Dite la verità, quante volte vedendo un film – soprattutto un horror – in cui sbuca il simpatico muso di un cane, avete temuto per la sua sorte? Un rapporto quello tra cinema e animali a quattro zampe che ha una lunga storia. Basti pensare ad Alice in Wonderland, cortometraggio diretto da Cecil Hepworth nel 1903 in cui facciamo la conoscenza Blair, considerato il primo cane a comparire in un film.
La lista è poi lunga: dal leggendario Lassie fino a Rin Tin Tin, passando per un'altra icona degli anni '90 come Beethoven, protagonista dell'amata saga. Come non citare poi i cani di Keanu Reeves in John Wick (2014), oppure il cucciolo di bovaro salvato da Christian Bale in Equilibrium (2002), il fedele Akita Inu visto nello strappalacrime Hachiko (2009) o l'impavido Indy protagonista assoluto di Good Boy.
Se la regola d'oro a Hollywood è “non fate mai morire i cani”, JustWatch ha stilato la classifica delle 10 migliori pellicole in cui il miglior amico dell’uomo non muore.
10. Prey (2022)
In Prey di Dan Trachtenberg, la protagonista è Naru (Amber Midthunder), al suo fianco c’è Sarii, il suo fedele cane. Insieme, si ritrovano ad affrontare una minaccia letale: dallo spazio profondo arriva un temibile Predator, che sconvolge la vita della sua tribù. Tra location meravigliose e azione mozzafiato, quello di Trachtenberg è un ritorno alle origini del franchise. Il film sfrutta al meglio due elementi: l'ambientazione selvaggia e la protagonista dal sangue comanche, alle prese con una caccia tesa e brutale dove l'astuzia vince sulla forza. Menzione al finale che entusiasma e non delude le aspettative. Se sei un fan della saga sci-fi iniziata nel 1987 con Predator, non puoi non vedere questo capitolo.
9. Io e Lulù (2022)
L'esordio alla regia di Channing Tatum (affiancato dall'amico Reid Carolin) è esaltato dall'amore per i cani. Protagonista l'ex soldato Jackson Briggs, affetto da disturbo da stress post-traumatico, che accetta di scortare Lulù, una problematica cagnolina - anch'essa ex militare - al funerale del suo padrone. I due intraprendono un avventuroso viaggio, catartico ed emozionante. Alla fine, il loro legame sarà indissolubile. Divertente, poetico e sicuramente commovente, Io e Lulù illumine il rapporto d'amicizia tra i due protagonisti, sottolineando quanto i cani possano essere fondamentali per mitigare depressione e stress. Se ti sei emozionato guardando Attraverso i miei occhi (2019) con Milo Ventimiglia, questo road movie non sarà da meno.
8. Chi è senza colpa (2014)
Quando si parla di alchimia cinematografica tra uomo e cane, non può non venire in mente Chi è senza colpa. Tutto merito della coppia vincente composta da Tom Hardy e un cucciolo di pitbull. Il film di Dennis Lehane - ispirato al racconto “Animal Rescue” - mette al centro un’amicizia “approvata” addirittura dall'American Humane Association, che ha applaudito il legame tra i due. Nonostante la presenza nel film anche di Noomi Ra e e James Gandolfini, è il "binomio uomo-cane" a rubare la scena e a formare il legame più toccante in un avvincente crime-drama. Ambientato nel sottobosco criminale di Brooklyn, il film inizia proprio quando il protagonista Bob salva un cucciolo abbandonato, sfidando così la malavita locale. Se ti affascinano le storie criminali ambientate nella Grande Mela come 1981: Indagine a New York (2014) con Oscar Isaac, non perdere il film di Lehane.
7. Snatch – Lo strappo (2000)
L’eclettismo di Guy Ritchie per uno dei cult movie di inizio Millennio. Snatch – Lo strappo, con protagonista Brad Pitt, intreccia una serie di storie criminali ambientate nella Londra dei bassifondi, dove si mischiano diamanti rubati, truffe, scommesse clandestine e personaggi eccentrici. Tra i personaggi principali anche un simpatico Staffordshire Bull Terrier, che ingoia proprio il prezioso diamante. Scena cult: il “cattivissimo” Tony di Vinnie Jones che si rifiuta di sparargli affermando: “Tutti ma non i cani”. Un film brillante e frenetico, in cui violenza, ironia e stile visivo si fondono. Dietro la coltre pop, una commedia criminale che non rinuncia ad essere emotiva. Se hai adorato i 7 Psicopatici (2012) di Martin McDonagh, preparati a divertirti con la banda di Guy Ritchie.
6. DogMan (2023)
Forse il film “definitivo” sul valore della fedeltà secondo gli amici a quattro zampe. Luc Besson, come da tradizione, cambia ancora registro e tono: per DogMan sceglie l'estetica pulp per raccontare l'epopea di un outsider, ossia Douglas (Caleb Landry-Jones), un uomo emarginato e segnato da un’infanzia violenta, che trova rifugio e amore nei suoi cani (decine e decine), usandoli come mezzo di riscatto e di vendetta contro una società crudele. Diverse le razze presenti in scena, seguite sul set da numerosi addestratori nascosti dietro la scenografia. Ovviamente i cani si riveleranno decisivi ai fini della sceneggiatura, diventando parte integrante. Un film cupo e intenso, ma anche emotivo e poetico, ben supportato dalla dolorosa prova di Caleb Landry-Jones. Se Léon (1994) è il tuo film preferito del regista francese, DogMan non ti deluderà.
