Nonostante non fosse il primo del suo (sotto)genere, la saga di Paranormal Activity ha dato una svolta all’horror found footage. Tramite una serie di filmati registrati da videocamere seguiamo le terrificanti vicende che coinvolgono le sorelle Katie e Kristi, nonché una serie di altri personaggi legati a un’entità misteriosa che sconvolge le loro vite… dall’aprire le credenze della cucina di notte a trascinarli terrorizzati fuori dalla loro abitazione.
Il nostro elenco non tiene conto del reboot giapponese Paranormal Activity 2: Tokyo Night, ma si consiglia ai fan di recuperare anche questa versione una volta conclusa la saga statunitense!
Ma veniamo al dunque. Chi desiderasse avere una visione degli eventi nell’ordine cronologico in cui si sono verificati, l’ordine giusto in cui guardare i film della serie è il seguente:
- Paranormal Activity 3 (2011)
- Paranormal Activity 2 (2010). Eventi in contemporanea con Paranormal Activity
- Paranormal Activity (2007). Eventi in contemporanea con Paranormal Activity 2
- Paranormal Activity 4 (2012)
- Paranormal Activity: Il segnato (2014)
- Paranormal Activity: Dimensione fantasma (2015)
- Paranormal Activity: Parente Prossimo (2021)
Vediamo invece adesso qual è l’ordine di uscita di tutti i film della saga horror, e cosa aspettarsi da ogni film più nel dettaglio (senza spoiler!).
Paranormal Activity (2007)
Il primo film della saga è un ormai diventato un cult del found footage. Nonostante The Blair Witch Project (1999) avesse già riportato in auge la tecnica del filmato ritrovato, è stato Paranormal Activity a dare il vero “via” a un’ondata di film simili che si sarebbero succeduti negli anni. In questo primo capitolo, seguiamo la vita quotidiana di una giovane coppia, Micah e Katie, che possiedono una videocamera con cui documentano le loro giornate. Le registrazioni cercano di catturare in video una serie di fenomeni paranormali che si verificano in casa dei due…
Si tratta di un punto di partenza fondamentale per chi desidera iniziare la saga o nutre semplicemente un po’ di curiosità verso questo chiacchierato primo film. Uno slow burn forse non per tutti i gusti, Paranormal Activity si distingue per la sua semplicità e il realismo che trasmette nei filmati: Katie Featherston e Micah Sloat interpretano i loro omonimi in modo naturale e credibile, e il regista Oren Peli sa costruire con maestria un’atmosfera claustrofobica che fa sentire “intrappolati in casa” insieme ai due protagonisti.
Paranormal Activity 2 (2010)
Il secondo capitolo della saga si svolge in contemporanea agli eventi del primo: se nel capitolo precedente assistiamo alla vita quotidiana di Katie, qui la prospettiva si sposta su sua sorella minore Kristi, sposata e appena diventata mamma. Anche in casa sua, cominciano a manifestarsi eventi inspiegabili. Cosa lega Katie e Kristi a questi fenomeni? Cosa “vuole” questa presenza?
Paranormal Activity 2 è un’ottima aggiunta alla saga, che non fornisce ancora risposte dirette ma introduce nuovi pezzi del puzzle che incuriosiscono ulteriormente lo spettatore. Rispetto al primo film, questo titolo sia avvale di più personaggi e di più punti di vista, dalle videocamere di sorveglianza al baby monitor del piccolo Hunter. Se avete apprezzato il primo Paranormal Activity, non lasciatevi scappare questo titolo che vi intrigherà per la sua capacità di rimanere fedele al primo (nonostante qualche piccola incongruenza) e, al contempo, alzare la posta in gioco: c’è di mezzo un neonato, un possibile legame familiare all’entità demoniaca, un rituale e un finale shock.
Paranormal Activity 3 (2011)
Per capire meglio una situazione presente, a volte, serve fare un tuffo nel passato. È proprio quello che succedere con Paranormal Activity 3, ambientato negli anni Ottanta. Seguiamo una Katie e una Kristi bambine, che vivono serenamente insieme alla madre e al suo compagno. Come tanti bambini, Kristi ha un amico immaginario… perché è immaginario, vero?
L'espediente narrativo del found footage continua qui grazie alla videocamera del compagno della madre, Dennis, che opera similmente a Micah nel primo film. Fedele alle dinamiche degli altri due capitoli, Paranormal Activity 3 soddisferà chi si aspetta finalmente una risposta più sostanziosa ad alcune delle domande che perseguitano gli spettatori dal primo film. Considerato il vero e proprio prequel della saga, si tratta infatti di un tassello fondamentale per la reale comprensione dei fenomeni che tormentano le due sorelle dall’infanzia.
