Non ha nemmeno compiuto 25 anni, eppure Millie Bobby Brown ha già alle spalle una carriera che molti possono soltanto sognare e che l’ha resa, quando non era nemmeno maggiorenne, tra le attrici più note di Hollywood. Un talento precoce, illuminato ancora da giovanissima con un ruolo che era già diventato iconico fin dalla prima puntata di Stranger Things.
Da quel momento Brown non si è più fermata, tra kolossal e film in costume, confermando l’enorme potenziale già portato in scena con la sua Undici.
Vale la pena ricordare che agli inizi della sua carriera Brown ha preso parte anche a diversi cameo e piccoli ruoli televisivi – da C’era una volta nel Paese delle Meraviglie a Modern Family, passando per Grey’s Anatomy, NCIS e persino una puntata speciale del talk show spagnolo El Hormiguero. Apparizioni curiose, che oggi hanno il sapore di chicche da riscoprire per i fan più accaniti, ma che non hanno avuto un impatto centrale sulla sua crescita come attrice.
In questa classifica ci concentriamo quindi sui titoli principali, quelli in cui Millie Bobby Brown ha avuto un ruolo da protagonista o secondario importante, che meglio raccontano la sua evoluzione e il suo talento.
8. The Electric State (2025)
Con un budget record per Netflix, The Electric State era attesissimo, ma non ha convinto del tutto. Ambientato in un mondo post-apocalittico, il film pecca di trama zoppicante e ritmo altalenante. Brown, che avrebbe dovuto brillare al centro della narrazione, rimane in parte sacrificata, anche se non per colpa sua. È un titolo da consigliare ai fan della fantascienza distopica curiosi di vedere un esperimento visivamente ambizioso, ma che non regge il confronto con i suoi migliori lavori. In rapporto a Stranger Things, manca l’emozione e la costruzione dei personaggi, ma resta interessante come esempio delle sfide che l’attrice affronta oggi nel passaggio a ruoli adulti. Da vedere ora per capire come Netflix stia investendo sulle sue star più giovani, con risultati non sempre all’altezza delle aspettative.
7. Intruders (2014)
Il primo ruolo davvero importante arriva con Intruders, anche se la serie non ha mai davvero spiccato il volo, finendo presto nel dimenticatoio. Brown interpreta Madison, una bambina “posseduta” da un'anima proveniente da un passato lontano. La trama è intricata, forse troppo, ma le atmosfere dark sono un preambolo per quella che diventerà la cifra stilistica di Undici. Una prova sottovalutata, che merita di essere riscoperta, quantomeno perché evidenzia tutto il potenziale dell’attrice, all’epoca giovanissima È un titolo consigliato a chi ama i thriller soprannaturali con un tocco horror, o anche semplicemente a chi vuole riscoprire gli esordi di Brown. Rispetto a ruoli successivi qui la prova è ancora acerba, ma la scintilla è già evidente.
6. Godzilla II: King of the Monsters (2019)
Il debutto al cinema, arriva con Godzilla II: King of The Monsters, adattamento di un classico del cinema. Peccato che, nonostante le aspettative, il film non le renda giustizia, tra mostri giganti, città devastate e un caos apocalittico. Brown prova a ritagliarsi un suo spazio, ma il suo personaggio (Madison) rimane schiacciato da tonnellate di effetti speciali. Un blockbuster insipido, che regala poco oltre il CGI, dove Millie Bobby Brown è più vittima di una sceneggiatura opaca che protagonista. Film pensato per piacere ai fan del genere e degli action apocalittici, ideale per una serata leggera tra divano, popcorn e colpi di scena, anche se non è il titolo migliore per apprezzare le sue doti recitative.
5. Godzilla vs. Kong (2021)
Seconda apparizione nel “MonsterVerse”, ma questa volta un pelo più riuscita. Rispetto al precedente, Godzilla vs. Kong è più leggero, più spettacolare e più divertente – seppur con tutti i suoi limiti, evidentissimi. La sua Madison qui ha più respiro, più spazio e riesce a destreggiarsi meglio con gli altri personaggi. Anche il suo ruolo perde di centralità, Brown riesce a convincere e a portarsi a casa la parte. Come nel capitolo precedente, anche questo è un film consigliato a chi cerca intrattenimento puro, senza troppe pretese. Rispetto al talento puro sfoggiato con Undici, in questo franchise la carriera di Brown è rimasta un po’ impacciata, meglio negli altri titoli inclusi in questa lista.