5. Gli spiriti dell’isola (2022)
Gli animali sono centrali né Gli spiriti dell’isola di Martin McDonagh. Enfatizzano l'anima pura del protagonista, Pádraic, interpretato da Colin Farrell. Con lui, oltre ad un simpatico asino, anche uno splendido Border Collie, vispo, intelligente ed elegante. Al centro della trama la rottura inspiegabile tra Pádraic e Colm (Brendan Gleeson), una volta amici inseparabili. Una divisione improvvisa che sconvolge la vita di un piccolo villaggio irlandese. Il cane di Pádraic rappresenta la lealtà incondizionata. La sua presenza silenziosa raffigura una forma pura di affetto in un mondo dominato da disillusione e conflittualità. Splendide location e prove magistrali del cast per un film ironico e umano, ben racchiuso nel finale che non esclude il protagonista a quattro zampe rendendolo una figura risolutiva e fondamentale. Se hai apprezzato il talento di Colin Farrell ne La ballata di un piccolo giocatore, ti conquisterà anche ne Gli spiriti dell’isola.
4. Good Boy (2025)
Lo ha chiarito subito il regista Ben Leonberg: il cane Indy, protagonista di Good Boy, alla fine della pellicola non muore. Sarebbe stato assurdo il contrario, perché il film, tra i più interessanti ed emozionanti horror recenti, esalta la fedeltà e l'amore di questi animali, pronti ad affrontare qualunque pericolo pur di difendere l'amico umano. Good Boy narra di un'infestazione soprannaturale, vista attraverso gli occhi di un cane (un Nova Scotia Duck Tolling Retriever che appartiene davvero al regista). Il film illumina con poesia e commozione l'elaborazione della perdita, si sofferma sul tema del coraggio e sulla necessità di lasciar andare le persone amate. Se ami gli horror alternativi con protagonisti cani come Cujo (1983), film tratto dal romanzo di Stephen King, non perderti il lungometraggio di Ben Leonberg.
3. Il silenzio degli innocenti (1991)
Che ci fa una barboncina cotonata in uno dei film thriller-horror più inquietanti di sempre? Chiedetelo alla tirocinante dell'FBI Clarice Starling (Jodie Foster) che, ne Il silenzio degli innocenti di Jonathan Demme, ha il compito di interrogare il famigerato cannibale Dr. Hannibal Lecter (Anthony Hopkins) nella speranza di ottenere informazioni su un serial killer a piede libero. Con l'aiuto di Lecter, Clarice riesce a rintracciare l'inafferrabile Buffalo Bill e a salvare la sua ultima vittima. Per fortuna, nonostante lo spargimento di sangue, la dolce cucciola Precious riesce a sopravvivere. Una pellicola impeccabile, che unisce tensione e intelligenza, senza rinunciare al terrore più puro. Straordinario Anthony Hopkins nei panni di un personaggio tanto malvagio quanto elegante. Se sei rimasto sconvolto da Seven (1995), non perderti il film di Demme.
2. C'era una volta a... Hollywood (2019)
La violenza scenica è uno dei capisaldi narrativi di Quentin Tarantino. Eppure, il regista ha più volte detto che quella sugli animali e sui cani non è contemplata. In C'era una volta a... Hollywood accanto alla star in declino Rick Dalton (Leonardo DiCaprio) e la sua controfigura Cliff Booth (Brad Pitt) troviamo la pitbull Brandy. I tre incrociano personaggi reali come Sharon Tate e Charles Manson, ma sarà proprio Brandy “il fedele cane di Cliff” a sbrogliare la situazione, rivelandosi una vera e propria deus ex machina. Il nono film di Tarantino è anche uno dei suoi migliori, capace di riscrivere con arguzia e passione una pagina oscura e controversa della storia americana. Un'opera evocativa e carismatica, come i suoi protagonisti. Se ami le storie che parlano di cinema come Bowfinger (1999) con Steve Martin, la pellicola di Tarantino fa al caso tuo.
1. Umberto D. (1952)
Capolavoro neorealista italiano firmato da Vittorio De Sica su sceneggiatura di Cesare Zavattini. Umberto D. segue il girovagare di un anziano (interpretato da Carlo Battisti, attore non professionista) che, tra povertà e solitudine cerca di conservare la propria dignità. Sullo sfondo una Roma impassibile appena uscita dalla guerra. Ad affiancarlo, l'unico affetto sincero: quello del suo cagnolino Flaik. Sarà proprio il cane a salvargli la vita in un finale toccante e memorabile. Oltre ad essere riconosciuta universalmente come una delle pietre miliari del cinema, la pellicola di De Sica sintetizza il significato di amore tra uomo e cane. Un amore salvifico, nonché antidoto contro l'indifferenza sociale. Se ti sei emozionato con il film francese del 2008 con Jean-Paul Belmondo, Un uomo e il suo cane, l’opera di De Sica ti farà piangere a dirotto.
































































