Paranormal Activity 4 (2012)
Le cose cambiano: nonostante l’entità e la storia di Katie e Kristi restino comunque al centro di questo quarto capitolo, conosciamo una nuova famiglia apparentemente sconnessa dagli eventi precedenti. Alex, una ragazza adolescente, è la nostra “camerawoman” che, insieme al ragazzo e alle telecamere installate in casa, ci accompagna alla scoperta di nuovi fenomeni, alcune (ma non molte) nuove rivelazioni… e un interessante plot twist.
Discostandosi dai capitoli precedenti per personaggi e trama, ma non per tecnica narrativa, Paranormal Activity 4 è decisamente un’aggiunta “per i fan”, che rischia di non reggere se presa singolarmente e non aggiunge nulla di davvero sostanzioso alla lore di questo universo narrativo. Tuttavia, il film è consigliato a chi ha amato i titoli precedenti e a chi si sta chiedendo “Sì, e poi?” dalla fine del primo Paranormal Activity.
Paranormal Activity – Il segnato (2014)
Con questo capitolo, ha inizio un distacco più netto dalla saga principale, ma non ancora definitivo. Classificato infatti come uno spin-off, Il segnato è comunque legato alla storia di Katie e Kristi, e risulta interessante per chiunque sia ancora interessato a saperne ancora di più. In California, alcuni adolescenti entrano nell’appartamento di una donna ritenuta una strega per cercare fra le sue cose. Inutile dire che troveranno oggetti inquietanti e che inizieranno a essere perseguitati da strani fenomeni.
Nonostante Paranormal Activity cerchi sempre di rinnovarsi offrendo molteplici punti di vista e introducendo nuovi personaggi legati alla storia principale, questo è uno dei titoli meno riusciti. Il film riesce comunque a sciogliere ulteriori nodi, soddisfando i fan più curiosi di capire ogni minimo dettaglio (incluso un legame importante con il finale del primo film).
Paranormal Activity – Dimensione Fantasma (2015)
Rispetto a Paranormal Activity 4, che già offriva un nuovo punto di vista e nuovi personaggi, Paranormal Activity – Dimensione Fantasma ha una trama più fitta e contorta, che richiede necessariamente la conoscenza di tutti i capitoli precedenti (in particolare del terzo). Ci spostiamo in un futuro prossimo, seguendo la vita di una giovane coppia sposata e della loro figlia di 6 anni, Leila. I problemi iniziano quando lo zio di Leila trova delle videocassette (che lo spettatore già conosce) e inizia a guardarle.
Questo sesto capitolo è una buona aggiunta alla saga, con uno sviluppo di trama più intrigante rispetto a Paranormal Activity 4. Chi ormai ha familiarità con lo stile di Paranormal Activity non troverà niente di nuovo nella tecnica e negli espedienti narrativi utilizzati in questo film (rischiando a tratti di annoiarsi). Tuttavia, preparatevi a un elemento inaspettato che potrebbe farvi appassionare ancora di più alla saga…o essere felici che si stia concludendo.
Paranormal Activity – Parente Prossimo (2021)
Se Il segnato è considerato uno spin-off ma può essere comunque considerato parte della saga, Parente Prossimo tronca qualsiasi relazione con Paranormal Activity. Di attività paranormali se ne vedono eccome, ma il film ci presenta una storia che non ha un legame chiaro con quella di Katie, Kristi e tutte le trame e sottotrame che ci sono state introdotte fino a questo momento.
Ci trasferiamo qui in una comunità Amish insieme a Margot che, accompagnata da un cameraman, è in cerca di risposte sulle sue origini. Durante la sua permanenza nella comunità, la ragazza inizia a notare che qualcosa non quadra… Chi ha amato tutta la saga di Paranormal Activity potrebbe trovare divertente cercare una qualsiasi connessione con i capitoli precedenti, mentre chi non ha apprezzato la maggior parte dei film può tranquillamente passare questi 98 minuti a dedicarsi ad attività non paranormali.
































































