4. Damsel (2024)
Un fantasy in cui la principessa di turno viene offerta in sacrificio a un drago, trasformandosi poi in un’eroina. La trama è piuttosto banale, forse gli sceneggiatori erano in ferie, ma fortunatamente per Damsel c’è Millie Bobby Brown a tenere in piedi la baracca. Come prevedibile, lo sviluppo del film lascia un po’ a desiderare, anche se ha un buon ritmo e qualche discreto colpo di scena, ma la prova della protagonista è da applausi. Brown si prende tutto il film sulle spalle e, se non ci fosse stata lei, in questo momento staremmo parlando di un flop. Un ottimo esempio di come il talento riesca a rendere interessanti anche i cliché. Consigliato a chi ama i fantasy d’azione con eroine forti, in stile Hunger Games.
3. Enola Holmes (2020)
Qui Millie Bobby Brown si prende decisamente il centro del palcoscenico. Enola Holmes è il primo film dove è sia attrice protagonista che produttrice, e si vede. La sorella minore di Sherlock è un personaggio costruito a tutto tondo, ribelle e brillante, e l’idea al centro di questo spin-off è convincente. Se alle prese con giganteschi mostri giapponesi Brown aveva faticato, qui il ruolo è cucito su misura per lei, e rappresenta la prima vera via d’uscita dal Sottosopra. Il peso di un personaggio come Undici può essere asfissiante, ma qui Brown è riuscita a dimostrare di poter andare oltre. Un film fresco e godibile, perfetto per chi ama personaggi femminili indipendenti e storie di formazione. Ancora oggi resta una delle prove più convincenti e amate della sua carriera.
2. Enola Holmes 2 (2022)
Idem come sopra, anche se il secondo capitolo della saga alza l’asticella. Più azione, la trama è più strutturata, il contesto storico degli scioperi del 1888 a Londra rendono il tutto più coinvolgente e interessante. Rispetto al precedente, Enola Holmes 2 prende una direzione più matura. Lo stesso vale per il personaggio interpretato da Brown. Da outsider e “sorella-di”, qui Enola diventa detective a tutti gli effetti, aprendo una sua agenzia. I temi femministi diventano più evidenti, ma senza coprire la leggerezza della saga. Il film è consigliato a chi ha amato il primo Enola Holmes, ma anche a chi cerca un buon compromesso tra intrattenimento e tematiche più impegnate. Un sequel solido e ben riuscito, che probabilmente farà di questo titolo un classico del catalogo young adult di Netflix
1. Stranger Things (2016 – in corso)
Eccoci finalmente arrivati alla (scontatissima) prima posizione, il ruolo che l’ha resa una star e una delle attrici più ricercate dai produttori hollywoodiani. Stranger Things non è solo la serie più amata di Netflix, ma rappresenta anche il primo vero debutto di Millie Bobby Brown. Prima qualche cameo, qualche particina, ma con Undici si inizia a fare sul serio, e l’entrata in scena è di quelle che fanno rumore per davvero. Un personaggio complesso, stratificato, che si sviluppa episodio dopo episodio. Pioggia di premi, l’amore incontestato di critica e pubblico, la prova che non ci trovavamo davanti all’ennesima ‘teen star’, ma a una vera fuoriclasse. Un mix di nostalgia anni ’80, horror, fantascienza, teen drama, tutto curato nei minimi dettagli. Semplicemente un altro livello. Questa serie è perfetta per… tutti, e non è un caso se abbia raggiunto un posto in prima fila nella cultura pop contemporanea. Insomma, in attesa della nuova stagione (in arrivo a novembre 2025) è arrivato il momento per un rewatch.
































































































