali, la filmografia a stelle e strisce ne è piena. Ma pochi hanno raggiunto il livello di pazzia e crudeltà di Patrick Bateman, immortalato per sempre in American Psycho da Christian Bale. Se i protagonisti de La rabbia giovane e Assassini nati - Natural Born Killers sono pieni di emozioni contrastanti, Bateman è freddo, distaccato e chirurgico fino al momento dell’esplosione omicida. Questa sua natura si riflette anche nella fotografia, che esalta il carattere glaciale del protagonista con luci che mai si azzardano a infondere calore. American Psycho è ormai un cult grazie alla prova indelebile di Bale e ad alcune sequenze passate alla storia, come quella della routine mattutina di Bateman.
7. Memorie di un assassino (2003)
Memorie di un assassino è uno dei thriller polizieschi più belli mai realizzati. Il film di Bong Joon Ho lascia chiunque sbalordito con una potenza visiva imbattibile. Il regista sa posizionare la camera dove è necessaria, non sbagliando un’inquadratura che sia una. I colori spenti e slavati della fotografia fanno da complemento a una storia buia ispirata a fatti realmente accaduti. Allo stesso tempo, come ogni poliziesco che si rispetti, Memorie di un assassino risucchia lo spettatore nel suo mondo e non gli fa distogliere lo sguardo dallo schermo grazie a una trama serrata e ricca di dettagli. Uno dei migliori film degli anni 2000 creato da uno dei migliori registi contemporanei.
8. Zodiac (2007)
Zodiac è un classico moderno del genere serial killer e, forse, il film più riuscito di David Fincher. La pellicola cerca di portare sullo schermo le vicende reali del Killer dello Zodiaco, uno degli assassini seriali più conosciuti di sempre. Con teorie di alcuni che collegano la sua figura a quella del Mostro di Firenze, Zodiac è stato tra i primi film che ho preso in considerazione per la lista. Al contrario di Seven, dove la forma tendeva a sovrastare la sostanza, il film con Jake Gyllenhaal e Robert Downey Jr. piega tutto in favore della trama. Questo non vuol dire che Zodiac non contenga movimenti di macchina impeccabili e una fotografia da urlo. Semplicemente, tutti questi elementi vanno a braccetto con una trama ricca di tensione ed estremamente coinvolgente che vi farà dimenticare dei 157 minuti di durata.
9. The Chaser (2008)
Con The Chaser vi aspettano due ore frenetiche di inseguimenti, indizi da collegare e un serial killer da trovare. Il film di Na Hong-jin è una corsa continua, anche se la pellicola riesce a conservare attimi di introspezione. Il livello tecnico dell’opera è senza discussione, basterebbe vedere anche altri titoli come The Yellow Sea (2010) e Goksung - La presenza del diavolo (2016) per comprendere l’occhio sublime del regista. Similmente a Zodiac, però, è la trama e la costruzione dei personaggi che chiudono l’affare. Sarete, sì, sorpresi dal pregio estetico di The Chaser, ma la storia disturbante del film vi terrà a occhi spalancati e con il fiato sospeso fino all’epilogo da bocca aperta.
10. I Saw the Devil (2010)
Terminiamo questi consigli con un’altra bomba sudcoreana, I Saw the Devil diretto da Kim Jee-woon. Se pensate che Seven o American Psycho siano disturbanti, tenetevi forti. La pellicola con Lee Byung-hun e Choi Min-sik potrà di certo ammaliarvi con una fotografia da capogiro, soprattutto nelle scene notturne. Ma quello che non vi lascerà indifferenti sarà il livello di crudeltà con il quale il serial killer protagonista finisce le sue vittime. Come per Memorie di un assassino, bellezza e orrore si fondono in una pellicola che è impossibile da dimenticare dopo la sua visione. I Saw the Devil è la mostruosità elevata ad arte.
































































































